Il Canone Rai 2024 resterà in bolletta, se pur con un importo ridotto. Ad annunciarlo il ministro Giorgetti durante la conferenza stampa dopo il CdM che ha approvato il ddl di Bilancio per il prossimo anno. Il canone passerà da 90 a 70 euro, 7 euro al mese per 10 mesi anziché i 9 euro attuali, una riduzione di 20 euro totali.
”Un quarto del canone non viene più pagato in bolletta”, queste le parole di Giorgetti, mentre il vicepremier Salvini ha poi precisato che lo sconto totale sarà di 20 euro. Questo per ribadire l’impegno preso dal governo negli scorsi mesi per scorporare l’imposta nei prossimi anni, anche se non sono chiare le modalità con cui questo avverrà.
Impegno preso sia con i cittadini – l’eliminazione del canone Rai dalla bolletta era uno dei punti del programma della Lega – sia con l’Unione europea, che nell’ottica del PNRR aveva accettato la richiesta di cancellazione degli “oneri impropri” dai costi dell’energia. Questo ritardo potrebbe portare a nuove sanzioni da parte dell’UE nei confronti del nostro Paese.
La tassa per la detenzione di apparecchi radio-televisivi, 9 euro al mese per 10 mesi, era stata accorpata alle utenze elettriche da una riforma del 2015 voluta dall’ex premier Matteo Renzi con la Legge di Stabilità. Il canone Rai 2024 sarà ridotto, e nel frattempo si pensa a nuove modalità di riscossione che possano impedire l’evasione. Il ritorno al pagamento con le stesse modalità in cui avveniva prima del 2016 non dovrebbe quindi essere una possibilità.
Canone Rai: l’impegno del Governo con l’UE
Il governo si è impegnato, nell’ambito delle leggi annuali sulla concorrenza, a eliminare “eliminare l’obbligo per i fornitori di riscuotere oneri non collegati al settore dell’energia“. Questo è quanto scritto è infatti scritto nell’allegato di esecuzione al Consiglio Europeo sull’approvazione del PNRR italiano.
In sostanza, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), l’Italia ha promesso all’Ue l’abolizione dell’obbligo per i venditori di elettricità di raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia, o cosiddetti oneri impropri.
“Quest’anno io mi sono preso la responsabilità enorme, e ho preso un sacco di critiche chiaramente da tutti, perché siamo arrivati ed è rimasto in bolletta, se no saltava tutto, ma diventa chiaro che dalla bolletta il canone Rai dovrà uscire e quindi l’anno prossimo bisognerà trovare un altro strumento“. Queste erano state le parole usate di Giorgetti lo scorso febbraio, che però non si sono tradotte in realtà. Tuttavia, questa riduzione dovrebbe essere parte di un piano per eliminare progressivamente dalla bolletta della luce il canone Rai.
Dopo le crisi attuali e il conseguente rincaro dei costi dell’energia, anche nell’ottica di una maggiore trasparenza nella spesa per le bollette, trovare un metodo alternativo di riscossione del canone Rai diventa quasi un obbligo nei confronti dei cittadini. Resta il problema del contrasto all’evasione: il canone Rai è stata una delle imposte più evase prima della sua introduzione nella bolletta della luce.
Per lo scorporo promesso all’Europa e che era stato confermato dal ministro Giorgetti si dovrà quindi attendere un altro anno, e si dovrà lavorare sull’introduzione di una nuova modalità di riscossione. Il governo, nella conferenza stampa del 16 ottobre 2023, ha anticipato che è al lavoro proprio per una revisione dell’imposta, si attendono quindi nuovi sviluppi.
La riforma Renzi sul Canone Rai in bolletta
La tassa sul possesso di un apparecchio tv e radio diffusione era stata rivista nel 2015 dall’allora premier Matteo Renzi, che aveva promosso e varato una riforma sul suo pagamento. Venne stabilito l’accorpamento del canone nella bolletta dell’elettricità secondo questi importi: 9 euro al mese per 10 mesi, per un totale di 90 euro. La norma è stata inserita nella Legge di stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208, commi da 152 a 164).
Nel 2016, anno in cui fu introdotto del canone in bolletta, il 41% in più delle famiglie versò l’imposta. L’incasso totale aggiuntivo (rispetto all’anno precedente) fu di oltre 420 milioni di euro. Ora, con le misure che saranno introdotte nei prossimi anni, si dovrebbe tornare al versamento autonomo dell’imposta sul possesso dell’apparecchio radio-televisivo.
Di fatto quei 90 euro, che dal 2024 saranno 70, dovranno uscire dalla bolletta dell’elettricità e torneranno a essere riscossi a parte, come era stato prima del 2016. Resta da capire con quali strumenti: potrebbe essere necessaria una nuova modalità di riscossione volta a prevenire l’evasione.
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