Bonus Acqua potabile 2023: domanda entro il 28 febbraio. Istruzioni

Chiara Arroi 28/02/23
Scarica PDF Stampa Allegati

Fino a fine febbraio è possibile richiedere il bonus acqua potabile (bonus rubinetti o idrico). La Legge di bilancio 2022 aveva stanziato nuovi fondi per finanziare il credito d’imposta per le spese di acquisto e installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento, per migliorare l’acqua di casa.

Un bonus introdotto nel 2021 (con la legge di bilancio 2020) e poi rinnovato, con la possibilità di chiederne l’utilizzo entro inizio 2023. Siamo quindi alla nuova edizione del credito al 50% su importi spesi che non possono superare i mille euro per immobile casalingo e 5 mila euro su immobili commerciali.

Chi vuole usufruire del bonus deve richiederlo, e può inoltrare domanda fino al 28 febbraio 2023.

Vediamo in dettaglio di cosa si tratta, gli importi massimi di spesa, chi può richiedere il bonus acqua potabile e come farlo.

Indice

Bonus acqua potabile 2023

Anche quest’anno i cittadini che vogliono migliorare il sistema idrico di casa propria (e dei locali commerciali) possono usufruire di un credito d’imposta pari alla metà del costo di acquisto e installazione di rubinetteria, sanitari, sistemi di filtraggio dell’acqua di nuova generazione. Questi consentono un risparmio idrico in termini sia economici sia di utilizzo risorse ambientali. Ecco perché lo Stato ha pensato di agevolare i cittadini che optano per queste scelte etiche e eco-friendly.

Conosciuto come bonus idrico, bonus acqua potabile o bonus rubinetti, è stato introdotto nel 2020-21 e nuovamente rinnovato anche per il 2023. E’ stato istituito dalla Legge di Bilancio approvata nel 2020 ed entrata in vigore nel 2021, ma il decreto attuativo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo il 27 ottobre 2021.

Come spiegato anche sul sito megafono dell’Agenzia entrate Fiscooggi, il bonus acqua potabile è stato introdotto dalla legge n. 178/2020 (articolo 1, comma 1087). La norma originaria ha messo a disposizione dell’agevolazione una somma complessiva di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. In seguito, il Bilancio 2022 (legge n. 234/2021, articolo 1 comma 713) ha prorogato il bonus al 2023, prevedendo per tale anno l’ulteriore somma di 1,5 milioni di euro.

Un po’ di informazioni normative sul bonus, dalla sua introduzione con la Legge di bilancio 2021 alla sua riconferma con la Legge di bilancio 2022…

Il comma 1087 della Legge di bilancio 2021 introduce il bonus con queste parole:
“Al fine di razionalizzare l’uso dell’acqua e di ridurre il consumo di contenitori di plastica per acque destinate ad uso potabile, alle persone fisiche nonche’ ai soggetti esercenti attivita’ d’impresa, arti e professioni e agli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022, spetta un credito d’imposta nella misura del 50 per cento delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E 290, per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore, per le persone fisiche non esercenti attivita’ economica, a 1.000 euro per ciascuna unita’ immobiliare e, per gli altri soggetti, a 5.000 euro per ciascun immobile adibito all’attivita’ commerciale o istituzionale”.

Il comma 713 della Legge di bilancio 2022 riconferma il bonus così:
“Al fine di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica per acque destinate ad uso potabile, all’articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1087, le parole: « 31 dicembre 2022 » sono sostituite dalle seguenti: « 31 dicembre 2023 »;
b) al comma 1088, dopo le parole: « ciascuno degli anni 2021 e 2022 » sono inserite le seguenti: « e nel limite di 1,5 milioni di euro per l’anno 2023 »”.

Chi può chiedere il bonus acqua potabile 2023

Dopo aver spiegato di cosa si tratta, vediamo chi ha diritto al bonus acqua potabile o idrico. Devono essere rispettati alcuni requisiti, sia di cifre spese sia di lavori sanitari effettuati a casa. In dettaglio, il credito d’imposta per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti, e può essere richiesto da:

  • persone fisiche
  • esercenti attività d’impresa, arti e professioni
  • enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore
  • enti religiosi civilmente riconosciuti.

E c’è di più: si ricorda che il credito è pari al 50% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a:

  • 1.000 euro per ciascuna unità immobiliare, per le persone fisiche non esercenti attività economiche
  • 5.000 euro per ciascun immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli altri soggetti.

Bonus acqua potabile 2023: istruzioni per fare domanda

Come già anticipato, chiunque voglia richiedere di usufruire di questo credito idrico deve inviare domanda tassativamente dal 1° al 28 febbraio 2023. Questa è la deadline.

Si fa tutto online. Si deve documentare la spesa effettuata con fattura elettronica o documento commerciale, su cui va indicato il codice fiscale di chi sta richiedendo il credito d’imposta. Mi raccomanda, i pagamenti devono essere fatti tutti con metodi tracciabili: bonifico bancario o postale, pagamenti elettronici. Tutto fuorché i contanti. Chi paga cash non ha diritto al bonus.

Il bonus acqua potabile si richiede accedendo online, sul portale Agenzia entrate, al servizio dedicato.
L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al quello di sostenimento del costo tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia. Una volta acceduti all’area riservata, il servizio si trova all’interno della sezione Servizi, nella categoria Agevolazioni, alla voce Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile.

Il modello di comunicazione può essere tramesso tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito delle Entrate o i canali telematici dell’Agenzia. Una volta inviata la comunicazione e ricevuto il via libera alla fruizione dell’agevolazione, i beneficiari potranno spendere il bonus in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e agli anni successivi fino al completo utilizzo dell’incentivo.

modello comunicazione bonus acqua potabile 1

Scarica il modello di comunicazione

Comunicazione spese bonus acqua potabile 178 KB

Iscriviti alla newsletter per poter scaricare gli allegati

Grazie per esserti iscritto alla newsletter. Ora puoi scaricare il tuo contenuto.