Carceri, la Camera approva il decreto sui detenuti. Sì ai risarcimenti

Redazione 24/07/14
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Via libera ai risarcimenti per carcerati. La Camera ha approvato in prima lettura il nuovo decreto carceri, altrimenti noto come “decreto detenuti”, con 305 voti a favore e 110 contrari. Ora il testo passerà al Senato dove andrà convertito entro il prossimo 28 agosto, quando scadranno i termini per tramutarlo in legge.

Favorevole tutta la maggioranza, mentre un no secco a quello che è stato definito un ennesimo “svuotacarceri” è arrivato dal MoVimento 5 Stelle, che ha votato compatto in maniera contraria al provvedimento che stabilisce misure si rimborso monetario per quei detenuti che abbiano vissuto almeno un giorno secondo quelle che le dichiarazioni internazionali descrivono come “condizioni inumane e degradanti”.

Ecco le novità del decreto detenuti

Un giorno in meno di detenzione ogni 10 trascorsi in violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea

In caso di situazioni inferiori ai 15 giorni, viene disposto un risarcimento giornaliero di 8 euro, che, dunque, potrà arrivare a un massimo di 120

Possibilità di richiedere lo steso genere di risarcimento per chi abbia subito i maltrattamenti in stato di custodia cautelare o da chi abbia scontato la pena, entro sei mesi dalla fine della misura interdittiva

Per reati che prevedono pene fino a 3 anni, viene vietata l’ordinanza di custodia cautelare, con eccezione di alcuni reati di particolare allarme sociale come stalking, furto in abitazione, maltrattamenti in famiglia

Applicazione delle misure restrittive della libertà personale che si applicano ai minorenni, fino ai 25 anni

Scende di 703 posti l‘organico della Polizia penitenziaria, con ulteriore taglio dei preiodi di apprendimento per gli allievi vice ispettori, che passa da 18 a 12 mesi

Sì ai magistrati di sorveglianza che non abbiano ancora ottenuto la valutazione della professionalità

Sugli arresti domiciliari, le novità riguardano essenzialmente il controllo con braccialetto elettronico: per tuti i casi coinvolti, viene meno l’obbligo di scorta per raggiungere il luogo di esecuzione della pena

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