Riguardo l’obbligo di monitoraggio, viene disposto come non sia più previsto un limite di importo al di sopra del quale vige l’obbligo contributivo sulle attività estere di natura finanziaria.
Ne consegue, specifica il documento, che investimenti e attività vadano sempre dichiarati correttamente anche se in conclusione del periodo di imposta di riferimento la somma complessiva non oltrepassi i 10mila euro.
Altre disposizioni contenute nel documento diramato dall’ente guidato da Attilio Befera, riguardano la figura del titolare effettivo, le attività di natura finanziaria e quelle di natura patrimoniale in ambito di consistenza e valorizzazione.
Sulla tassazione dei redditi e dei flussi finanziari esteri, viene poi affrontato il tema dei titoli atipici, mentre sui redditi maturati all’estero, da assoggettare alla nuova ritenuta di ingresso si stabilisce come il 20 percento si applichi a interessi “e altri proventi, dovuti da soggetti non residenti, derivanti da contratti di mutuo, deposito e conto corrente”, riferendosi, con ciò, ai contratti di mutuo, deposito e conto corrente differente da quelli bancari.
Tutte le specifiche nella circolare 38 dell’Agenzia delle Entrate
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