Decadenza Berlusconi: sei pareri pro veritate in Giunta per le elezioni

Redazione 28/08/13
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La data del 9 settembre è sempre più vicina, e gli schieramenti iniziano a muoversi sul campo di battaglia. E’ stata depositata oggi la memoria difensiva da parte dei legali di Silvio Berlusconi, per la questione relativa alla possibile decadenza dalla carica di senatore.

Come noto, la probabile conclusione della carriera parlamentare del Cavaliere deriva dalla condanna passata in giudicato dopo la conferma da parte della Cassazione lo scorso primo agosto nell’ambito del processo diritti tv Mediaset.

Quattro anni di reclusione e l’interdizione dai pubblici uffici da ricalcolare in sede di appello, comunque certa: basterebbe questo a causare più di un grattacapo ai difensori di Berlusconi, che vedono, invece, gravare sul proprio assistito l’ombra della legge Severino, che prevede l’impossibilità di accogliere in Parlamento tutti i condannati al di sopra dei due anni.

Insomma, lo scontro finale ha già una data, ma per non arrivare impreparati, gli avvocati di Berlusconi hanno consegnato proprio oggi la memoria difensiva dell’ex premier alla Giunta per le elezioni del Senato, che dovrà pronunciarsi sulla decadenza del leader Pdl. Al solito, si dibatte sui cavilli e sulla possibile agibilità politica del Cavaliere, che potrebbe restare in vigore, consentendogli di continuare la sua azione politica dall’interno delle istituzioni.

Tutto dipenderà da come si esprimeranno i membri dell’organo elettorale di palazzo Madama, con i numeri che non lasciano adito a dubbi: scontati i voti di MoVimento 5 Stelle e Sel da una parte, e Pdl e Lega Nord dall’altra, tutto è nelle mani di Scelta civica e, soprattutto, del Partito democratico.

Dalla decisione dei membri Pd interni alla Giunta, con ogni probabilità dipenderà l’esito della disfida: ecco perché a rischiare non è solo Berlusconi, ma il governo Letta, che ha in Pd e Pdl le colonne della maggioranza a suo sostegno.

A suffragio delle ragioni di Silvio Berlusconi, sono stati presentati ben sei pareri pro veritate di costituzionalisti che compongono la memoria difensiva, con la richiesta unanime di rinviare alla Corte costituizonale per possibile illegittimità la legge Severino, sperando, prima del pronunciamento, di ottenere un’interruzione dei lavori sulla decadenza dell’ex presidente del Consiglio. Insomma, anche se all’appuntamento decisivo mancano ancora un paio di settimane il fronte è già caldissimo.

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