Sentenza Consulta Italicum: ecco la motivazione della Corte sulla Legge elettorale

Redazione 10/02/17
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Legge Elettorale. E’ arrivata sorprendentemente entro la fine della settimana la motivazione della sentenza sull’Italicum, depositata nelle scorse ore dalla Corte Costituzionale. È la n. 35/2017, e consta di ben 99 pagine, in cui sono argomentate le censure di legittimità relative alla ormai riformata legge elettorale Italicum (l. n.52/2015).

Motivazione della Consulta: cosa è cambiato?

No al Ballottaggio

Avrebbe determinato una lesione della rappresentatività degli elettori, comprimendo “eccessivamente il carattere rappresentativo dell’assemblea elettiva e l’eguaglianza del voto“. Anche “il premio attribuito al secondo turno resta un premio di maggioranza e non diventa un premio di governabilità”. Non paragonabile al ballottaggio per i sindaci, che avviene in maniera diretta e per una carica monocratica.

Sì ai Capilista bloccati

Capilista bloccati sono legittimi, in quanto ad essere bloccati sono solo i capilista, non le intere liste (come nel Porcellum). All’interno delle liste presentate in cento collegi plurinominali di dimensioni ridotte, l’elettore può esprimere sino a due preferenze, quindi ha ancora margine di scelta apprezzabile. Infine, secondo la Consulta, i capilista sarebbero espressione del metodo democratico con cui i cittadini sono chiamati a partecipare alla politica nazionale.

Sì al Premio di Maggioranza

E’ considerato ragionevole per la lista che raggiunge il 40 per cento dei voti. In particolare, alla stessa sono riservati 340 seggi alla Camera. Ciò, a detta della Corte, sarebbe in accordo “con gli obbiettivi, pure di rilievo costituzionale, della stabilità del governo del Paese e della rapidità del processo decisionale”.

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Sentenza Consulta: ora tocca al Legislatore

Pur essendo potenzialmente già operativo l’impianto strutturale della legge riformata, è la stessa Corte Costituzionale ad invitare i partiti politici a migliorarne il testo e le caratteristiche, soprattutto tentando di garantire maggioranze omogenee nei due rami del parlamento. Infatti, pur non essendo obbligatorio adottare lo stesso sistema elettivo per Camera e Senato, la Consulta ritiene comunque necessario “al fine di non compromettere il corretto funzionamento della forma di governo parlamentare” che “i sistemi adottati, pur se differenti, non” ostacolino “all’esito delle elezioni, la formazione di maggioranze parlamentari omogenee“. Rappresentanza, infatti, non significa scarsa governabilità.

Consultellum al Senato: quali sono le differenze?

Per quanto riguarda le differenze attuali con il Consultellum operativo al Senato, possiamo riportare quanto segue: vige un sistema proporzionale puro, non essendo previsto alcun premio di maggioranza; le liste non sono bloccate, nemmeno rispetto ai capilista; gli elettori possono esprime solo una preferenza; le soglie di sbarramento continuano ad essere determinate a livello regionale; i collegi elettorali sono in totale 20, uno per Regione, oltre al collegio estero.

Il processo amministrativo telematico (PAT)

Il 1° gennaio 2017 è entrato in vigore il processo amministrativo telematico, le cui regole tecnico-operative sono dettate dal D.P.C.M. 16 febbraio 2016, n. 40. La presente opera, con formulario e schede pratiche, è un supporto concreto all’attività di operatori, avvocati e pubbliche amministrazioni, una guida operativa per tutte le fasi telematiche del processo amministrativo, con particolare attenzione alle notifiche e ai depositi.Il testo è aggiornato alle recenti novelle:- i nuovi moduli di deposito ad uso degli avvocati, rilasciati il 29 dicembre 2016;- la L. 25 ottobre 2016, n. 197, di conversione del D.L. 31 agosto 2016, n. 168, di riforma del processo amministrativo telematico;- il D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179, c.d. nuovo codice dell’amministrazione digitale (CAD).Il testo, dopo una descrizione dell’evoluzione normativa del PAT, affronta i seguenti argomenti:- principi e strumenti della digitalizzazione del processo amministrativo;- il c.d. back office del processo amministrativo telematico, ovvero la piattaforma del Sistema Informatico della Giustizia Amministrativa (SIGA);- il fascicolo telematico (i contenuti, l’accesso e la trasmissione del fascicolo, i registri informatici);- la redazione informatica degli atti processuali e la procura alle liti;- le notificazioni e le comunicazioni telematiche;- i depositi telematici, con le modalità di compilazione e invio dei moduli digitali;- i nuovi adempimenti richiesti a organi giudiziari, cancellerie, giudici e loro ausiliari;- le funzioni istituzionali degli organi della Giustizia Amministrativa.La seconda parte dell’opera contiene schede con le soluzioni ai principali problemi tecnici (ad es., come installare il certificato di firma nel software di gestione dei moduli di deposito), un utile formulario, presente anche in formato editabile e stampabile sul Cd-Rom allegato, e una ragionata appendice normativa con le disposizioni di riferimento.

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