Tre amici al bar che parlano..di vaccini e del Medioevo prossimo venturo

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Giovedì sono andato in stazione col mio nipotino sul cannone della bici, come faceva mio nonno con me. I due medici stavano discutendo fra loro. Uno era proprio di malumore. Doveva andare a Bologna a un corso regionale per imparare a convincere i genitori contrari a sottoporre i loro figli alle vaccinazioni raccomandate. Fatica inutile, a suo dire, ci vogliono multe e sanzioni, altro che!, come per il casco e la cintura di sicurezza. Chi non vaccina il proprio figlio, come chi non rispetta le regole stradali, mette a rischio la vita di suo figlio e quella degli altri. Infatti la persona che non viene vaccinata contro la difterite o la polio o la pertosse mette a rischio non solo la propria salute, ma anche quella degli altri, perché permette la revirulentazione dei morbi, che tornano a colpire le comunità come negli anni ’50 quando i reparti di pediatria erano pieni di malati di polio tenuti in vita dai polmoni d’acciaio e di malati di tubercolosi in agonia. Basta guardare la Russia, dove con la fine dello Stato comunista e l’avvento del capitalismo selvaggio, l’assistenza sanitaria pubblica non garantisce più le vaccinazioni, e difterite, polio e morbillo hanno ripreso a mietere vittime come negli anni ’20. Come al solito, il professore di filosofia non era d’accordo coi medici. Perché spesso gli scienziati confondono l’effetto con la causa. Forse invece erano proprio la povertà e la miseria, che stavano tornando in tutta Europa, a riportare le malattie di un tempo e ,unita a queste, certo la carenza assistenziale dello Stato portava un suo contributo, perché, come dice un vecchio proverbio napoletano, “il cane morde chi ha gli stracci” e povertà chiama povertà in un circolo vizioso perverso. La verità, proseguiva, è che alle porte della Storia europea si affaccia un nuovo Medio Evo con le città popolate da poveri assistiti dai conventi, mendicanti avvolti negli stracci, bambini che lavorano nei tuguri, mentre i signori festeggiano nei loro palazzi blindati e nelle navi da crociera. Concordai col professore e aggiunsi, da buon rivoluzionario ex sessantottino, questi sono i grandi risultati della rivoluzione dell’89 (1989) con la triade nefasta: fine del comunismo, trionfo della globalizzazione neocapitalista, estremismo cieco dei naturalisti ad ogni costo. Mi accalorai a tal punto che sentii il caldo affluirmi alle parti basse del corpo come non mi succedeva da tempo. Ma non ha il pannolino, ti sta facendo la pipì addosso, mi avvertì in ritardo il medico. Io, nonno,detto “pipì”, ma tu parli, parli, non senti e non fai niente, mi disse tra le lacrime mio nipote. La verità sta sempre nella bocca dei bambini. Se smettessimo di parlare e cominciassimo a fare qualche cosa, pensai. Ora avevo qualcosa da fare, dovevo cambiare entrambi, e corsi a casa.

Francesco Ciotti

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