In sostanza: colf, badanti e baby sitter vedranno in busta paga un aumento di stipendio, mentre le famiglie che si avvalgono della loro collaborazione dovranno sborsare più soldi per retribuirli, con notevole aggravio economico. Questi incrementi si aggiungono ai precedenti aumenti 2022, grazie all’accordo sui minimi retributivi, raggiunto lo scorso anno fa tra il Ministero del Lavoro e le sigle sindacali.
Per fare qualche esempio, un lavoratore domestico non convivente, di categoria C Super, che lavora 30 ore a settimana, vedrà il minimo orario passare da 7,13 euro nel 2022 a 7,69 euro nel 2023. Di conseguenza, uno stipendio mensile di 926,9 euro passerà a 1012,7 euro, per un aumento totale di oltre 85 euro.
