Pensioni: anticipo RITA fino a dieci anni prima. Chi ha diritto e come fare

Il sistema previdenziale italiano si è evoluto moltissimo nel decorso degli ultimi anni, specialmente per quanto riguarda l’anticipo della pensione. Oggigiorno, infatti, esistono moltissime soluzioni che permettono di anticipare le pensioni rispetto al sistema ordinario, a partire dal meccanismo RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata). In pratica, si fa ricorso al capitale accumulato dal lavoratore nei fondi di previdenza complementare durante la sua vita attiva e lo si riscuote in anticipo sotto forma di rendita mensile in attesa che il lavoratore raggiunga i requisiti pensionistici ordinari.

Ma come andare in pensione con la RITA? Di quanti anni è possibile anticipare la pensione? Quali sono i requisiti e condizioni minimi per accedere a tale strumento? Quali sono i lavoratori che possono optare per l’istituto della RITA? Nelle seguenti righe cercheremo di fornire tutte le risposte ai dubbi che possono sorgere in relazione all’utilizzo di questo strumento.

Pensioni 2021: tutte le opzioni, criteri e trattamenti pensionistici

Pensioni: che cos’è la RITA

La RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata), disciplinata originariamente dalla Legge di Bilancio 2017 (L. n. 232/2016), è uno strumento che permette ai lavoratori di pensionarsi in anticipo in attesa che essi maturino i contributi e l’età anagrafica necessaria per pensionarsi con le regole ordinarie.

Il suo funzionamento è molto semplice: in sostanza permette a chi ha versato in forme di previdenza complementare di poter ottenere in anticipo (parzialmente o totalmente) quanto corrisposto sotto forma di rendita mensile. Quindi, si va sostanzialmente a beneficiare ciò che il lavoratore ha accumulati durante la carriera lavorativa nella previdenza complementare.

Pensioni, RITA: condizioni e requisiti

L’accesso a tale strumento è subordinato al possesso dei seguenti requisiti:

  • cessazione dell’attività lavorativa;
  • maturazione entro 5 anni dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia (67 anni per il 2021);
  • maturazione di almeno 20 anni di contributi nei regimi obbligatori di appartenenza;
  • almeno 5 anni di iscrizione e contribuzione al fondo pensionistico cui si chiede la RITA.

Dopo l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2018 (art. 1, co. 168 e 169 della L. n. 205/2017), l’ambito di applicazione è stato esteso anche ai disoccupati di oltre 24 mesi. Pertanto, per questi ultimi i requisiti da possedere sono i seguenti:

  • cessazione dell’attività lavorativa;
  • essere disoccupato dopo la cessazione dell’attività lavorativa per più di 24 mesi;
  • avere raggiunto l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro i 10 anni successivi al compimento del termine di inoccupazione;
  • avere almeno 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari.

Dunque, per i disoccupati superiori a 24 mesi, siccome l’anticipo è garantito fino ad un massimo di 10 anni prima del raggiungimento dei requisiti anagrafici ordinari, la RITA è accessibile da 57 anni.

Opzione donna 2021: requisiti e scadenze per accedere all’assegno anticipato

Pensioni, RITA: vantaggi fiscali

Oltre alla possibilità di ricevere anticipatamente la rendita integrativa, il lavoratore che decide di aderire alla RITA godrà anche di un vantaggio fiscale: in pratica l’imponibile subirà una ritenuta a titolo d’acconto del 15%, con una riduzione dello 0,30% per ogni anno eccedente il 15° anno di partecipazione a forme pensionistiche complementari, con un limite massimo di riduzione del 6%. Il vantaggio consiste nel fatto che è possibile applicare l’aliquota dal 9 al 15% al montante selezionato per l’alimentazione della RITA anche riferito a periodi di accantonamento anteriori al 2007.

Pensioni, RITA: aspetti di cumulabilità

Infine è interessante osservare come l’accesso alla RITA non preclude la richiesta dell’APE sociale o volontario, essendo gli strumenti cumulabili tra di loro e quindi è possibile ricevere più trattamenti previdenziali ancora prima di accedere alla pensione vera e propria.

È il caso per esempio del disoccupato oltre 24 mesi che decide di chiedere, sia la RITA che l’Ape sociale.

Ape sociale 2021: requisiti e scadenze per anticipare la pensione

Daniele Bonaddio

Laureato nel 2011 presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro in Economia Aziendale, svolge ormai da diversi anni la professione di redattore presso numerose testate giornalistiche online, occupandosi di temi riguardanti il diritto del lavoro e della previdenza sociale. Ha f…Continua a leggere

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento