Alle 14 è partito lo spoglio per le amministrative e le regionali nelle due regioni chiamate a rinnovare in anticipo giunta e consiglio: Abruzzo e Piemonte, dove si è interrotta prima del tempo l’amministrazione del leghista Cota a seguito della decisione del Tar di annullare le elezioni 2009.
Secondo i primi dati disponibili, l’effetto Renzi avrebbe intaccato anche regionali e amministrative: innanzitutto, con il margine di sicurezza che Sergio Chiamparino, candidato del centrosinistra, è vicinissimo all’elezione a governatore: le prime proiezioni parlano di un successo netto con il 49% dei voti, contro il 23% del grillino Davide Bono e il 19% del candidato di centrodestra Pichetto Fratin. Staccati gli altri, a cominciare da Guido Crosetto di Fratelli d’Italia, che non passa il 4,5%.
In Abruzzo, invece, spoglio che procede a rilento, ma dove emerge già una linea precisa: Luciano D’Alfonso candidato per il centrosinistra dovrebbe essere eletto governatore, con oltre il 40% dei voti validi, staccando il presidente uscente Gianni Chiodi che arriva al 27%. Molto indietro, qui, il MoVimento 5 Stelle, che non supera il 12% con la propria candidata Sara Marcozzi.
Sulle amministrative, i primi dati che arrivano dai centri maggiori disegnano un profilo del tutto simile a quello tracciato dalle europee, con i sindaci di centrosinistra che si impongono in molte località. Particolarmente attesi i risultati di Firenze e Bari, dove i sindaci uscenti Matteo Renzi e Michele Emiliano lasciano un’eredita pesante. Nel capoluogo toscano, l’ex vice dell’attuale premier Dario Nardella dovrebbe vincere al primo turno con il 60% circa dei voti, mentre a Bari il favorito è Antonio Decaro.
Qui tutti i risultati delle europee 2014
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