Congedo paternità obbligatorio 2022: nuove regole e casi pratici

Paolo Ballanti 02/11/22
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Il Decreto legislativo 30 giugno 2022 numero 105, pubblicato in Gazzetta ufficiale il successivo 29 luglio ed in vigore dal 13 agosto, contiene una serie di disposizioni finalizzate a migliorare la conciliazione tra attività lavorativa e vita privata per i genitori ed i prestatori di assistenza, con lo scopo di raggiungere la condivisione delle responsabilità di cura tra uomini e donne, oltre alla parità di genere in ambito lavorativo e familiare. Tra le disposizioni previste dal Decreto figura il congedo paternità obbligatorio per il padre lavoratore dipendente.

Il provvedimento in parola, apporta una serie di modifiche principalmente al Decreto legislativo 26 marzo 2001 numero 151 “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità” ed in generale agli istituti che tutelano a livello economico i periodi di assenza della lavoratrice e del lavoratore, in coincidenza con gli eventi di gravidanza, adozione o affidamento, grazie a specifiche indennità a carico dell’Inps.

Con l’obiettivo di fornire indicazioni operative per l’applicazione delle novità in questione, è intervenuta l’Inps con la Circolare del 27 ottobre 2022 numero 122. Analizziamo la questione in dettaglio.

Indice

Congedo paternità obbligatorio 2022: le novità

Il Decreto legislativo numero 105/2022 ha:

  • Abrogato le disposizioni relative ai congedi obbligatorio e facoltativo del padre lavoratore dipendente;
  • Rinominato il congedo di paternità in “Congedo di paternità alternativo”;
  • Introdotto (articolo 27-bis del Testo Unico) il nuovo di congedo di paternità obbligatorio che, pertanto, sostituisce il congedo obbligatorio e facoltativo del padre, sopra citato.

Congedo paternità obbligatorio 2022: sanzioni

Al fine di garantire l’esercizio del diritto al congedo di paternità obbligatorio, il legislatore ha introdotto (sempre nel Testo Unico) il nuovo articolo 31-bis con cui si dispone che il rifiuto, l’opposizione o l’ostacolo all’esercizio dei diritti di assenza dal lavoro, è punito “con la sanzione amministrativa da euro 516 a euro 2.582”.  

Nel caso in cui le condotte in parola siano state rilevate “nei due anni antecedenti alla richiesta della certificazione della parità di genere di cui all’articolo 46-bis del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, o di analoghe certificazioni previste dalle regioni e dalle province autonome nei rispettivi ordinamenti” le stesse “impediscono al datore di lavoro il conseguimento delle stesse certificazioni”.

Congedo paternità obbligatorio 2022: a chi spetta

Il congedo di paternità obbligatorio spetta a tutti i lavoratori dipendenti, inclusi:

  • Lavoratori domestici, per i quali non è prevista “alcuna sussistenza del requisito contributivo necessario per fruire del congedo di maternità o del congedo di paternità alternativo di cui all’articolo 28 del T.U.” (Circolare Inps);
  • Lavoratori agricoli a tempo determinato, per i quali non deve sussistere il requisito contributivo.

Per entrambe le categorie citate, tuttavia, è necessaria la sussistenza di un rapporto di lavoro in essere al momento della fruizione del congedo.
Per gli altri lavoratori dipendenti, al contrario, il diritto al congedo di paternità obbligatorio può “essere riconosciuto anche in caso di cessazione o sospensione del rapporto di lavoro, purché sussistano le condizioni di cui all’articolo 24 del T.U.” (Inps).

Dipendenti pubblici
Il congedo di paternità obbligatorio spetta inoltre ai lavoratori dipendenti di Amministrazioni pubbliche, alle quali compete il riconoscimento del diritto e la relativa erogazione del trattamento economico.

Lavoratori esclusi
Non rientrano nella platea degli aventi diritto al congedo in parola, i padri lavoratori:

  • Iscritti alla Gestione separata;
  • Autonomi di cui al Capo XI del Testo Unico, compresi i lavoratori che abbiano un rapporto di lavoro autonomo dello spettacolo.

Congedo paternità obbligatorio 2022: quanto dura

Il nuovo articolo 27-bis riconosce al padre il diritto di assentarsi dal lavoro, dai due mesi precedenti la data presunta del parto ed entro i cinque mesi successivi l’evento, per un periodo di dieci giorni lavorativi, non frazionabili ad ore, da utilizzare anche in via continuativa.

Parto prematuro
Il parto prematuro (nei due mesi antecedenti la data presunta del parto) o fortemente prematuro (prima dei due mesi antecedenti la data presunta del parto) comporta la fisiologica riduzione del periodo di fruizione del congedo di paternità obbligatorio prima del parto, rimanendo “comunque invariato l’arco temporale dei cinque mesi successivi al parto entro cui fruire del congedo” (Inps).

Giorni lavorativi
Le assenze per congedo sono fruibili nelle sole giornate lavorative. In caso di sospensione o cessazione del rapporto di lavoro, in presenza delle condizioni di cui all’articolo 24 del Testo Unico, l’Inps provvede a pagare le giornate di calendario richieste dall’interessato.

Morte perinatale
Il congedo è fruibile anche nelle ipotesi di morte perinatale del figlio. Tali si intendono gli eventi di:

  • Figlio nato morto dal primo giorno della ventottesima settimana di gestazione (il periodo di cinque mesi entro cui fruire dei giorni di congedo decorre dalla nascita del figlio che, in queste condizioni, coincide anche con la data di decesso);
  • Decesso del figlio nei primi ventotto giorni di vita (compreso il giorno della nascita).

In quest’ultima ipotesi, il periodo di cinque mesi entro cui fruire dei giorni di congedo decorre comunque dalla nascita del figlio e non data del decesso.

Parto plurimo
A fronte degli eventi di parto plurimo, il padre lavoratore ha diritto a venti giorni di congedo, a prescindere dal numero di figli nati.

Congedo paternità obbligatorio 2022: adozione o affidamento

Il congedo di paternità obbligatorio spetta anche ai genitori adottivi o affidatari.
Nelle ipotesi di adozione:

  • Nazionale, i periodi di astensione dal lavoro possono essere fruiti dopo l’ingresso in famiglia del minore ed entro i cinque mesi successivi;
  • Internazionale, i periodi di assenza possono essere fruiti anche prima dell’ingresso in Italia del minore, al pari di quanto previsto per il congedo di maternità, durante il periodo di permanenza all’estero necessario per l’incontro con il minore e gli adempimenti relativi alla procedura adottiva, purché “l’Ente autorizzato che ha ricevuto l’incarico di curare la procedura di adozione certifichi la durata del periodo di permanenza all’estero del lavoratore padre” (Inps).

A fronte degli eventi di affidamento o collocamento temporaneo del minore, il padre affidatario o collocatario si astiene dal lavoro, a titolo di congedo, entro i cinque mesi successivi l’affidamento o il collocamento.

Da ultimo, per il caso di morte perinatale di minore adottato o affidato, il diritto “al congedo di paternità obbligatorio sussiste se il decesso avviene nei ventotto giorni dalla nascita del minore e non dall’ingresso in famiglia o in Italia” (Inps).

Congedo paternità obbligatorio 2022: compatibilità

Il congedo di paternità obbligatorio può essere fruito negli stessi giorni in cui la madre “sta fruendo del congedo di maternità” (Circolare Inps).

Il congedo di paternità obbligatorio è altresì compatibile con la fruizione, da parte del medesimo soggetto, ma non nelle stesse giornate, del congedo di paternità alternativo, di cui all’articolo 28 del Testo Unico, riconosciuto in caso di:

  • Morte o grave infermità della madre;
  • Abbandono del minore da parte della madre;
  • Affidamento esclusivo del minore al padre.

In caso di sovrapposizione dei periodi, prevale la fruizione del congedo di paternità alternativo.
In ogni caso, il congedo di paternità obbligatorio dev’essere fruito in coda a quello alternativo e, solo nel caso in cui la fruizione di quest’ultimo si protragga fino o oltre i cinque mesi dalla nascita, il congedo obbligatorio dev’essere fruito, senza soluzione di continuità, con quello alternativo, per un numero di giorni lavorativi pari al numero di giornate non ancora fruite.

Sul punto l’Inps si preoccupa di fornire il seguente esempio:

  • Data presunta del parto 15 novembre 2022;
  • Domanda di congedo paternità obbligatorio dal 2 novembre al 15 novembre;
  • Data del parto fortemente prematuro (e del decesso della madre), 12 settembre 2022.

In questa ipotesi, l’interessato avrà diritto a:

  • Congedo di paternità alternativo dal 13 settembre 2022 al 13 febbraio 2023, per un totale di 154 giorni, corrispondenti all’intero periodo di congedo di maternità non fruito dalla madre, comprensivo anche dei giorni di parto fortemente prematuro;
  • Congedo di paternità obbligatorio, da fruire immediatamente dopo i cinque mesi di congedo di paternità alternativo, dal 14 febbraio al 27 febbraio 2023, corrispondente a dieci giorni lavorativi, ipotizzando che l’interessato lavori dal lunedì al venerdì.

Congedo paternità obbligatorio 2022: importo

I giorni di congedo di paternità obbligatorio sono economicamente coperti dall’Inps, attraverso un’apposita indennità giornaliera pari al 100% della retribuzione. Per retribuzione deve “intendersi la retribuzione media globale giornaliera”, come individuata dall’articolo 23 del Testo Unico.

Di norma, l’indennità viene anticipata dal datore di lavoro in busta paga per conto dell’Istituto, salvo poi essere recuperata dallo stesso in sede di versamento dei contributi con modello F24. I periodi di congedo sono peraltro coperti da contribuzione figurativa, accreditata secondo quanto previsto dall’articolo 25 del Testo Unico e dalle altre disposizioni legislative vigenti in materia.

Congedo paternità obbligatorio 2022: domanda

Comunicazione al datore di lavoro
Per poter legittimamente fruire del congedo, il padre è tenuto a comunicare al proprio datore di lavoro i giorni in cui intende assentarsi, con un anticipo non inferiore a cinque giorniove possibile in relazione all’evento nascita, sulla base della data presunta del parto, salvo che la contrattazione collettiva non preveda condizioni di miglior favore” (Inps).
La comunicazione all’azienda dev’essere in forma scritta ovvero, ove presente, mediante il sistema informativo aziendale per la richiesta e la gestione delle assenze.
Se la fruizione del congedo è nei due mesi antecedenti la data presunta del parto, il lavoratore deve segnalare all’azienda la data presunta del parto.
I lavoratori dipendenti pubblici devono presentare domanda di congedo al proprio datore di lavoro, non avendo l’Inps competenza in materia.

Domanda all’Inps
Nelle ipotesi in cui l’indennità è erogata direttamente dall’Inps al beneficiario, i lavoratori padri presentano domanda telematica all’Istituto, collegandosi a “inps.it – Prestazioni e Servizi – Prestazioni – Congedo di paternità obbligatorio”, in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.
In alternativa, l’istanza può essere trasmessa:

  • Chiamando il Contact center Inps al numero 803.164 (da rete fissa) ovvero lo 06.164.164 (da rete mobile);
  • Per il tramite degli enti di patronato o degli intermediari Inps.

Congedo paternità obbligatorio 2022: entrata in vigore

Le nuove disposizioni trovano applicazione nelle ipotesi in cui la data presunta del parto o la data del parto siano successive o coincidenti con il 13 agosto 2022. Qualora la data effettiva del parto sia antecedente l’entrata in vigore del Decreto numero 105, le novità normative, afferma l’Inps, operano se il lavoratore padre si trova nelle condizioni “di poter fruire di periodi di congedo di paternità obbligatorio o dei periodi residui non fruiti a titolo di congedo obbligatorio del padre di cui alla legge n. 92/2012”.

In merito al regime transitorio, l’Inps ha fornito una serie di esempi che qui proponiamo in tabella.

Data presunta partoData effettiva partoCongedo di paternità obbligatorio dalAlNote
10 settembre 2022/13 agosto 202210 settembre 2022 (oppure dalla data effettiva del parto ed entro i cinque mesi successivi)/
19 agosto 2022/13 agosto 2022Data effettiva del parto (nonché per i mesi successivi tale data)/
/31 luglio 202213 agosto 202231 dicembre 2022Il padre ha fruito di 2 giorni l’8 ed il 9 agosto, pertanto restano 8 giorni di congedo
/14 agosto 202213 agosto 202214 gennaio 2023 (20 giorni lavorativi)Parto gemellare
/5 luglio 202213 agosto 20225 dicembre 2022Il padre ha fruito di 3 giorni dal 6 all’8 luglio 2022. Residuano pertanto 17 giorni di congedo

Paolo Ballanti

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