Legge di stabilità 2014, pensione in anticipo per i nuovi esodati

Redazione 14/10/13
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Pensioni ed esodati, le conferme si fanno sempre più insistenti: in legge di stabilità 2014 verranno inserite alcune misure per andare incontro ai lavoratori o ex dipendenti ai margini del welfare a causa dei rigidi requisiti imposti dalla legge Fornero. E ora, la novità per i dipendenti più “anziani” è davvero interessante: con la nuova legge, infatti, potrebbe arrivare una misura volta a favorire la pensione in anticipo dei casi più critici.

Con il governo impegnato nel rush finale della stesura della legge di bilancio per il prossimo triennio, si susseguono le indiscrezioni sui contenuti che questa presenterà. Mancano davvero poche ore, infatti, e poi la nuova finanziaria vedrà finalmente la luce dopo settimane di voci e speculazioni, che hanno tirato in ballo più volte proprio il settore della previdenza, già fortemente dibattuto per le proposte di revisione della riforma Fornero.

Al momento, non sono previsti interventi legislativi in grado di stravolgere l’impianto della legge previdenziale in vigore, come auspicato da migliaia di lavoratori e da alcune sigle sindacali. Il ministro Giovannini, nei giorni scorsi, ha escluso categoricamente questa possibilità: “Nessuna controriforma – ha confermato il successore della Fornero – per lo Stato sarebbe un onere eccessivo”. E così, la speranza di esodati e prossimi alla pensione si è dovuta accontentare di una promessa di qualche piccolo aggiustamento da inserire nel contenitore della legge di stabilità, ormai prossima alla presentazione da parte del Consiglio dei ministri.

A sentire il piano del governo, però, le attese potrebbero non essere deluse. Secondo quanto trapela dagli uffici dei ministeri dove si sta mettendo a punto la finanziaria 2014, prende corpo l’ipotesi di anticipare la pensione di 3 o forse anche 4 anni a quei lavoratori che siano stati rimossi dal posto di lavoro, con almeno 62 anni compiuti e 35 di contributi versati allo Stato. 

Insomma, il governo starebbe meditando una norma per aiutare i lavoratori destinati a finire nel calderone degli esodati, tramite questa indennità che, si badi bene, dovrà comunque essere resa alla previdenza nazionale  – e quindi all’Inps – forse tramite piccole trattenute, una volta che il processo di avvio al pensionamento sarà concluso e l’ex lavoratore verrà regolarmente sottoposto al trattamento.

Tra le ulteriori misure destinate al welfare, poi, la legge di stabilità vede confermata la mancata indicizzazione delle pensioni il cui valora ammonta a circa sei volte il minimo – cioè poco meno di 3mila euro – mentre la maggior parte degli assegno dovrebbe conoscere una taratura, con l’inizio del nuovo anno, sulla base dell’inflazione.

Non si tocca anche l’ulteriore finanziamento delal Cassa integrazione in deroga, così come il potenziamento dell’Aspi, l’assicurazione sociale per l’impiego che con la riforma Fornero, ha sostituito sia l’indennità di disoccupazione che la mobilità.

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