Decreto salva Roma: il nuovo testo. Tutto sulla Tasi 2014: detrazioni e F24

Redazione 04/03/14
Prevista per oggi la pubblicazione urgente in Gazzetta ufficiale del decreto salva Roma, il provvedimento che ha tenuto in scacco il governo e l’amministrazione capitolina nei giorni scorsi dopo il ritiro improvviso e, ora, ripresentato con molti caratteri identici alla versione ormai decaduta.

Sembrava tutto pronto, infatti  per approvare il decreto 151/2013 in tempo utile prima della scadenza, fissata al 28 febbraio: ma, per rimanere nei tempi previsti, sarebbe servito un tour de force, con approvazione da parte delle commissioni di Senato e Camera in sede deliberante.

Un programma che, però, è stato bloccato sul nascere, fermato dall’ostruzionismo a palazzo Madama da parte di Lega Nord e MoVimento 5 Stelle, che si sono opposti al testo salvagente per le casse del Comune di Roma, comprensivo anche di altri interventi, come la proroga alla sanatoria cartelle di Equitalia.

Poi, ci ha pensato il governo a ripresentare il decreto, dopo le minacce del sindaco Ignazio Marino di “bloccare la città” in caso le istituzioni centrali avessero disatteso le speranze del comune capitolino.

Così, il decreto oggi finirà immediatamente in Gazzetta e, come il suo predecessore, interverrà anche su materie differenti da quella per cui nasce – il dissesto finanziario del municipio romano. Su tutte, figura all’interno del decreto anche l’aumento delle aliquote Tasi fino a un massimo di 0,8 per mille, che sarà comunque definito dai Comuni.

In generale, trova spazio nel testo la previsione che la Tasi non possa, in alcun caso, oltrepassare il valore dell’Imu 2012: una disposizione che obbligherà, insomma, i Comuni a introdurre le detrazioni già previste per l’imposta che, a suo tempo, sostituì l’Ici. Proprio per finanziare l’introduzione delle detrazioni, allora, agli enti locali sarà concesso l’incremento dell’aliquota sulla prima casa o sugli altri immobili, che, comunque, non vada oltre lo 0,8 per mille.

Secondo quanto contenuto nel decreto, poi, la Tasi verrà pagata tramite modello F24 oppure bollettino di conto corrente postale, mentre la Tari, la controparte della Iuc sui rifiuti – potrà essere saldata anche mediante Mav e Rid.

Proprio riguardo la Tari, il salva Roma introduce alcune agevolazioni per le imprese che, negli ultimi mesi, hanno lamentato veri e propri salassi: saranno esentati i rifiuti speciali assimilati agli urbani che vengono smaltiti dallo stesso produttore dell’imposta che grava sulla spazzatura.

Novità per i Comuni italiani: vengono bloccate le procedure esecutive riguardo gli enti che abbiano intrapreso la procedura anti-dissesto e, in aggiunta, per le amministrazioni in scadenza, la relazione di fine mandato è prorogata al prossimo 21 marzo.

Vai al testo del nuovo salva Roma

 

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