Appalti, riforma al voto: ecco albo commissari e nuove varianti

Redazione 12/06/15
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Appalti, finalmente il testo della riforma è arrivato in aula e si appresta a ottenere l’approvazione. E’ il Senato a ospitare in assemblea la proposta di modifica del Codice delle gare pubbliche, che dovrebbe andare in votazione nei prossimi giorni.

Accelerazione convinta, dunque, sul varo della riforma che è attesa da diversi mesi, dopo la serie di scandali che hanno colpito, in serie, alcune tra le opere più chiacchierate del Paese, come Expo o il Mose, fino al ciclone ancora in pieno svolgimento di Mafia capitale, con l’infinito elenco di arresti che hanno colpito la politica e l’imprenditoria romana.

Ma ecco perché la riforma non basta…

Si tratta di un disegno di legge delega, che, se approvato, autorizzerà il governo a emanare alcuni decreti di revisione per il Codice degli appalti, così come annunciato mesi or sono dallo stesso premier Renzi.

Tra le novità più attese, quella più nota è certamente l’allargamento dei poteri dell’Autorità nazionale anticorruzione, che dovrebbe arrivare a ottenere nuovi poteri più rigidi nei confronti delle amministrazioni e delle imprese che sgarrano.

Anche per i privati, infatti, viene introdotto il principio secondo cui sarà possibile ordinare il commissariamento per le imprese che siano in qualche modo coinvolte in episodi di corruzione o comunque collegabili a supposte attività illecite.

Una sorta di blocco preventivo, operato dall’Autorità nazionale anticorruzione, al fine di evitare ulteriori risvolti negativi per l’economia e la trasparenza delle procedure di affidamento e realizzazione di lavori e servizi pubblici.

Nasce, con la riforma, l’albo nazionale dei commissari di gara, che dovrebbe insinuarsi proprio nelle zone d’ombra tra pubblico e privato, lì dove è più facile trovare infiltrazioni da parte di attività criminose e finalizzate alla sottrazione di denaro pubblico.

Varianti. Novità anche sulle procedure che spesso provocano l’improvvisa risalita dei costi di svolgimento dei lavori: se l’esborso supererà i costi previsti dalla gara, le stazioni appaltanti saranno autorizzate a interrompere il contratto. Arrivano, in proposito, anche una serie di nuovi costi standard per lavori, servizi e forniture.

Debutterà, con la nuova legge, anche la nuova normativa sul “appalto integrato”, ossia la facoltà di sviluppare il progetto in corso d’opera, che rimarrà in vigore esclusivamente per casi in cui l’investimento sia ad alto tasso tecnologico.

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