Manovra, Tria risponde all’Ue: le scelte non cambiano, ecco la lettera

Conte: ” da Commissario Ue pregiudizio inaccettabile”, ma apre al dialogo: “vogliamo ribadire che noi siamo assolutamente in Europa, vogliamo dialogare con le Istituzioni Ue”

Chiara Arroi 22/10/18
Oggi, poco prima di mezzogiorno, il Ministro dell’Economia Giovanni Tria, ha inviato al Vice Presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, e al Commissario Ue agli affari economici e Monetari, Pierre Moscovici, la risposta alla loro dura lettera dello scorso fine settimana, in cui chiedevano chiarimenti sulla Manovra, in particolare sul Documento Programmatico di Bilancio (DPB) 2019.

Scarica qui la lettera del ministro Tria 

Il Ministro Tria ribadisce il quadro macroeconomico contenuto nel DPB e i termini della politica economica del governo, finalizzata a stimolare crescita per favorire la riduzione del debito pubblico. Un sostegno importante alla crescita economica è atteso dal rilancio degli investimenti, sia pubblici che privati che in capitale umano, e dalle riforme strutturali che il governo intende mettere in atto.

Manovra: la risposta di Tria alla Commissione europea

“Il governo italiano è cosciente di aver scelto un’impostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del Patto di Stabilità e crescita”, si legge nelle parole di Tria, “ma è fiducioso che la manovra di bilancio non esporrà a rischi la stabilità finanziaria né degli altri paesi membri dell’Unione Europea”.

“Una decisione difficile ma necessaria alla luce del persistente ritardo nel recuperare i livelli di Pil pre-crisi e delle drammatiche condizioni economiche in cui si trovano gli strati più svantaggiati della società italiana”, ha spiegato il ministro.

Una risponda che lascia intendere come il programma di finanza pubblica, contestato dalla Commissione Ue, resti invariato.

Invece del taglio da 10 miliardi (-0,6% del Pil) al deficit strutturale, il Documento programmatico di bilancio prevede per l’anno prossimo un aumento calcolato intorno ai 14,4 miliardi (+0,8%), e che Bruxelles stima addirittura vicino ai 18 miliardi.

La ragione di questo cambio di rotta, insiste la risposta firmata da Tria, è nell’esigenza di evitare una stretta fiscale che avrebbe l’effetto di frenare ulteriormente un ritmo dell’economia già fortemente rallentato rispetto alle previsioni. Per puntare all’obiettivo di una crescita all’1,5%, il Governo rilancia quindi gli stanziamenti aggiuntivi e lo sblocco delle procedure per gli investimenti pubblici, e un programma di riforme che poggia su un lungo elenco di interventi dalla riforma della giustizia civile alle semplificazioni per Codice appalti e attività della Pubblica amministrazione.

Manovra: le parole del Premier Conte

Nella lettera all’Ue vogliamo spiegare la nostra manovra. Già in questa lettera abbiamo spiegato perché l’abbiamo impostata in questi termini, abbiamo spiegato la direzione della nostra politica economica, gli obiettivi che intendiamo raggiungere. Ma siamo disponibili a metterci a un tavolo per proseguire una interlocuzione con la Commissione europea”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrando la stampa estera. “Abbiamo ribadito nella lettera che è stata spedita poco fa che noi siamo assolutamente in Europa, vogliamo dialogare con le istituzioni Ue, vogliamo che quest’interlocuzione si svolga nello spirito di un dialogo costruttivo, non mettiamo in discussione i ruolo della commissione Ue”.

 

Chiara Arroi

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