Isee minorenni 2019: cos’è, a cosa serve, quando chiederlo, domanda, novità Dsu

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Isee minorenni 2019, come funziona e come chiederlo.

La Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica), che serve per determinare l’importo dell’Isee (indicatore situazione economica equivalente) ha subito di recente numerose modifiche: dal periodo di validità (ampliato dal momento della presentazione del documento, fino al 31 dicembre dello stesso anno) all’ampliamento fino a due anni precedenti dei redditi e patrimoni da considerare. Inoltre è stato reso più semplice l’accesso allIsee corrente 2019, ampliando i casi nei quali è possibile farne richiesta. In tal contesto, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il Decreto Direttoriale n. 347 del 4 ottobre 2019, ha pubblicato i nuovi modelli e le istruzioni per la compilazione della stessa.

Il Decreto Direttoriale si limita ad accogliere le ultime novità legislative sul tema, lasciando invariate le due macro categorie di DSU:

  • mini, per ottenere l’ISEE ordinario (detto anche “standard”) e richiedere la generalità delle prestazioni;
  • estesa, utilizzabile in casi particolari, le cui informazioni consentono di determinare uno specifico Isee, come ad esempio l’Isee minorenni.

Ma cos’è l’Isee minorenni 2019? A cosa serve? Quando è possibile chiederlo e come fare domanda? Vediamo nel dettaglio tutte le novità in merito.

> Isee 2019: istruzioni Inps sulle Dsu presentate da gennaio 2020 <

Isee minorenni 2019: cos’è

Nella gran parte delle situazioni è sufficiente compilare il modello “mini”, in altri casi, però, tale modello non basta. In particolare, non può essere utilizzato il modello mini – rendendo quindi necessario il modello “esteso” – nelle situazioni seguenti:

  • presenza nel nucleo di figli minorenni i cui genitori non siano coniugati tra loro né conviventi;
  • richiesta di prestazioni per il diritto allo studio universitario;
  • esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi o sospensione degli adempimenti tributari;
  • presenza nel nucleo di persone con disabilità e/o non autosufficienti.

In tal casi, la DSU assume un carattere modulare, perché non è rigida ed identica per tutte le situazioni, ma si strutturata su più “Moduli”, e all’interno di essi su più “Quadri”, in base alle informazioni che di volta in volta occorre fornire al fine di ottenere ISEE specifici.

> Isee 2019: modelli, calcolo, agevolazioni, come si compila <

Isee minorenni 2019: a cosa serve

L’Isee minorenni 2019 è un indicatore utile per l’accesso alle prestazioni agevolate rivolte ai minorenni che siano figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi. Per il calcolo occorre prendere in considerazione la condizione del genitore non coniugato e non convivente per stabilire se essa incida o meno sull’Isee del nucleo familiare del minorenne.

Per esempio, nel caso di un minorenne, figlio di genitori tra loro non coniugati e non conviventi, se il genitore non convivente a sua volta non fosse coniugato o non abbia figli con persona diversa dall’altro genitore, in sede di calcolo dell’ISEE per la retta agevolata per l’asilo nido si deve tenere conto anche della condizione economica di tale genitore che è aggregato al nucleo del figlio.

Isee minorenni 2019: come e quando compilarlo

Per l’accesso alle prestazioni agevolate rivolte ai minorenni che siano figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi, deve essere compilato il Quadro D. Nel caso in cui:

  • vi siano più figli beneficiari che abbiano lo stesso genitore non convivente, deve essere compilato un unico Quadro D;
  • vi siano più figli beneficiari che non abbiano lo stesso genitore non convivente, devono essere compilati più Quadri D, ciascuno per ogni genitore non convivente.

In particolare, nella prima sezione devono essere indicati:

  • i dati anagrafici del genitore non convivente con il beneficiario della prestazione, che lo ha riconosciuto come figlio e che non è coniugato con l’altro genitore, specificando cognome, nome e codice fiscale;
  • il codice fiscale di tutti i figli del genitore non convivente facenti parte dello stesso nucleo del beneficiario delle prestazioni per minorenni o del beneficiario delle prestazioni per diritto allo studio universitario.

> Isee 2019: elenco dei documenti necessari per richiederlo <

Attenzione: in questa “sezione” non devono essere indicati i figli già indicati nella prima riga del Quadro C.

Nel seconda sezione, invece, devono essere specificate le condizioni del genitore non convivente del beneficiario della prestazione. In particolare, deve essere barrata la casella qualora il genitore si trovi in una delle situazioni seguenti:

  • è tenuto a versare assegni periodici per il mantenimento del figlio stabiliti dall’autorità giudiziaria;
  • il genitore è escluso dalla potestà sui figli o soggetto a provvedimento di allontanamento dalla residenza familiare;
  • è stata accertata dalle amministrazioni competenti (autorità giudiziaria, servizi sociali) la estraneità del genitore in termini di rapporti affettivi ed economici.

Laddove il genitore non convivente non è in alcuna delle condizioni identificate nella sezione precedente, deve essere compilata la terza sezione, indicando una delle seguenti situazioni:

  • genitore non convivente coniugato con persona diversa dall’altro genitore e/o risulta avere figli con persona diversa dall’altro genitore. Qualora venga barrata tale casella, è necessario calcolare una componente aggiuntiva per tale genitore che verrà sommata all’Isee del nucleo familiare del beneficiario della prestazione ai soli fini dell’accesso alle prestazioni richieste;
  • genitore non convivente che non si trova in alcuna delle situazioni precedenti. In quest’ultimo caso, il genitore si considera facente parte del nucleo familiare del beneficiario della prestazione ai soli fini dell’accesso alle prestazioni per figli minorenni o prestazioni per il diritto allo studio universitario.

Nella seconda fattispecie, occorre distinguere due ipotesi:

  • il dichiarante può indicare gli estremi di una Dsu in corso di validità, già presentata e inclusiva del genitore non convivente, dalla quale verranno estratti i dati personali, reddituali e patrimoniali necessari;
  • se il genitore non convivente non dispone di una DSU in corso di validità, deve compilare il Foglio Componente così come tutti gli altri membri del nucleo familiare indicati nel Quadro A (non deve compilare il Modulo FC.4 – Modulo aggiuntivo, relativo alla componente aggiuntiva).

Daniele Bonaddio

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