Edilizia, certificazione energetica: in vigore le nuove norme UNI TS

Redazione 06/11/14
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Sono cambiate radicalmente le norme sulla certificazione energetica. Con la pubblicazione delle norme UNI TS 11300 parte 1 e 2 è arrivato a compimento il percorso di ammodernamento delle norme concernenti la patente energetica degli edifici.

Sono state svolte ben due diverse inchieste pubbliche, cadenzate in tempi diversi, la prima tra settembre e novembre 2012 e la successiva tra maggio e settembre 2013.

A un anno dalla conclusione dei sondaggi effettuati, sono così state pubblicate e ufficializzate le nuove linee guida per valutare le prestazioni energetiche degli edifici in edilizia.

Sono così mutate radicalmente i principi secondo cui un immobile può essere considerato efficiente dal punto di vista energetico, proprio in questi mesi in cui il governo si è impegnato a mantenere al massimo le agevolazioni fiscali per chi svolge lavori di riqualificazione finalizzati a rendere più sostenibili e meno dispendiosi gli edifici.

La parte 1

La prima sezione di UNI TS riguarda il fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione nella stagione invernale, così come in quella estiva.

A cambiare, sono innanzitutto le definizioni di stagione di raffrescamento e riscaldamento, l’arrivo nel computo anche del calcolo relativo a fabbisogni di energia termica latente, con la definizione dell’esatta misura di energia termica scambiata che riporta una distinzione netta tra ventilazione di riferimento ed effettiva. IN aggiunta, nuovi parametri sono stati aggiunti alla modalità di calcolo, con particolare riguardo a eventuali partecipazioni di impianti solari.

Sono le argomentazioni contenute nell’appendice A, relativa all’energia termica verso ambienti non climatizzati, e nella B, che riguarda la determinazione semplificata dei parametri termici e solari dei componenti trasparenti.

La parte 2

Nella parte 2 di UNI TS si tiene invece in considerazione principalmente il metodo di calcolo per determinare il fabbisogno di energia primaria per la ventilazione e le conseguenti direttive nazionali in relazione a illuminazione.

Sono stati cancellati i riferimenti sul rilievo di consumi effettivi di combustibile, così come non c’è più traccia del metodo di calcolo semplificato sull’energia primaria necessaria al riscaldamento dell’edificio. Sparisce anche il prospetto relativo ai consumi standard in relazione a cottura di cibi.

Queste le appendici, in ordine da C a E: Fabbisogni di energia per la ventilazione meccanica e per la climatizzazione invernale in presenza di impianti aeraulici; Fabbisogni di energia per l’illuminazione; Calcolo della prestazione energetica di edifici non dotati di impianto di climatizzazione invernale e/o di produzione di acqua calda sanitaria.

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