Entro quella data, dunque, il decreto 52/2014 ha stabilito che andranno sbarrate le strutture di ricovero per condannati a cui siano stati riscontrati problemi psichici permanenti e si trovino internati per il bisogno di cure di tipo continuativo.
Secondo quanto stabilisce la legge appena approvata, i magistrati dovranno adottare misure alternative al confinamento negli ospedali psichiatrici giudiziari, fino al termine ultimo della loro chiusura definitiva. Eccezioni saranno consentite solo in rari casi di conclamata pericolosità sociale dell’individuo,oppure qualora le cure non siano sufficienti a limitare il rischio per la comunità che il soggetto può detenere.
Ciò nonostante, potranno essere sufficienti condizioni di emarginazione particolari a dichiarare la pericolosità sociale della persona sottoposta alle cure in ospedale psichiatrico giudiziario, o, in aggiunta, anche alla latenza di un adeguato progetto di recupero e di assistenza terapeutica.
Entro 30 giorni verrà istituito un tavolo ad hoc per il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari, che avrà il compito di presentare una relazione sull’avanzamento dell’iter di chiusura delle strutture degli “ergastoli bianchi”.
Dopo l’approvazione, ci sarà tempo 45 per le regioni sul cui territorio sia presente almeno un Ospedale psichiatrico giudiziario, per presentare i progetti alternativi di riabilitazione alle persone internate, per favorire le dimissioni dalle strutture di ricovero.
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