Carta reddito di cittadinanza 2019: la Guida completa all’utilizzo

Redazione 10/06/19
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Chi risulta beneficiario del Reddito di cittadinanza, dopo aver ricevuto risposta positiva dall’Inps, devono attendere da Poste Italiane di essere chiamati a rapporto, per ritirare la Carta Reddito di Cittadinanza o Carta Rdc: lo strumento scelto dal Governo per erogare le somme stabilite per ciascun percettore.

In pratica ogni beneficiario verrà dotato di questa Carta, gialla e molto simile a una Postepay, sui cui verrà accreditato l’importo che questo potrà spendere per far fronte alle esigenze di vita quotidiane.

L’utilizzo della Carta RDC ovviamente non è lasciato al libero arbitrio, ma deve seguire delle regole ben precise, per evitare che i percettori la sfruttino per acquisti poco consoni e esterni alla logica della vita quotidiana.

Vediamo allora in questa Guida tutto ciò che occorre sapere sulla Carta Reddito di cittadinanza: chi la ottiene, come la si ottiene, come si utilizza, cosa comprare, cosa è vitato fare, quanto costa.

Carta Reddito di cittadinanza: cos’è

La Carta Rdc è una Carta di pagamento elettronica prepagata non fruttifera di interessi, emessa da PostePay, attraverso cui viene erogato il beneficio economico riconosciuto a titolo di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza. Su questa carta si trovano le somme stabilite, in base ai calcoli effettuati, per i percettori del Reddito, pronte per essere utilizzate nella vita quotidiana per effettuare spese e prelievi.

Carta Reddito di cittadinanza: come richiederla

La Carta RDC è direttamente connessa all’ammissione al beneficio Reddito di cittadinanza. Significa che ai beneficiari del sussidio verrà consegnata questa prepagata sui cui poi verranno accreditate le somme spendibili.

La domanda per il Reddito di cittadinanza può essere presentata telematicamente attraverso il sito www.redditodicittadinanza.gov.it, presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o, presso gli Uffici Postali.

Carta Reddito di cittadinanza: beneficiari

I beneficiari della Carta RDC sono esattamente gli stessi beneficiari del Reddito di cittadinanza. In soldoni, chi ha ricevuto risposta positiva alla domanda RDC riceverà la sua personale Carta RDC.

La Carta sarà intestata esclusivamente al richiedente il Reddito, il quale non potrà averne più di una assegnata.

Carta Reddito di cittadinanza: dove ritirarla

In caso di accoglimento della domanda è necessario attendere una comunicazione – via SMS o email – in cui sarà indicato in quale Ufficio Postale ritirare la carta del Reddito di cittadinanza.

La Carta viene consegnata attiva e ricaricata dell’importo relativo alla prima mensilità o alle mensilità maturate; contestualmente alla carta le viene consegnato anche il PIN.

Per ritirare la Carta si dovrà portare con sè:

  • Documento d’identità e codice fiscale;
  • Sms o e-mail ricevuta dall’INPS con cui si comunica l’accoglimento della domanda;
  • Il codice ricevuto nella comunicazione di Poste Italiane.

A quel punto l’ufficio postale consegnerà la Carta e il PIN in due buste chiuse.

Carta Reddito di cittadinanza: come utilizzarla

Si può utilizzare la Carta in diversi modi, per far fronte alle esigenze quotidiane di vita:

  • acquistare beni e servizi presso gli esercizi commerciali in Italia convenzionati con il circuito Mastercard che rientrano nelle categorie di spesa previste dalla normativa,
  • effettuare prelievi di contante nei limiti previsti dal Decreto.
  • effettuare un bonifico SEPA/Postagiro mensile in Ufficio Postale per pagare la rata dell’affitto, in favore del locatore indicato nel contratto di locazione, o la rata del mutuo all’’intermediario che ha concesso il mutuo stesso.

Carta Reddito di cittadinanza: cosa comprare

Ma esattamente cosa si può comprare? Quali sono le spese ammesse? Gli acquisti ammessi (e quelli esclusi) saranno definiti da un decreto del ministero del Lavoro, atteso in questi giorni, all’esame della Corte dei conti.

In base agli ultimi aggiornamenti queste sono le spese ammesse:

  • Pagare le utenze elettriche, del gas e telefoniche (si può richiedere anche il bonus luce e gas);
  • Acquistare beni di prima necessità e medicinali presso alimentari, supermercati, farmacie e parafarmacie;
  • Bollo;
  • Abbigliamento, quando per il valore e il marchio del capo si rientra nel concetto di “bene di prima necessità”;
  • Elettrodomestici, esclusivamente quelli legati a bisogni fondamentali come forni a microonde, condizionatori, stufe elettriche, asciugacapelli (sconsigliato l’acquisto di tv a schermo piatto, impianti stereo e decoder);
  • Manutenzioni casalinghe (come idraulico ed elettricista), da ritenersi escluse le spese condominiali,
  • Pagare il mutuo o l’affitto di casa

In assenza di chiarimenti ufficiali ma considerato come è stato costruito il sussidio, si ritiene possibile pagare l’affitto, il mutuo o le bollette anche se queste sono intestate ad un soggetto diverso dal titolare della Carta, purché faccia parte del nucleo familiare preso a riferimento per l’erogazione del Reddito. Ad esempio bolletta della luce intestata alla moglie pagata dal marito titolare della Carta.

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Reddito di cittadinanza

L’introduzione del Reddito di Cittadinanza ha dato corpo e struttura alla svolta intrapresa dal nostro Paese nelle politiche di contrasto alla povertà avvenuta con l’avvio del Reddito di Inclusione. Più che di una svolta, si è trattato di una vera e propria rivoluzione epocale, paragonabile alla creazione del Servizio Sanitario Nazionale e alla chiusura dei manicomi. Una rivoluzione frutto di un lungo percorso di sperimentazioni e battute di arresto che ha visto protagonisti governi di diverso colore negli ultimi venti anni, e che si inserisce in un contesto culturale, quello italiano, ancora molto legato all’idea di aiuto come di una mera erogazione monetaria dallo Stato e ancora poco preparato, forse, alle logiche del “contrasto alla povertà”, della “condizionalità”e della “inclusione attiva”.Sulla nuova misura è stato detto tutto e il contrario di tutto, da politici, giornalisti, opinionisti, esperti, generando confusione non solo tra i cittadini, ma anche tra gli stessi tecnici e tra gli operatori.La finalità di questo manuale è illustrare e spiegare la nuova misura nella sua globalità, sistematizzando in chiave tecnico/professionale tutte le informazioni e le conoscenze necessarie per una corretta interpretazione dell’impianto stabile e della struttura normativa di riferimento, con particolare riferimento alle innovazioni introdotte e alle ricadute operative e organizzative sui territori e gli Enti locali, pubblici e privati: questo è infatti il taglio che ha guidato l’esposizione dei vari argomenti, anche quelli all’apparenza solo di stretto interesse degli utenti finali. Più nello specifico, l’obiettivo degli autori è fornire agli operatori della formazione professionale, dei servizi di orientamento, delle agenzie per il lavoro, dei servizi sociali e dell’assistenza alle persone in condizione di svantaggio sociale, tutti gli strumenti di base per una piena comprensione dei dispositivi normativi connessi ad ampio raggio al Reddito di Cittadinanza. Nicoletta Baracchini Giurista esperta di legislazione sociale e sanitaria. Consulente ANCI in materia di ISEE e componente del gruppo ministeriale sull’attuazione dell’ISEE. Collabora con Regioni ed Enti locali per le normative in materia di organizzazione, regolamentazione e valutazione di servizi pubblici. Emilio Gregori Partner e senior consultant di Synergia e docente di Statistica presso l’Università L. Bocconi di Milano. Si occupa di analisi di sistema per i servizi sociali; svolge consulenza e attività di formazione relativamente alla programmazione e pianificazione territoriale delle politiche sociali e delle misure di contrasto alla povertà. Giovanni Viganò Partner e senior consultant di Synergia e docente di Metodi Quantitativi per le Scienze Sociali presso l’Università L. Bocconi di Milano. Esperto nella progettazione e implementazione di Sistemi Informativi Sociali, è stato consulente esperto per conto del Formez del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nelle aree di Lavoro Comune con INPS e Regioni per l’implementazione del SIUSS.    

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Carta Reddito di cittadinanza: cosa non comprare

Se ci sono spese ammesse significa che esistono anche spese vietate, a maggior ragione per la particolarità del sussidio, legato per forza di cose a difficoltà economiche dei beneficiari in questione. Ecco perché non è possibile utilizzare la Carta RDC per effettuare una serie di spese.

Queste le spese vietate con la Carta RDC:

  • Giochi che prevedono vincite in denaro o altri beni;
  • Acquisto, noleggio o leasing di barche nonché acquisto di servizi portuali;
  • Armi;
  • Materiale pornografico ovvero beni e servizi per adulti;
  • Servizi finanziari;
  • Servizi che garantiscono il trasferimento di denaro;
  • Assicurazioni;
  • Acquisti presso gioiellerie e pelliccerie;
  • Acquisti presso gallerie d’arte o luoghi affini;
  • Acquisti in club privati;
  • Acquisti on-line o con servizi di direct-marketing;
  • Confermato anche il divieto all’uso della Carta all’estero, misura giustificata dall’intenzione di rilanciare i consumi nazionali.

Inoltre, Con la carta Reddito di cittadinanza NON è possibile:

  • effettuare pagamenti su siti di e-commerce;
  • utilizzare il beneficio per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità.
  • effettuare operazioni di pagamento e di prelievo al di fuori dell’Italia.

Carta Reddito di cittadinanza: quando viene ricaricata

La Carta viene emessa da Poste Italiane e funziona come una normale carta prepagata ricaricata ogni mese dallo Stato e attiva sul circuito Mastercard. Le somme non spese si perdono e il 20% del loro ammontare viene decurtato dalla ricarica successiva. Ad eccezione dello Stato, il titolare non potrà ricevere sulla Carta bonifici o ricariche.

Carta Reddito di cittadinanza: quanto costa prelevare

Mentre le spese con Carta sono esenti da commissione, ogni prelievo costa 1 euro se avviene presso gli ATM di Poste Italiane (1,75 euro negli altri sportelli). È possibile prelevare contanti entro un limite mensile di 100 euro, moltiplicato per un’apposita “scala di equivalenza” in base alla tipologia e al numero dei familiari.

Carta Reddito di cittadinanza: come vedere il credito

È possibile conoscere il saldo e la lista movimenti della Carta Rdc:

  • presso gli ATM Postamat
  • tramite il servizio di lettura telefonica disponibile al numero verde 800.666.888 gratuito da telefono fisso e mobile.

Inoltre è possibile consultare il saldo accedendo al sito www.redditodicittadinanza.gov.it

Carta Reddito di cittadinanza smarrita: come fare

In caso di smarrimento o sottrazione della Carta, il Titolare ne deve chiedere immediatamente il blocco, telefonando dall’Italia al numero gratuito 800.666.888 oppure dall’Estero al numero +39.02.82.44.33.33.

Al telefono occorrerà fornire all’operatore gli elementi richiesti per procedere al blocco. Nel corso della telefonata, l’operatore comunicherà al Titolare il numero di blocco. Occorre altresì che il Titolare denunci tempestivamente l’accaduto all’Autorità Giudiziaria o di Pubblica Sicurezza.

Dopo il blocco della Carta Rdc il Titolare potrà effettuare, presso qualsiasi Ufficio Postale, compilando e sottoscrivendo l’apposito modulo, la richiesta di una nuova Carta Rdc. Solo dopo la ricezione da parte dell’Ufficio Postale della denuncia presentata all’Autorità Giudiziaria o di Pubblica Sicurezza, l’Ufficio Postale potrà consegnare una Carta sostitutiva, previa esibizione di un valido documento di riconoscimento, sulla quale verrà trasferito l’eventuale saldo residuo disponibile.

In caso di Carta smagnetizzata o difettosa è necessario rivolgersi all’Ufficio Postale.

Come fare se non si spendono tutti i soldi sulla Carta

Le somme caricate sulla Carta dovranno essere spese entro il mese successivo all’accredito. Il 20% dell’importo non speso verrà decurtato dalla “ricarica” del mese successivo.

ESEMPIO

Se ad esempio su un totale di 600 euro il beneficiario non ne spende 100, il mese successivo gli verranno accreditati 580 euro, cioè 600 – 20 (equivalente al 20% di 100 euro).

Si possono ricevere accrediti sulla Carta RDC?

Sulla Carta RDC non è possibile ricevere fondi o accrediti da privati. Gli unici enti a cui è permesso di accreditare somme sono l’Inps o altre Istituzioni (al momento non previste)

Non è quindi possibile chiedere a parenti, amici, banche o datori di mettere soldi sulla Carta. Ricaricare.

Carta Reddito di cittadinanza: esistono limiti di spesa giornalieri?

Non esiste un limite giornaliero all’uso della Carta. Gli unici tetti stabiliti sono quelli mensili relativi al prelievo di contante e al numero di bonifici.

È possibile effettuare un bonifico al mese per:

  • Pagare l’affitto se il Reddito comprende anche un aiuto economico per famiglie che risiedono in immobili in locazione;
  • Pagare la rata del mutuo, se il Reddito comprende un aiuto economico per i nuclei familiari residenti in abitazioni di proprietà, quando per la loro costruzione o l’acquisto uno dei componenti ha stipulato un contratto di finanziamento.

Per ogni bonifico si paga 1 euro di commissioni ridotte a 50 centesimi per il Postagiro.

 

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