Rispetto all’ anno scorso la posizione dell’Italia accusa una flessione, c’è un peggioramento della classifica visto che l’anno scorso si era collocata al 69° posto della lista. Quanto emerge dal rapporto è che i paesi con il tasso di corruzione percepito più basso sono Danimarca, Finlandia, Nuova Zelanda mentre quelli più corrotti sono Somalia, Corea del Nord e Afghanistan.
L’indice di stima varia da 100 a 0, più un paese risulta essere corrotto più basso sarà il valore ad esso legato mentre più alto è il valore più basso il livello di corruzione. I primi 3 paesi sopraccitati toccano quota 90, l’Italia, invece, con i suoi 42 punti si ferma al 72° posto come detto, alla pari di Bosnia e Sao Tome, un gradino più sotto di Brasile, Macedonia e Sud Africa e uno più sopra di Bulgaria, Liberia, Montenegro e Tunisia.
La Germania è “solo” al 13° posto con 79 punti, Gran Bretagna e Giappone 17° con 74 punti mentre con un punto di meno gli Usa si fermano al 19° posto. Ritardi illustri, rispetto all’ Italia, pagano nazioni come la Cina 80° con 39 punti, la Grecia e l’India 94° con 36 punti e la Russia addirittura 133°, peggio della Mongolia e del Burkina Faso.
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