Da oggi, 1° ottobre 2025, sono aperte le domande per la nuova Carta della cultura (bonus libri). Si tratta di un contributo nazionale promosso dal Ministero della Cultura per sostenere l’acquisto di libri (cartacei o digitali con ISBN) da parte dei nuclei familiari con ISEE fino a 15.000 euro.
La domanda si presenta solo tramite l’App IO con SPID o CIE, ed è attiva dalle ore 12 di oggi 1° ottobre fino al 31 del mese. L’importo è 100 euro per ciascuna annualità 2020–2024, per un massimo di 500 euro se riconosciute tutte le cinque annualità, nei limiti dei fondi disponibili e delle graduatorie per ISEE e ordine di arrivo.
Queste regole sono state comunicate ufficialmente dal MiC e dal Centro per il libro e la lettura (Cepell) e sono riepilogate anche sulla pagina dedicata dell’App IO.
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Indice
- Il contributo in sintesi
- Cos’è la Carta della Cultura
- Beneficiari: chi può richiedere la carta della cultura
- Importi e annualità: come si arriva fino a 500 euro
- Scadenze e calendario
- Come fare domanda sull’App IO (passo per passo)
- Importi e annualità dal 2020 al 2024
- Dove si usa e cosa si può comprare
- Pagamenti e tempi di utilizzo
- Da non confondere con le altre carte per i giovani
Il contributo in sintesi
Da oggi, 1° ottobre 2025, è possibile presentare domanda per ottenere una carta digitale da 100 euro da spendere solo in libri (anche in formato e-book, purché con codice ISBN). La procedura è interamente digitale: si entra nell’App IO, si cerca il servizio “Carta della Cultura”, si invia la richiesta per le annualità disponibili e si attende la notifica dell’esito. In caso di accoglimento, la carta compare nel Portafoglio di IO e si trasforma in buoni da mostrare in libreria o sui siti aderenti.
Il contributo è rivolto ai nuclei familiari residenti in Italia – italiani e stranieri – con ISEE non superiore a 15.000 euro. Ogni famiglia può ottenere una sola carta per anno e, poiché l’iniziativa copre le annualità dal 2020 al 2024, si può arrivare – se si rientra nelle graduatorie di tutte le annualità e nei limiti delle risorse – fino a 500 euro complessivi. L’attribuzione avviene con graduatorie per ciascuna annualità, ordinate per valore ISEE (dal più basso al più alto) e ordine cronologico delle richieste.
Occhio alle scadenze: il bando resta aperto per 30 giorni, dalle ore 12:00 del 1° ottobre alle 23:59 del 31 ottobre 2025. Una volta caricata la carta nel Portafoglio di IO, ci sono 12 mesi per spendere l’importo. I pagamenti si effettuano generando buoni digitali in app, validi presso librerie fisiche e online accreditate (l’elenco è consultabile su piattaforma dedicata). Non servono allegati alla domanda: i requisiti vengono verificati d’ufficio dal Ministero presso le amministrazioni competenti.
Cos’è la Carta della Cultura
La Carta della cultura è una misura nazionale prevista dalla lontana Legge 13 febbraio 2020, n. 15 (art. 6) per promuovere la lettura, finanziata tramite un Fondo dedicato e attuata dal Ministero della cultura. È una carta elettronica del valore di 100 euro per annualità, da usare entro 12 mesi dal rilascio esclusivamente per pagare libri (cartacei o digitali) muniti di ISBN.
Dal punto di vista operativo, il MiC ha definito regole, soggetti attuatori e procedure con decreti interministeriali che hanno disciplinato la gestione e aggiornato gli aspetti tecnici negli anni.
Beneficiari: chi può richiedere la carta della cultura
Possono richiedere la Carta i nuclei familiari residenti in Italia, di qualsiasi nazionalità, con ISEE (ordinario o corrente) in corso di validità non superiore a 15.000 euro. È rilasciata una sola carta per nucleo per ciascuna annualità. L’amministrazione effettua i controlli sui requisiti senza richiedere caricamenti di documenti in app.
La domanda è telematica e l’accesso avviene con SPID o Carta d’identità elettronica (CIE). Una volta inviata la richiesta, il Ministero verifica i requisiti e, per ogni annualità, predispone una graduatoria fino a esaurimento dei fondi; l’esito (positivo/negativo) arriva come messaggio su IO.
Importi e annualità: come si arriva fino a 500 euro
La carta vale 100 euro per ciascuna annualità dal 2020 al 2024. Se una famiglia rientra nei requisiti e nelle graduatorie di tutte e cinque le annualità, può ottenere fino a 500 euro complessivi (100 × 5). Questa impostazione consente di recuperare annualità precedenti, nei limiti delle disponibilità finanziarie e dell’ordine di presentazione.
Per trasparenza, il Cepell ha pubblicato anche il quadro delle risorse per annualità: 13.283.660,73 € (2020), 2.000.000 € (2021), 1.000.000 € (2022), 1.000.000 € (2023), 950.000 € (2024). Ciò spiega perché le graduatorie possono chiudersi rapidamente sulle annualità con stanziamenti minori e perché conviene presentare domanda il prima possibile.
Scadenze e calendario
Il calendario della Carta della Cultura è molto preciso e non lascia spazio a proroghe: le domande possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 1° ottobre 2025 e fino alla mezzanotte del 31 ottobre 2025. Si tratta quindi di una finestra temporale di un mese esatto, durante la quale le famiglie interessate devono inoltrare la richiesta attraverso l’App IO. Una volta superata la scadenza, non sarà più possibile accedere al beneficio per questa tornata.
Chi otterrà l’assegnazione della carta avrà poi a disposizione 12 mesi di tempo per utilizzarla a partire dalla data in cui sarà caricata nel Portafoglio dell’app. Questo significa che non è necessario correre per spendere subito l’importo: l’importante è rispettare il termine di presentazione della domanda.
Va inoltre ricordato che le graduatorie vengono formate separatamente per ciascun anno di riferimento (dal 2020 al 2024). L’ordine di priorità segue due criteri: prima il valore dell’ISEE, a partire da quello più basso, e in secondo luogo l’ordine di arrivo delle richieste. In pratica, chi ha un reddito più contenuto e presenta la domanda nei primi giorni ha maggiori probabilità di essere ammesso. L’esito, positivo o negativo, viene comunicato direttamente tramite notifica sull’App IO, senza bisogno di controllare manualmente portali o graduatorie.
Come fare domanda sull’App IO (passo per passo)
In sintesi gli step per richiedere il bonus libri fino a 500 euro:
- Accedi a IO con SPID o CIE.
- Cerca il servizio “Carta della Cultura”.
- Seleziona le annualità per cui vuoi presentare la richiesta (tra 2020, 2021, 2022, 2023, 2024), consapevole che la graduatoria è separata per ciascun anno.
- Invia la domanda: non devi caricare documenti; il Ministero verificherà i requisiti presso le amministrazioni competenti.
- Attendi la notifica: riceverai un messaggio su IO con l’esito per ogni annualità.
- In caso di accoglimento, la Carta sarà visibile nel Portafoglio. Da lì potrai generare buoni (QR o codici) per l’acquisto dei libri presso gli esercenti aderenti.
Verifica di avere un ISEE 2020–2024 coerente con le annualità per cui fai domanda (l’Avviso specifica che la graduatoria usa l’ISEE dell’anno di riferimento). Se non trovi subito il servizio in app, aggiorna IO all’ultima versione e riprova.

Importi e annualità dal 2020 al 2024
L’importo della Carta della cultura è fissato in 100 euro per ciascuna annualità di riferimento, dal 2020 al 2024. Chi soddisfa i requisiti per più anni e rientra nelle relative graduatorie, può accumulare un beneficio più consistente. Il massimo ottenibile è pari a 500 euro complessivi, corrispondenti alle cinque annualità previste.
Occorre però considerare che non tutti gli anni dispongono delle stesse risorse: ad esempio, il 2020 ha uno stanziamento molto più elevato rispetto agli anni successivi, che hanno dotazioni più limitate. Questo comporta che, per le annualità con fondi minori, le graduatorie possano esaurirsi rapidamente. È quindi importante presentare la domanda tempestivamente, così da aumentare le probabilità di rientrare tra i beneficiari.
In ogni caso, una volta ottenuta, la carta mantiene sempre lo stesso valore nominale di 100 euro, spendibili entro 12 mesi. Il vero vantaggio, per chi riesce ad accedere a più annualità, è quello di poter contare su un sostegno più consistente, fino a un massimo di 500 euro, da dedicare esclusivamente all’acquisto di libri.
Dove si usa e cosa si può comprare
La Carta della Cultura è pensata esclusivamente per l’acquisto di libri. Questo significa che l’importo può essere utilizzato per comprare sia volumi cartacei sia libri digitali, a patto che abbiano un codice ISBN: è proprio questo dettaglio a garantire che il contributo venga speso soltanto per prodotti editoriali autentici.
La carta è valida sia nelle librerie fisiche che negli store online che hanno aderito all’iniziativa. L’elenco degli esercenti convenzionati viene pubblicato e aggiornato sui canali ufficiali, così che i beneficiari possano controllare in anticipo dove spendere i propri buoni. Il funzionamento è molto semplice: dal portafoglio dell’App IO si genera un voucher digitale, sotto forma di codice o QR, che va mostrato al momento del pagamento. Se il prezzo del libro supera il valore del buono, la differenza potrà essere pagata con i normali metodi accettati dall’esercente.
Non tutto è ammesso: non si possono acquistare dispositivi elettronici, articoli di cancelleria, riviste o altri prodotti che non siano libri. La misura nasce infatti per incoraggiare la lettura e il sostegno al mercato editoriale, e proprio per questo ha una destinazione d’uso molto precisa.
Pagamenti e tempi di utilizzo
Dopo l’ammissione, la Carta della Cultura diventa immediatamente spendibile. Una volta caricata nel Portafoglio di IO, il beneficiario ha a disposizione 12 mesi di tempo per utilizzarla. Questo margine temporale permette di gestire gli acquisti con calma, scegliendo i libri desiderati senza fretta.
Il pagamento avviene in modo molto semplice: basta aprire l’app, selezionare la carta e generare un voucher digitale da mostrare in libreria o inserire online al momento del check-out. Se l’importo del buono non copre l’intero prezzo, si può integrare la differenza con i normali metodi di pagamento.
Da non confondere con le altre carte per i giovani
È importante chiarire che questa misura non va confusa con altre iniziative simili ma rivolte a destinatari diversi. La Carta della Cultura giovani e la Carta del merito, ad esempio, sono contributi nati per i diciottenni, con finalità e importi specifici, che hanno già avuto le loro finestre di richiesta e il loro Isee specifico.
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