Bonus 200 euro autonomi: domande al via dal 26 settembre

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È stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto interministeriale del 19 agosto 2022 contenente le regole per accedere al Bonus 200 euro per i lavoratori autonomi. Il ritardo aveva fatto slittare l’apertura delle domande, inizialmente prevista per la scorsa settimana. Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta le domande saranno online dalle ore 12 del 26 settembre sul sito del proprio Ente pensionistico di riferimento.

Inoltre, la procedura per la richiesta del bonus è stata aggiornata dopo le modifiche arrivate con il Decreto Aiuti ter. All’interno del nuovo Decreto-legge, infatti, è contenuta una norma che istituisce un nuovo bonus da 150 euro per lavoratori e pensionati con reddito fino a 20.000 euro. Tuttavia, visto che le domande per i lavoratori autonomi non erano ancora partite, il Decreto Aiuti ter non ha previsto una doppia indennità bensì un incremento automatico della precedente: i lavoratori autonomi che hanno diritto al bonus 200 euro e che nel periodo d’imposta 2021 hanno percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000, riceveranno direttamente 350 euro.

I lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS, nonché i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al D.Lgs. 30 giugno 1994, n. 509 e al D.Lgs. 10 febbraio 1996, n. 103 che, nel periodo d’imposta 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro, riceveranno invece solamente l’indennità base di 200 euro. Le risorse a disposizione del fondo istituito per l’erogazione della misura ammontano complessivamente a 600 milioni di euro, a cui si aggiungono ulteriori 412,5 milioni arrivati con il Decreto Aiuti ter.
Vediamo nei prossimi paragrafi come funziona e tutti i beneficiari.

Decreto Aiuti Bis: Superbonus, pensioni, smart working. Le novità della conversione in legge

Indice

Bonus 200 euro autonomi nel Decreto Aiuti

All’articolo 33 del Decreto-legge 50/2022 convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2022, n. 91, vengono gettate le basi per il bonus 200 euro per i lavoratori autonomi. Il comma 1 dell’articolo recita:

È istituito, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Fondo per l’indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti, con una dotazione finanziaria di 500 milioni di euro per l’anno 2022, che costituisce il relativo limite di spesa, destinata a finanziare il riconoscimento, in via eccezionale, di un’indennità una tantum per l’anno 2022 ai lavoratori autonomi e ai professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) e ai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, che non abbiano fruito dell’indennità di cui agli articoli 31 e 32, e che abbiano percepito nel periodo d’imposta 2021 un reddito complessivo non superiore all’importo stabilito con il decreto di cui al comma 2.

Il fondo è stato successivamente incrementato di ulteriori 100 milioni di euro dal Decreto Aiuti bis recentemente convertito in legge.

Bonus lavoratori autonomi: le novità del Decreto Aiuti ter

Il Decreto Aiuti ter approvato durante il CdM del 16 settembre 2022 ha istituito una nuova indennità una tantum di 150 euro per lavoratori e pensionati con reddito non superiore a 20.000 euro.

Questa indennità è prevista anche per i lavoratori autonomi, che però non hanno ancora ricevuto quella del primo Decreto Aiuti. Mentre le altre categorie di beneficiari riceveranno quindi una seconda indennità, i lavoratori autonomi con reddito per il 2021 non superiore a 20.000 euro, riceveranno direttamente l’indennità di importo pari a 350 euro. I professionisti con reddito fino a 35.000 euro riceveranno invece l’indennità base di 200 euro. Le Casse hanno aggiornato la procedura per richiedere il bonus in seguito alla pubblicazione sia del decreto attuativo che del Decreto Aiuti ter in Gazzetta Ufficiale, tenendo conto del doppio tetto reddituale dei potenziali beneficiari.

Bonus 200 euro autonomi: requisiti

Stando a quanto stabilito dal Decreto Aiuti e dal decreto attuativo, ecco i requisiti per accedere al bonus 200 euro autonomi:

  • essere iscritti alle gestioni previdenziali Inps o agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, alla data del 17 maggio 2022;
  • non aver già ricevuto l’indennità come dipendente o pensionato;
  • avere partita IVA e attività lavorativa avviata;
  • aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020;
  • aver percepito nel periodo d’imposta 2021 un reddito complessivo non superiore a 35mila euro per l’indennità base di 200 euro, non superiore a 20mila euro per l’indennità di 350 euro.

Scarica il testo in pdf del Decreto interministeriale 19 agosto 2022

Bonus 200 euro autonomi: fondi

Il Fondo per l’indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti di cui all’articolo 33 del Decreto Aiuti, come visto in precedenza, aveva originariamente una dotazione di 500 milioni di euro.

Successivamente, con il Decreto Aiuti bis, è arrivato un incremento della dotazione complessiva, che da 500 è stata portata a 600 milioni di euro.

Di queste risorse, la quota destinata ai professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui ai decreti legislativi 30 giugno 1994, n. 509 e 10 febbraio 1996, n. 103 è pari a 95,6 milioni di euro per l’anno 2022.

Con il decreto Aiuti ter e l’arrivo dell’incremento di 150 euro per gli autonomi con reddito non superiore a 20mila euro, il limite di spesa del fondo è stato aumentato di ulteriori 412,5 milioni di euro.

Bonus 200 euro autonomi: come richiederlo

La domanda per il bonus 200 euro dovrà essere inviata alla propria Cassa di appartenenza, nei termini, con le modalità e secondo lo schema predisposto dai singoli Enti previdenziali.

Per quanto riguarda i professionisti pensionati titolari di trattamenti in cumulo e in totalizzazione, quindi erogati da Inps e dalla propria Cassa di riferimento, il bonus sarà erogato dall’Inps. Allo stesso modo, nel caso in cui il soggetto interessato sia iscritto contemporaneamente a una delle gestioni previdenziali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) e a uno degli enti privati di previdenza, l’istanza dovrà essere presentata esclusivamente all’Inps.

Per i titolari di trattamenti pensionistici non gestiti dall’Inps, invece, il bonus sarà erogato d’ufficio dalla propria Cassa di riferimento sulla base delle informazioni in possesso al momento dell’erogazione.

Il provvedimento precisa che l’indennità è corrisposta sulla base dei dati dichiarati dal richiedente e disponibili all’ente erogatore al momento del pagamento ed è soggetta a successiva verifica, anche attraverso le informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi dall’amministrazione finanziaria e ogni altra amministrazione pubblica che detenga informazioni utili. Se si ritiene di non essere in possesso dei requisiti di reddito, per evitare di dover restituire l’indennità, è possibile rinunciare all’indennità attraverso il sito della propria Cassa di appartenenza.

Bonus 200 euro: quando e come verrà chiesta la restituzione all’Inps

Alessandro Sodano

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