Decreto Flussi, assunzione colf e badanti: guida al click day del 4 dicembre

Paolo Ballanti 04/12/23
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Lo scorso 3 ottobre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 settembre 2023 contenente “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023 – 2025”: si tratta del Decreto Flussi.

Il provvedimento fissa a 452 mila le quote d’ingresso, cioè il numero massimo di cittadini stranieri extra – UE ammessi in Italia nel 2023, 2024 e 2025. Compito del DPCM in parola è altresì quello di distribuire le quote consentite tra settori, tipologie di lavoro e di lavoratori.

Sempre il Decreto Flussi si è preoccupato di definire il calendario delle scadenze per l’invio delle domande da parte dei datori di lavoro che, intenzionati ad assumere un lavoratore residente all’estero in Stati non appartenenti all’Unione Europea, devono ottenere obbligatoriamente il nulla osta al lavoro.

L’istanza in parola dev’essere trasmessa avvalendosi dell’apposita piattaforma online ALI (disponibile su “portaleservizi.dlci.interno.it”, necessarie le credenziali SPID o CIE), nel rispetto delle modalità definite con la Circolare congiunta del Ministero dell’Interno, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Ministero del Turismo del 27 ottobre 2023 numero 5969.

Con riguardo agli ingressi di Colf e badanti (quindi dei lavoratori domestici), la stessa Circolare rende noto che la richiesta di nulla osta può essere trasmessa dalle ore 9 di oggi 4 dicembre fino al 31 dicembre 2023 (ferma restando la verifica della disponibilità delle quote).

Posto che il buon esito della domanda dipende dall’ordine cronologico di presentazione della stessa è quanto mai importante essere pronti per il click day del 4 dicembre.

Analizziamo in dettaglio quali sono i documenti necessari e come prepararsi al meglio. 

Indice

Decreto Flussi: le quote colf e badanti 2024/25

Stando al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 settembre 2023, agli ingressi di lavoratori subordinati non stagionali nel settore dell’assistenza familiare e socio – sanitaria, vengono riservate 9.500 unità per ciascuna delle annualità 2023, 2024 e 2025 (articolo 6, comma 4, lettera c). E’ questo il caso delle assunzioni di colf e badanti.

Assunzioni Decreto Flussi: i requisiti

La domanda di nulla osta può essere presentata:

  • dalle persone fisiche, per sé stessi ovvero per conto di un proprio familiare;
  • dal rappresentate di una convivenza familiarmente strutturata, ad esempio case famiglia, comunità religiose, comunità di recupero e / o assistenza disabili, comunità focolari.

Per poter trasmettere l’istanza l’interessato (datore di lavoro) deve totalizzare un reddito imponibile non inferiore a:

  • 20 mila euro se il nucleo familiare è composto da una singola persona;
  • 27 mila euro se la famiglia anagrafica è formata da più familiari conviventi.

Possono concorrere alla formazione del requisito reddituale del datore di lavoro “sia il reddito del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, anche se non conviventi, sia eventuali redditi esenti certificati (come, ad esempio, l’assegno di invalidità)” (Circolare Ministero dell’Interno, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Ministero del Turismo del 27 ottobre 2023 numero 5969).

Al contrario, non operano limiti di reddito per quanti:

  • sono affetti da patologie o disabilità che ne limitano l’autosufficienza;
  • presentano l’istanza di nulla osta al lavoro per un lavoratore addetto alla propria assistenza.

Verifica su altri lavoratori disponibili in Italia

L’inoltro della domanda in argomento è possibile soltanto a patto di aver dimostrato l’assenza di lavoratori presenti sul territorio italiano, disponibili per le stesse mansioni.

A tal proposito è necessario trasmettere un’apposita richiesta al Centro per l’impiego, utilizzando il modulo reso disponibile da Anpal.
Dal momento che possono trascorrere fino a venti giorni lavorativi prima di ottenere una risposta, è necessario occuparsi della pratica quanto prima. In sede di click day è infatti necessario, come anticipato, aver già ottenuto una risposta che confermi l’indisponibilità di lavoratori già presenti sul territorio nazionale.

L’autocertificazione con cui l’interessato dichiara l’indisponibilità di altri lavoratori dev’essere allegata alla domanda di nulla osta al lavoro.

Decreto Flussi: Asseverazione

Altro documento da allegare alla domanda di nulla osta è l’asseverazione da parte di un professionista abilitato o un’associazione di categoria.

Scopo dell’asseverazione è certificare:

  • che il datore di lavoro è in possesso di tutti i requisiti reddituali;
  • le condizioni contrattuali che si vogliono offrire al lavoratore.

Decreto Flussi: compilazione domande

Per le quote del 2023, potranno essere inviate:
– dal 2 dicembre, per i lavoratori subordinati non stagionali di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;
– dal 4 dicembre per gli altri lavoratori subordinati non stagionali;
– dal 12 dicembre per i lavoratori stagionali.

A partire dallo scorso 30 ottobre la piattaforma telematica ALI del Ministero dell’Interno (disponibile su “portaleservizi.dlci.interno.it”) permette tutti i giorni della settimana dalle ore 8 alle 20, di precompilare la domanda di nulla osta.

L’applicativo per la precompilazione (accessibile con le credenziali SPID o CIE) sarà disponibile sino al prossimo 26 novembre.

Assunzione Decreto Flussi: contratto, orari e stipendio

L’istanza di nulla osta al lavoro subordinato a tempo indeterminato ovvero determinato, con orario a tempo pieno o part-time, dovrà indicare “la retribuzione prevista dal CCNL di settore (lavoro domestico) e, comunque, non dovrà essere inferiore al minimo previsto per l’assegno sociale (503,27 euro mensili)” (Circolare congiunta).

Inoltre l’eventuale orario part-time non potrà collocarsi al di sotto delle venti ore settimanali.

Decreto Flussi: domanda non in quota

In assenza di quote disponibili, in base all’ordine cronologico di presentazione dell’istanza, il datore di lavoro visualizzerà sulla piattaforma del Ministero dell’Interno il seguente avviso: “La pratica risulta al momento non in quota”.

In caso di esito positivo dell’istanza, l’impegno definitivo della quota (come riporta la Circolare congiunta) si avrà:

  • all’acquisizione, entro sessanta giorni, del parere positivo espresso sull’istanza;
  • in alternativa quando, in assenza di parere, siano decorsi sessanta giorni previsti dal Testo Unico Immigrazione.

Nelle ipotesi citate il sistema trasmetterà automaticamente il nulla osta al datore di lavoro, il quale lo visualizzerà sulla piattaforma ministeriale e potrà così procedere alle fasi successive del processo di assunzione, come il rilascio del visto d’ingresso sul territorio nazionale, la stipula del contratto di soggiorno, il rilascio del permesso di soggiorno ed infine la stipula del contratto di lavoro.

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Foto copertina: istock/Pornpak Khunatorn

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