M5S, arriva lo tsunami Grillo in Parlamento: “Diaria, rispettare i patti”

Redazione 10/05/13
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Beppe Grillo irrompe a Montecitorio e raduna i “suoi” parlamentari per metterli in riga sulla diaria e sui rimborsi spettanti agli esponenti delle Camere. Dopo l’outing di alcuni esponenti del MoVimento 5 Stelle, che avevano invocato libertà di coscienza sulla diaria, la parte di stipendio che viene accordata a quei deputati e senatori che non sono residenti a Roma.

“Fanculo i soldi! Se avete firmato qualcosa, dovete rispettarlo”. Sarebbe stato questo il proclama lanciato dal leader del MoVimento nel corso dell’assemblea con gli eletti delle sue liste alle ultime elezioni del 24 e 25 febbraio.

Addirittura, Grillo è arrivato a minacciare di scrivere una black list su quei deputati e senatori che andranno contro gli ordini di scuderia, ossia quello di restituire tutto fuorché l’indennità di carica lorda fissata a 5mila euro. “Non si fa la cresta su ciò che non è rendicontato – ha detto – metteremo nomi e cognomi di chi vuol tenersi i soldi”.

A suo dire, infatti, scegliere liberamente di trattenere la diaria non farebbe altro che alimentare le voci di coloro che cercano di screditare il MoVimento, volendo dimostrare la non diversità dei suoi appartenenti rispetto alla classe politica che così a lungo hanno criticato.

“Loro agiscono con le menzogne, noi reagiremo con rispetto e verità”, ha aggiunto Grillo, che ha lanciato anche la sua scomunica sul vicepresidente del consiglio regionale siciliano Antonio Venturino, espulso dal MoVimento dopo la decisione in autonomia di trattenere i soldi del proprio stipendio all’Ars. “Si tiene i soldi, è un pezzo di merda”, si è scagliato contro di lui il leader dei 5 Stelle.

Quindi, Grillo è passato ad analizzare il momento delicato della fase politica, con l’avvio dei lavori da parte del governo di Enrico Letta, su un campo minato da veti incrociati: “Il governo non regge. L’opinione pubblica sta cambiando.” ha sottolineato Beppe Grillo di fronte ai rappresentanti dei 5 Stelle.

Quindi, ecco una novità: via libera alle presenze in tv per gli esponenti del MoVimento, ma rimangono banditi i talk show: “Fermatevi per la strada a rispondere ai giornalisti. Purché non siano talk show, andate in tv a spiegare ai cittadini le nostre idee”. 

Redazione

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