La Legge di Bilancio ha introdotto due importanti misure per il sostegno alle famiglie in difficoltà, la Carta risparmio spesa 2023 e il reddito alimentare. La prima misura andrebbe a sostituire i buoni spesa erogati dai Comuni, e prevede l’erogazione di una somma destinata solamente all’acquisto di beni alimentari di prima necessità.
Il reddito alimentare servirà invece a finanziare l’erogazione di pacchi alimentari a soggetti in condizioni di povertà assoluta. La misura sarà introdotta in via sperimentale nelle città metropolitane, e sarà possibile prenotare il pacco alimentare tramite un’applicazione per poi ritirarlo presso un centro di distribuzione o riceverlo direttamente al proprio domicilio se in condizioni di fragilità.
Ma come funzioneranno queste due misure? E quando arriveranno? Sia per la Carta risparmio spesa 2023 che per il reddito alimentare, la Legge di Bilancio rimanda a dei decreti attuativi che devono essere elaborati dai ministeri di competenza. La Manovra ha stabilito il termine entro il quale questi decreti sarebbero dovuti arrivare in 60 giorni dall’entrata in vigore. Come spesso accade quando si tratta di decreti attuativi, questo termine è già scaduto e non ci sono ancora novità sulle misure.
In attesa dei decreti attuativi vediamo nei prossimi paragrafi cosa si sa sulla carta risparmio spesa 2023 e sul reddito alimentare.
Indice
Carta risparmio spesa 2023: come funziona
Al comma 450 dell’articolo 1 della Legge 29 dicembre 2022 numero 197 si legge che:
“È istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, un fondo, con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2023, destinato all’acquisito di beni alimentari di prima necessità da parte dei soggetti in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 15.000 euro, da fruire mediante l’utilizzo di un apposito sistema abilitante.”
Dal testo si evince quindi che i beneficiari della misura saranno i soggetti con ISEE fino a 15mila euro. La manovra, come anticipato, rimanda però a un apposito decreto attuativo firmato dal Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, la definizione di tutte le regole per poter richiedere la Carta. Anche l’importo dovrà essere stabilito dal decreto attuativo.
Si sa però che per verificare chi potrà richiedere la Carta risparmio spesa 2023 si terrà conto di:
- età dei cittadini,
- trattamenti pensionistici e di altre forme di sussidi,
- trasferimenti già ricevuti dallo Stato,
- situazione economica del nucleo familiare,
- redditi conseguiti,
- eventuali ulteriori elementi atti a escludere soggetti non in stato di effettivo bisogno.
Le procedure per l’erogazione del sussidio saranno di competenza del Comune di residenza.
Carta risparmio spesa 2023: cosa si potrà comprare
La norma prevede che le risorse che saranno erogate con la Carta risparmio spesa 2023 potranno essere utilizzate esclusivamente per beni alimentari di prima necessità. Per l’elenco completo dei beni occorrerà attendere l’arrivo del decreto attuativo.
Sarà inoltre previsto un piano di contenimento dei costi di beni alimentari di prima necessità. Gli esercizi commerciali che vi aderiranno accetteranno di calmierare i prezzi dei beni in questione.
Carta risparmio spesa 2023: fondi e durata
Alla misura sono destinati 500 milioni di euro ma solo per il 2023. Non è escluso che possa essere riproposta con la prossima finanziaria, ma in questo momento è riconosciuta come misura temporanea per l’anno in corso.
Reddito alimentare: cos’è e come funziona
Altra misura prevista dalla Legge di Bilancio per i cittadini con difficoltà economiche è il reddito alimentare. A differenza della Carta risparmio spesa 2023, valida solo per l’anno in corso, il reddito alimentare è stato istituito fin da subito come misura strutturale, in sperimentazione per il 2023 ma destinata a proseguire nei prossimi anni.
Il Fondo per la sperimentazione del reddito alimentare, istituito dalla Manovra, ha infatti una dotazione di 1,5 milioni di euro per il 2023 e di 2 milioni di euro annui a partire dal 2024. Il Fondo, si legge nel testo, servirà a “finanziare, nelle città metropolitane, la sperimentazione del reddito alimentare, quale misura per contrastare lo spreco e la povertà alimentare“.
Ma come funzionerà? Il fondo permetterà l’erogazione nelle città metropolitane di pacchi alimentari a soggetti in condizioni di povertà assoluta. La misura è quindi rivolta alla fascia più debole della popolazione.
I pacchi alimentari saranno realizzati “con l’invenduto della distribuzione alimentare“, si potranno prenotare con un’apposita applicazione e si potranno ritirare presso dei centri di distribuzione. Le persone appartenenti a categorie fragili potranno ricevere il pacco alimentare direttamente presso il domicilio.
Carta risparmio spesa 2023 e reddito alimentare: quando arrivano
Come anticipato, sia la carta risparmio spesa 2023 che il reddito alimentare hanno bisogno di un apposito decreto attuativo per diventare operativi. Sono trascorsi i 60 giorni previsti dalla legge per l’arrivo dei decreti, ma questi tardano ad arrivare e le misure sono ancora ferme, come accade per il bonus trasporti.
Per la partenza delle misure si dovrà quindi ancora attendere, seguiranno aggiornamenti.
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