Manovra 2020: ultime novità su lavoro, welfare, ticket sanitari, famiglia

Paolo Ballanti 04/10/19
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Riduzione del cuneo fiscale e misure fiscali a sostegno delle famiglie. Questi alcuni dei punti principali contenuti nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2019 approvata dal Consiglio dei ministri del Governo Conte – bis nella seduta del 30 settembre. Non gli unici però. A questi si aggiungono tutta una serie di altri provvedimenti allo studio in tema di lavoro, welfare e famiglie, tra cui: novità sui ticket sanitari (anche se ancora da confermare), piano famiglia con assegno unico e bonus infanzia, salario minimo garantito, cashback sui pagamenti in moneta elettronica, bonus befana.

La Nota di aggiornamento (NaDef) è un documento di rilevante importanza perché anticipa quelli che saranno i contenuti della Legge di Bilancio 2020 e delle future riforme legislative. Si tratta di un primo quadro strategico, una sorta di abstract di quella che poi sarà in concreto la Manovra vera e propria. Nel def non ci sono quindi i provvedimenti, le nuove norme e i numeri, ma le linee generali dell’iniziativa del Governo.

Vediamo nel dettaglio gli aspetti di maggior interesse per lavoratori e famiglie, quindi analizziamo le misure allo studio nella prossima Manovra 2020 su lavoro e famiglia.

Manovra 2020: taglio del cuneo fiscale

Nella Nota il Governo si impegna a rilanciare gli investimenti, aumentare le risorse per istruzione e ricerca scientifica ma soprattutto, per quanto di interesse in questo articolo, ridurre il cuneo fiscale nel mercato del lavoro, con un impegno di spesa pari allo 0,15% del PIL, che salirà allo 0,3% nel 2021.

Il termine “cuneo fiscale” esprime il rapporto tra tasse e contributi rispetto al costo del lavoro complessivo. In pratica, quantifica il peso di IRPEF e contributi INPS sulla busta paga dei lavoratori italiani.

Manovra 2020: Reddito di cittadinanza e Quota 100

Restano confermate due delle misure cardine del precedente Governo Conte, Quota 100 e Reddito di cittadinanza, ma solo fino alla loro scadenza naturale, il 2021. Resta ancora un po’ incerto se il Rdc subirà modifiche oppure no.

Veniamo ora alle novità in tema di lavoro e famiglia nella prossima Manovra 2020.

Manovra 2020: Salario minimo e CCNL

Nella Nota di Aggiornamento c’è spazio anche per il salario minimo. Misura che, secondo il Governo, aumenterà le tutele per i lavoratori, attraverso la previsione di una somma lorda al di sotto della quale la retribuzione non possa andare.

Tutto va nella direzione di una lotta allo sfruttamento lavorativo delle persone, prevedendo una retribuzione minima sul lavoro, al di sotto della quale non si può andare, se non violando la legge.

Sugli importi non ci sono ancora notizie ufficiali. Di certo c’è che il Movimento 5 Stelle ha da sempre valutato in 9 euro all’ora la soglia – base per tutti i lavoratori.

Nell’ottica sempre di una maggiore tutela dei dipendenti, il Governo ha in animo l’applicazione nei confronti dei lavoratori dei soli CCNL sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale, con conseguente esclusione degli accordi conclusi da sigle sindacali minori.

Manovra 2020: misure in tema di lavoro e pensioni

Oltre a salario minimo e disciplina dei contratti collettivi, il Governo, in un’ottica di maggiore tutela dei lavoratori, intende dare attuazione a misure di tutela della sicurezza sul lavoro. Oltre a ciò in Manovra 2020 sono previste anche conferme e novità in tema Pensioni. In particolare:

  • Un piano strategico di prevenzione di infortuni e malattie professionali;
  • Proroga delle misure “Opzione Donna” e “Ape sociale”;
  • Legge sulla parità di genere nelle retribuzioni.

> Consulta lo speciale Pensioni <

Manovra 2020: misure a sostegno della famiglia

Nell’ottica delle pari opportunità, della partecipazione delle donne al mercato del lavoro e di sostenere la crescita demografica, la Nota afferma che:

Il testo dedica attenzione anche al tema dei caregiver familiari, per i quali si profila una legge ad hoc.

Da ultimo, si pensa ad interventi fiscali che abbiano lo scopo di sostenere le famiglie prive di risorse economiche adeguate o con persone disabili.

Inoltre, a beneficio dei nuclei in difficoltà finanziaria, si ipotizza l’introduzione di un assegno unico mensile destinato alla crescita, al mantenimento e all’educazione della prole.

Manovra 2020: stop all’aumento Iva

Un beneficio indiretto per le famiglie arriverà senza dubbio dall’aver trovato, come annunciato dal premier Giuseppe Conte, i 23 miliardi necessari per evitare l’aumento dell’IVA, imposta che grava su beni e servizi acquistati dal consumatore finale.

Strumenti di pagamento elettronici e lotta all’evasione

Al vaglio del Governo anche l’introduzione di agevolazioni fiscali per gli acquisti con bancomat e carte di credito, come la restituzione di una parte dell’IVA pagata (cosiddetto “cashback”) e la riduzione dei costi di transazione.

L’agevolare l’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili ha un chiaro intento anti-evasione. Sempre in quest’ottica il Governo intende favorire i rapporti con il contribuente, semplificando regole e adempimenti fiscali.

Manovra 2020: ticket sanitari e scuola

Revisione dei ticket sanitari, aumento della spesa per la ricerca, ampliamento degli asili nido e riduzione delle rette. Queste le principali misure allo studio per i comparti sanità e scuola.

In particolar modo, per quanto riguarda i ticket sanitari si punta a:

  • eliminare il superticket (come ha del resto già fatto ad esempio la Regione Emilia Romagna)
  • introdurre i ticket sanitari in base al reddito familiare equivalente. Si punta a fare in modo che il costo della prestazione medica possa essere stabilito in base al livello reddituale del paziente stesso, in modo che chi dichiara di più paga di più in proporzione.

Tuttavia su quest’ultimo punto il premier Giuseppe Conte nelle ultime ore ha frenato gli entusiasmi sostenendo che la rivoluzione dei ticket sanitari sarà un progetto che potrà avere un arco temporale di mesi o anni (sicuramente non istantaneo). “E’ programmato nell’arco della legislatura che “non scade a dicembre”,ha aggiunto il premier. La tabella di marcia vedrebbe quindi l’avvio della cancellazione del superticket, fardello aggiuntivo da 10 euro su specialistica e diagnostica, a partire da questa Manovra. Dopodiché la riforma vera e propria dei ticket sanitari sarebbe rimandato a un po’ più avanti. Serve il tempo per meditare e studiarla bene. Per pagare le cure in base al proprio reddito, le famiglie, insomma, dovranno aspettare.

 

Paolo Ballanti

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