Per acquistare un bene per sé o la famiglia sono sempre più numerose le persone che scelgono di fare un finanziamento, accedendo così al credito al consumo, che in Italia può essere erogato solo da soggetti autorizzati.
Il credito al consumo è un’opportunità per migliorare il proprio stile di vita, comprando un’auto o un elettrodomestico costoso, pur non avendo la possibilità di coprire per intero la spesa al momento dell’acquisto. Tuttavia, è importante muoversi in modo accorto per evitare i rischi legati al sovraindebitamento, adottando strategie concrete per gestire più di un finanziamento. In questo articolo approfondiamo quali sono gli strumenti posti a tutela del consumatore, che può approcciarsi al credito con serenità attraverso una solida pianificazione finanziaria.
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Cos’è il credito al consumo e perché richiede attenzione
In Italia il credito parla consumo è uno strumento molto utilizzato. Con questo termine si indicano le attività di finanziamento destinate ai consumatori e finalizzate a rateizzare i pagamenti. Senza le opportunità offerte da istituti di credito e intermediari finanziari iscritti agli appositi registri, molte persone non potrebbero accedere a beni o servizi onerosi. Il credito al consumo nasce dunque per facilitare l’acquisto, fornendo in tal senso uno stimolo importante all’economia.
In Italia il credito al consumo è soggetto a diverse fluttuazioni legate al contesto economico e geopolitico. La propensione all’acquisto dei consumatori, compresi coloro che desiderano ricorrere a un prestito, è fortemente legata a elementi quali la fiducia nel futuro o l’inflazione. Storicamente i consumatori Italiani si dimostrano comunque molto inclini a richiedere prestiti.
Quando non viene messa in atto una corretta gestione delle finanze personali, o in caso di imprevisti come la perdita del lavoro, si generano conseguenze negative. I principali rischi sono legati al sovraindebitamento, che avviene quando un consumatore non riesce più a rimborsare i debiti contratti, nonché alle offerte poco trasparenti di istituti che promettono prestiti vantaggiosi per poi rivelarsi tutt’altro. È facile intuire come in entrambi i casi la prevenzione giochi un ruolo cruciale per evitare queste due spiacevoli situazioni.
Gli strumenti di tutela per il cittadino
Per proteggere i consumatori esistono diversi strumenti, in particolare il Codice del Consumo, introdotto per la prima volta con un decreto legislativo del 6 settembre 2005, con cui il legislatore mette in particolare l’accento sulla tutela in riferimento a salute, sicurezza e qualità dei prodotti e dei servizi erogati.
Il Codice di Consumo regola i rapporti tra i consumatori e professionisti, delineandone gli obblighi e i diritti. L’accento viene a posto in special modo sulla veridicità delle informazioni e sulle pratiche commerciali che devono svolgersi in maniera corretta. Alla normativa si affianca l’impegno di un ente pubblico come Banca d’Italia, che offre garanzie importanti ai consumatori, promuovendo pratiche trasparenti tra i clienti e gli intermediari finanziari.
Per fornire ulteriori tutele ai consumatori sono nate negli anni tantissime associazioni come AGCM, Adoc e Adiconsum, nonché Adusbef, intenta a proteggere in particolare gli utenti di servizi bancari, finanziari e assicurativi, e Acu per il settore non profit. Otre a riviste come Altroconsumo, da sempre attive per tutelare i consumatori, è possibile rivolgersi al Codacons, a Cittadinanza Attiva, Movimento Difesa del Cittadino e agli Sportelli del Consumatore. Sono molteplici le associazioni con uffici in tutta Italia e riconosciute dal Ministero alle quali far riferimento nel momento del bisogno.
Soluzioni concrete per gestire più finanziamenti
Sono in molti a chiedersi se sia possibile richiedere un altro prestito pur avendo già dei finanziamenti in corso, interrogandosi soprattutto su quali siano le regole da seguire per non incorrere nel rischio di sovraindebitamento. Nella sezione FAQ di Compass si trovano risposte chiare e comprensibili a domande come: “Esistono limiti al numero di finanziamenti attivi?” e a tanti altri quesiti che accomunano i consumatori. Chi è interessato ad approfondire il tema, focalizzandosi in particolare sui requisiti e sulle opportunità di consolidamento, può consultare la pagina dedicata sul sito Compass.
Cosa fare in caso di sovraindebitamento
Il sovraindebitamento può interessare consumatori singoli o nuclei familiari che si trovano a fare i conti con difficoltà economiche serie. In tal senso la prevenzione si rivela fondamentale: solo attraverso strategie di pianificazione si può evitare la fragilità economica. Per acquisire consapevolezza finanziaria è possibile prendere parte ai corsi promossi dagli istituti di credito o dagli enti pubblici.
Con questi approfondimenti il consumatore può apprendere nozioni utili da implementare, come la creazione di un budget o l’analisi delle entrate e delle uscite , per poi acquisire sempre maggiore dimestichezza nella pianificazione finanziaria familiare e nell’accesso al credito responsabile. Inoltre, l’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento nasce per garantire un supporto concreto alle persone che attraversano momenti di difficoltà a causa di una scarsa programmazione finanziaria o di imprevisti.
L’ente mette a disposizione professionisti chiamati Gestori della crisi che studiano un percorso per sanare i debiti, attraverso una riduzione o una rateizzazione. Per intraprendere questa strada, il consumatore deve presentare istanza all’organismo presso la sede di residenza.
Come scegliere in sicurezza un prestito online
Chi vuole trovare il miglior prestito online sicuro può seguire linee guida semplici e facili da attuare. Anzitutto è fondamentale prendere in esame i tassi d’interesse, confrontando diverse opzioni e leggendo recensioni rilasciate da utenti su siti riconosciuti oppure comparazioni effettuate da movimenti in difesa di consumatori. La trasparenza è un altro elemento da verificare prima di richiedere un prestito.
Tutte le informazioni devono essere presentate in maniera chiara e leggibile e rispondere a un criterio di completezza. In tal senso è essenziale leggere con accuratezza le condizioni contrattuali per un comportamento consapevole, che evita sgradevoli sorprese in un secondo momento. Infine va valutata l’affidabilità degli istituti finanziari a cui rivolgersi, che devono essere riconosciuti.
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