Decreto taglia prezzi è legge: dalle bollette ai bonus, tutte le novità

Sconto sui carburanti fino a luglio, bonus Imu, bonus carburante e bonus bollette allargato

Chiara Arroi 19/05/22
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Dopo l’approvazione in CdM lo scorso 18 marzo, il Decreto taglia prezzi ha terminato l’iter di conversione in legge in Parlamento. Nel pomeriggio del 12 maggio è arrivato il primo ok dal Senato, mentre alla Camera l’ok definitivo è arrivato il 19 maggio, quasi in extremis se si considera che il termine ultimo per l’approvazione era previsto per il 20 del mese.

Dal 22 marzo, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, erano entrati in vigore gli aiuti in esso contenuti, come il taglio del costo del carburante. All’interno del provvedimento un pacchetto di misure per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina, caro benzina e bollette in primis.

Durante la conversione è stato approvato un unico maxi-emendamento che ne modifica il contenuto, introducendo delle novità al Decreto-legge 21 marzo 2022, numero 21.

Taglio di 30,5 centesimi al litro delle accise sulla benzina fino a luglio, Bonus sociale allargato a 5,2 milioni di famiglie, che pagheranno luce e gas come l’estate scorsa. Sono alcuni degli aiuti che ci accompagneranno nelle prossime settimane in risposta allo spropositato aumento dei costi del carburante e al quasi raddoppio delle bollette di luce e gas 2022. Novità anche per i bonus edilizi.

Le misure del Decreto vertono su questi capisaldi:

  • contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti
  • misure in tema di prezzi dell’energia
  • sostegni alle imprese
  • presidi a tutela delle imprese nazionali
  • accoglienza umanitaria

Si interviene subito con 4,4 miliardi di euro, per difendere il potere di acquisto di famiglie e imprese, soprattutto quello più esposto con Russia e Ucraina. Questo senza alcuno scostamento di bilancio. I soldi utilizzati per le misure verranno reperite tassando del 10% i profitti extra delle società energetiche. Profitti derivanti proprio dagli aumenti subiti dai cittadini. Una sorta economia circolare degli aiuti.

“Tassiamo una parte degli straordinari profitti che i produttori stanno facendo grazie all’aumento dei costi delle materie prime e distribuiamo questo denaro alle imprese e famiglie che si trovano in grande difficoltà”, ha infatti spiegato il premier Mario Draghi durante la conferenza stampa di presentazione del provvedimento taglia prezzi, tenutasi nella serata del 18 marzo.

Decreto Aiuti: bollette, bonus, tutte le misure in arrivo

Vediamo ora cosa contiene il provvedimento in tema di taglio prezzi del carburante e aiuti sulle bollette.

Decreto taglia prezzi: riduzione costo benzina e diesel

La riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione viene prorogata fino all’8 luglio 2022. Confluisce in questa legge di conversione infatti il nuovo decreto che ne aveva stabilito la proroga e la aveva allargata anche al metano. Il risultato è uno sconto di 30,5 centesimi di euro al litro per benzina e diesel, mentre per il Gpl le accise diminuiscono invece di 8,5 centesimi, come previsto nel decreto ministeriale. Sommando l’Iva si arriva a uno sconto di 10,37 centesimi. Per quanto riguarda il metano, le accise vengono azzerate.

Nei Decreti pubblicati in Gazzetta si legge comunque che: ” In considerazione degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, le aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante (…) sono rideterminate, relativamente al periodo di cui al comma 2, nelle seguenti misure:

  • benzina: 478,40 euro per mille litri;
  • oli da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per mille litri;
  • gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburanti: 182,61 euro per mille chilogrammi;
  • gas naturale usato per autotrazione: zero euro per metro cubo;

Inoltre, per quanto riguarda il gas naturale usato per autotrazione, l’Iva viene ridotta al 5%.

Sconto benzina e diesel: proroga all’8 luglio

Bonus carburante

Per tutto il 2022 l’importo del valore di buoni benzina, ceduti a titolo gratuito dai datori di lavoro privati ai dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito.

Bonus benzina fino a 200 euro, aumentano i beneficiari: cos’è e come funziona

Decreto taglia prezzi: credito d’imposta per le imprese

Il provvedimento introduce diversi crediti d’imposta a beneficio delle imprese:

  • alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica. Il credito è pari al 12% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre del 2022 ed è riconosciuto qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019;
  • alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale. Il credito è pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
  • alle imprese esercenti attività agricola e della pesca è riconosciuto un credito di imposta, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettivamente utilizzato nel primo trimestre solare dell’anno 2022. È prevista la cedibilità sul modello credito d’imposta nel settore energetico.

Inoltre vengono aumentati i seguenti crediti d’imposta già in vigore grazie al decreto n. 17/2020:

  • credito a favore delle imprese energivore (dal 20% al 25%);
  • credito a favore delle imprese a forte consumo di gas naturale (dal 15% al 20%).

Decreto taglia prezzi: bonus bollette luce e gas

Per il periodo 1° aprile-31 dicembre 2022, il valore ISEE di accesso ai bonus sociali elettricità e gas si allarga a 12.000 euro. In pratica viene ampliato a 5,2 milioni di famiglie, che pagheranno luce e gas come l’estate scorsa.

Decreto taglia prezzi: bonus edilizi

Dal 1° luglio 2023, per beneficiare dei bonus edilizi per lavori di importo superiore a 516 mila euro occorrerà che le imprese che effettuano i lavori siano provvisti della certificazione Soa, finora necessaria alle aziende per poter partecipare ad appalti pubblici.

Decreto taglia prezzi: dehors bar e ristoranti

Fino al 30 settembre bar e ristoranti potranno mantenere dehors e tavolini pagando l’occupazione di suolo pubblico. Non occorrerà quindi fare una nuova richiesta fino a questa data.

Decreto taglia prezzi: rateizzazione bollette in 24 rate

Le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai propri fornitori la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici relativi ai mesi di maggio 2022 e giugno 2022. Il numero massimo di rate mensili non può essere superiore a 24.

Decreto taglia prezzi: integrazione salariale

Ai datori di lavoro che non possono più ricorrere ai trattamenti ordinari di integrazione salariale è riconosciuto, nel limite di spesa di 150 milioni di euro per l’anno 2022, un trattamento ordinario di integrazione salariale per alcune settimane fruibili fino al 31 dicembre 2022. La disposizione si applica anche alle imprese del settore turistico.

Decreto taglia prezzi: credito d’imposta IMU turismo

Per il 2022 è riconosciuto un credito d’imposta alle imprese turistico-recettive, comprese quelle che esercitano attività agrituristica, alle imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta, nonché alle imprese del comparto fieristico e congressuale, ai complessi termali e ai parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici, in misura corrispondente al 50% dell’importo versato a titolo di seconda rata dell’anno 2021 dell’imposta municipale propria (IMU) per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 a condizione che i proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate e che abbiano subìto una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel periodo indicato di almeno il 50% rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2019.

Scarica il testo definitivo del Decreto Taglia prezzi convertito in legge

Chiara Arroi

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