Dati personali per propaganda elettorale, interviene il Garante

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Come ormai accade ritualmente, quando si avvicinano le elezioni, l’Autorità Garante per la privacy ricorda le modalità in base alle quali partiti politici e candidati possono utilizzare correttamente a fini di propaganda elettorale i dati personali dei cittadini (es. indirizzo, telefono, e- mail etc.).

Quindi con un provvedimento del 10 gennaio 2013 pubblicato sulla G.U. n. 11 del 14 gennaio 2013 il Garante richiamando il provvedimento generale del 7 settembre 2005 prevede anche speciali casi di esonero temporaneo dall’informativa per i partiti e movimenti politici.

In particolare l’Autorità ricorda che per contattare gli elettori ed inviare materiale di propaganda, partiti, organismi politici, comitati promotori, sostenitori e singoli candidati possono usare senza il consenso dei cittadini i dati contenuti nelle liste elettorali detenute dai Comuni, nonché i dati personali di iscritti ed aderenti.

E’ necessario, invece, il consenso preventivo per particolari modalità di comunicazione elettronica come sms, e-mail, mms, per telefonate preregistrate e fax. Stesso discorso nel caso si utilizzino dati raccolti automaticamente su Internet  o ricavati da forum o newsgroup, liste di abbonati ad un provider, dati presenti sul web per altre finalità. Si richiede il consenso anche per poter usare i dati degli abbonati presenti negli elenchi telefonici, i quali dovranno quindi preventivamente manifestare la loro disponibilità a ricevere questo tipo di telefonate.

Non sono, inoltre, utilizzabili in alcun modo gli archivi dello stato civile, l’anagrafe dei residenti, indirizzi raccolti per svolgere attività e compiti istituzionali dei soggetti pubblici, ecc.

Fondamentale rimane sempre l’aspetto informativo sull’uso che viene fatto dei dati dei cittadini ad eccezione dei dati raccolti da registri ed elenchi pubblici o in caso di invio di materiale propagandistico di dimensioni ridotte (c.d. “santini”), per i quali il Garante ha consentito a partiti e candidati una temporanea sospensione dell’informativa fino al 30 aprile 2013.

L’intervento di quest’anno, per quanto divenuto ormai consuetudinario alla vigilia delle elezioni, risulta più che opportuno poiché la recente e contestata introduzione del registro delle opposizioni in materia di telemarketing ha fatto nascere molta confusione in materia ed inoltre è divenuto ormai sempre più diffuso (sul modello americano) l’uso delle nuove tecnologie da parte dei politici per condurre nella maniera più efficace la propria campagna di propaganda elettorale.

Le grandi potenzialità della rete però non possono e non devono consentire un uso indiscriminato ed illegittimo dei dati personali.

 

Michele Iaselli

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