Assegno unico 2023 non pagato o in ritardo? L’Inps spiega perché. Online le guide

Redazione 08/06/23
Scarica PDF Stampa Allegati

Sono online due video guide personalizzate per chi riscontri problemi nel pagamento dell’Assegno unico 2023. Come la stessa Inps fa notare infatti, da quando è stato introdotto e reso automatico, sono state rilevate molte domande di Assegno per cui l’istruttoria non può essere completata. Questo perché non risulta allegata dall’utente la documentazione necessaria oppure le domande sono state accolte, ma il pagamento non è andato a buon fine.

Per chiarire i dubbi e dare modo alle famiglie coinvolte di sbloccare la situazione, ecco allora la pubblicazione di queste due video guide, che informano sullo stato della domanda presentata e che forniscono indicazioni su come procedere e le azioni da effettuare, per poter fruire dell’Assegno unico e universale.

Ecco come accedere alle guide e come capire i motivi del mancato pagamento dell’Assegno unico per figli a carico 2023.

Indice

Assegno unico e universale automatico dal 2023

L’Assegno unico e universale è stato introdotto nel 2022 ed è entrato a regime proprio dal 1° gennaio di quell’anno. Il decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230, lo ha istituito e ne ha dettato le condizioni di accesso dal 1° marzo 2022.

Si tratta di un sussidio economico mensile erogato a domanda dall’Inps ai nuclei familiari, per il periodo compreso tra il mese di marzo e quello di febbraio dell’anno successivo, tenendo conto delle relative soglie ISEE, che ne dettano le cifre erogate.

>> Assegno unico 2023: gli importi 2023 aggiornati e rivalutati

Successivamente, a partire dal 28 febbraio 2023 l’erogazione dell’Assegno è diventata automatica, per chi già lo aveva richiesto l’anno precedente. Come spiegato dall’istituto con la Circolare del 15 dicembre 2022 numero 132, a decorrere dal 1° marzo 2023, per coloro che abbiano presentato una domanda di Assegno unico per il periodo gennaio 2022 – febbraio 2023, non respinta, revocata, decaduta od oggetto di rinuncia da parte del richiedente, l’Istituto continuerà ad erogare d’ufficio la misura senza la necessità di presentare una nuova domanda.

In soldoni, qualora permangano i necessari requisiti, non è necessario ripresentare la domanda di prestazione se l’istanza, già presentata per l’anno di competenza 2022, non si trovi nello stato di “respinta”, “revocata”, “decaduta” ovvero nelle ipotesi in cui la stessa domanda sia stata oggetto di rinuncia da parte del richiedente.

L’Inps tuttavia, come spiegato nel suo Messaggio 2096 del 6 giugno, continua ad avere in archivio molte posizioni e domande in stand by. E’ stata infatti rilevata la presenza di domande di Assegno unico e universale per le quali, a tutt’oggi, l’istruttoria non può essere completata in quanto non risulta allegata dall’utente la documentazione necessaria (visionabile nella sezione “Consulta e gestisci le domande già presentate”) oppure domande che sono nello stato di “accolta”, ma il cui pagamento non è andato a buon fine a causa di anomalie riscontrate nell’abbinamento tra il codice fiscale dell’utente e l’IBAN inserito al momento della presentazione della domanda .
 
I richiedenti che si trovano sospesi in questo limbo possono quindi oggi accedere a una video-guida personalizzata, che informa sullo stato della domanda presentata e che fornisce indicazioni su come procedere, illustrando in pochi passaggi le attività da effettuare, per poter fruire dell’Assegno unico e universale.

Consulta Allegato

Messaggio Inps 2096 Video guide Assegno unico

Iscriviti alla newsletter per poter scaricare gli allegati

Grazie per esserti iscritto alla newsletter. Ora puoi scaricare il tuo contenuto.

Assegno unico 2023 in ritardo: a cosa serve la video-guida Inps

Una volta eseguito l’accesso, la video-guida spiega le ragioni del blocco e fornisce indicazioni per integrare/revisionare la domanda rivolgendosi al patronato che ha seguito la domanda. Questo avrà cura di effettuare tutte le operazioni necessarie mediante l’utilizzo delle funzionalità disponibili online di modifica e/o integrazione della domanda stessa.

Come accedere alle video guide Inps

La guida personalizzata è visualizzabile accedendo:

  • accedendo all’area riservata “MyINPS”, attraverso la propria identità digitale (CIE, SPID almeno di livello 2 o CNS);
  • consultando le notifiche nelle app “IO” e “INPS Mobile”.

Assegno unico 2023 in ritardo: come correggere gli errori

Le funzionalità disponibili online di modifica e/o integrazione della domanda stessa, mostrate nelle guide, consentono di correggere gli errori creatisi e sbloccare la situazione di stallo in merito alla domanda e al pagamento dell’Assegno unico. In particolare, vengono consentiti:

  • la prosecuzione dell’istruttoria della domanda “in evidenza al cittadino”, allegando la documentazione richiesta nella specifica ipotesi di riferimento;
  • il completamento dell’istruttoria della domanda “in evidenza al cittadino”, aggiornando i dati relativi al figlio divenuto maggiorenne (ad esempio, la frequenza di un corso di studio, di un tirocinio o apprendistato, servizio civile, ecc.);
  • il pagamento dell’assegno, laddove nella domanda in stato di “accolta” sia stato indicato un IBAN errato o non verificabile nelle ipotesi di banche non facenti parte del circuito convenzionato con l’INPS (ad esempio, banche estere).

(Fonte Messaggio Inps)

Redazione