E’ successo anche questo nella pazza campagna elettorale del 2013: il più prestigioso quotidiano economico del mondo, cercando di tracciare un quadro a pochi giorni dalle elezioni italiane, si è soffermato sulla ridda di voci che, tra gare equestri e rumors del prossimo conclave, stanno accompagnando l’attesa finale alle urne. Merito della potenza del web che mai come in queste elezioni, anche nel nostro Paese, si è imposto come piattaforma privilegiata sia per le comunicazioni ufficiali dei candidati, che per quelle, diciamo così, più “cifrate” ( come accaduto per documenti e dichiarazioni dell’affaire Giannino). Del resto, proprio gli analisti internazionali sono soliti parlare di horse race riguardo le competizioni elettorali…
Dunque, passiamo in rassegna le ultime competizioni ippiche, che continuano a tenersi regolarmente, con importanti batterie e corse sul miglio di valore regionale. In particolare, segnala il sito notapolitica.it, pare ci sia particolare fermento negli ippodromi di Lazio e Lombardia.
Riguardo il milanese Grand Prix de le Pirellon, spiegano gli esperti, come da previsioni ci troviamo di fronte alla gara più incerta della stagione: secondo quanto trapelerebbe dalle prove all’ippodromo di “Spinol”, pare che l’esordiente Fan Ambrosol continui a guidare sul ragguardevole tempo di 39,2 secondi, con il temibilissimo Groom de Maron a tallonarlo davvero a pochi centesimi di distanza: 38,9 il suo miglio fermato sul cronometro.
Come si capisce, alla gara decisiva questa differenza potrebbe essere sovvertita, o confermata, da qualsiasi fattore. A questo proposito, sotto particolare osservazione è la corsa del solitario Non aux declin, che ultimamente è finito al centro di uno scandalo nel mondo dell’ippica – pare per aver messo in bacheca trofei mai conquistati – e potrebbe dare la spinta decisiva a uno dei due contendenti. Non c’è accordo, però, tra gli allibratori su chi potrebbe beneficiarne maggiormente.
Più staccati gli altri due partecipanti: Ipson de Albertin mette a referto un buon tempo di 10 secondi netti, mentre Igor Carcan, dal simbolo dei cinque astri, sarebbe ferma a 9,2″.
Sempre alle parti dell’ippodromo di Spinol, si discute, poi, del fondamentale Grand Prix de la Pisan, dove pare che il favorito Fan Zingar abbia messo a segno lo scatto decisivo sul diretto avversario, il già titolato Hirosace. Addirittura, secondo i resoconti, saremmo di fronte all’allungo in grado di poterlo tributare ormai “certo vincitore”.
Il cavallo in testa, infatti, dopo aver costruito la sua carriera negli impianti di provincia, pare ormai destinato a fregiarsi del titolo regionale, con l’ottimo tempo di 41,8, mentre il diretto avversario ha stoppato le lancette a 33,4 secondi, in netto calo rispetto alle buone prestazioni degli ultimi tempi, che gli avevano permesso di mascherare il deficit iniziale di “ritardo e scarso allenamento”.
Dietro, non sfigurano i comprimari, con la giovane ma esperta Ipson de Bonjour che va oltre le medie di scuderia a 12,1 secondi, sopravanzando di poco l’ancor più giovane, ma già stellato, Igor Barillar a 11,9.
E per quanto riguarda la competizione principale, che si terrà domenica? Qui, si è mosso, nelle ultime ore, l’ippodromo di Agnano, dove si è tenuta una prova significativa tra i maggiori candidati alla vittoria finale.
Dalle ricostruzioni, pare che la scuderia Bien Comun, partita in vantaggio, continui a guidare la corsa, fermando l’orologio sui 34 secondi esatti. Dietro, però, scalpita l’indomito Varenne alla guida della Maison Libertè, che stoppa i 30 sul cronometro.
Quasi dieci, comunque, i secondi di vantaggio tra i capisquadra, lo stesso Varenne da una parte – fermo a 20,8 – contro il calvo concorrente Fan Idole, nettamente il migliore della batteria con il tempo di 30,4. Ma la vera sorpresa, anche su questi ippodromi non proprio favorevoli, è la performance del genovese Igor Brick, che ha messo a segno un ottimo tempo di 17,5 secondi ed è dato in gran forma da tutti gli osservatori. Addirittura, potrebbe concludere per sorpassare il tempo del glorioso Varenne sul rettilineo finale.
Sotto le attese, e di parecchio, è invece la prestazione del guatemalteco Galopin du Zacapa, che crolla alla distanza e addirittura non andrebbe oltre i 2,7″, inferiore al minimo necessario per passare il turno.
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