Decreto banche in vigore. Cosa cambia su procedure esecutive, rimborsi, investimenti

Redazione 01/07/16
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Si è ufficialmente concluso l’iter di conversione del cosiddetto decreto banche (CLICCA QUI PER L’APPROFONDIMENTO): diventa operativa la banca dati pubblica con il registro dei debitori.

Decreto banche: cosa cambia

Il testo del disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto legge 3 maggio 2016, n. 59, recante disposizioni urgenti in materia di procedure esecutive e concorsuali, nonché a favore degli investitoti in banche in liquidazione, dopo aver incassato il via libera con fiducia dal Senato lo scorso 9 giugno, ha ricevuto l’approvazione definitiva dalla Camera dei deputati.

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Codice di procedura civile: come cambiano le esecuzioni

Sono state apportate rilevanti variazioni al codice di procedura civile in materia di:

esecuzione forzata;

pignoramento mobiliare;

pignoramento immobiliare.

Tra queste, viene data al giudice dell’esecuzione la facoltà di disporre un quarto, esperimento d’asta nel caso in cui i primi 3 siano risultati infruttuosi, con base d’asta dimezzata.

Nuovo Registro pubblico delle procedure di espropriazione

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Nel nuovo Registro pubblico delle procedure di espropriazione verranno immessi tutti i debitori che hanno in corso rispettivamente:

– una vendita immobiliare;

– una procedura di sovraindebitamento;

– un piano di ristrutturazione o risanamento.

In tal modo viene introdotto il Registro delle procedure di espropriazione forzata immobiliari, delle procedure di insolvenza e degli strumenti di gestione della crisi che i creditori avranno modo di consultare in via telematica.

In questo modo si verrà a delineare una banca dati utile per controllare in tempo reale l’andamento delle procedure concorsuali a cui sono soggetti i rispettivi debitori.

Patto marciano anche ai contratti che già esistono

Il patto marciano, inoltre, in base alla riforma, può applicarsi anche ai contratti che già esistono.

Per quanto riguarda, poi, il pegno mobiliare non possessorio, esso permetterà agli imprenditori di concedere in pegno beni mobili destinati all’esercizio dell’impresa senza essere soggetti allo spossessamento.

Circa, infine, le procedure esecutive e le operazioni di vendita dei beni pignorati dovrebbe essere redatto, secondo parametri e requisiti decisi dal Ministero della Giustizia, un elenco di professionisti.

Redazione

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