Voluntary Disclosure 2017: scarica il nuovo modello Agenzia Entrate, ecco come si compila

Redazione 09/02/17
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Martedì 7 febbraio è ufficialmente partita la nuova voluntary disclosure 2017 dell’Agenzia delle Entrate. Per la seconda volta, i contribuenti che detengono capitali non dichiarati, all’estero ma anche in Italia, di regolarizzare la loro posizione usufruendo di  uno sconto sulle sanzioni: questo, appunto tramite la Voluntary “Bis”. La misura riguarda tutte le violazioni commesse fino al 30 settembre 2016.

Come si può presentare domanda e di quali vantaggi si può usufruire? Scopriamolo insieme.

Voluntary disclosure bis: come si compila il nuovo modello?

Il progetto dell’Agenzia delle Entrate è uno strumento per la lotta all’evasione fiscale che permette ai contribuenti che sono in possesso di redditi sommersi di regolarizzare la propria posizione contributiva, autodenunciandosi allo Stato.

In particolare, i contribuenti che aderiranno al progetto, collaborando col Fisco, saranno sì costretti a pagare le tasse, ma potranno usufruire di uno sconto sulle sanzioni e sulla mora, nonchè di un condono penale sui reati connessi (esclusi quelli più gravi, come il riciclaggio).

VOLUNTARY DISCLOSURE E AUTORICICLAGGIO

Tra la fine del 2014 e l’inizio 2015 sono tre i passaggi fondamentali avvenuti relativamente al rientro dei capitali non dichiarati in Italia: 1. Voluntary Disclosure 2. Trattato Italia Svizzera sulla trasparenza fiscale 3. Sganciamento del franco svizzero dall’euro.La Legge sulla Voluntary Disclosure comporta il pagamento di sanzioni più salate per i capitali che rientrano dai paradisi fiscali, mentre concede un maggiore sconto ai cosiddetti paesi “white list”: con il supporto di brevi esempi pratici, questo nuovissimo ebook esplica in modo operativo il funzionamento della disciplina, guida il contribuente nella sanatoria dell’evasione, definisce quanto e come si paga.Pratico e d’immediata interpretazione, l’ebook analizza i reati di riciclaggio e di autoriciclaggio e riporta in appendice la normativa di riferimento.

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Voluntary bis, istanza di adesione: come si invia?

Le domande per la Voluntary bis 2017 possono essere inviate a partire dal 7 febbraio utilizzando il modello pubblicato sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Fino a qualche giorno fa, infatti, l’ente di riscossione non aveva ancora provveduto a istituire il canale riservato a tale progetto, né le modalità di adesione.

Vuoi aderire alla Voluntary Disclosure?

Scarica qui il Modello di domanda e le Istruzioni di compilazione

La domanda va presentata solamente per via telematica: personalmente, se si è abilitati ai servizi Entratel o Fisconline; tramite l’ausilio di intermediari abilitati, in caso contrario. Scadenza ultima entro cui presentare le domande è il 31 luglio 2017. Come già anticipato, sono suscettibili di regolarizzazione solo le somme non dichiarate entro il 30 settembre 2016.

Modalità di pagamento: unica soluzione o rate mensili?

I contribuenti aderenti potranno scegliere se pagare il debito in un’unica soluzione, entro il 30 settembre 2017, o in tre rate mensili.

Coloro che restituiranno meno di quanto dovuto subiranno una maggiorazione sul debito del 10% o del 30% a seconda dell’entità dell’importo non restituito (e il 3% nei casi meno gravi).

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Voluntary disclosure 2017: quali sono i contribuenti esclusi?

Sono esclusi dalla voluntary disclosure i debitori che hanno già ricevuto avvisi di accertamento e notifiche dal Fisco relative ai conti illegali, o per i quali sia in corso un processo tributario per quelle somme. Inoltre, non potranno aderire alla procedura i contribuenti che hanno già beneficiato della stessa nel corso del 2015 o del 2016.

Coloro che avessero già presentato domanda di voluntary disclosure 2017 avvalendosi del modello precedente, e quindi non di quello ora disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, sono tenuti a compilare il nuovo modello esclusivamente al fine di specificare il precedente invio della documentazione per la domanda.

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Come difendersi dalle cartelle esattoriali

L’opera, con il pratico FORMULARIO (su Cd-Rom) e le TAVOLE SINOTTICHE, è un prezioso strumento di lavoro per magistrati ordinari e tributari, avvocati, dottori commercialisti e altri professionisti abilitati alla difesa davanti alle Commissioni tributarie provinciali e regionali, nonché davanti alla sezione tributaria della Corte di Cassazione.  Il testo è aggiornato ai più recenti provvedimenti normativi, tra i quali si segnalano: la L. 7 agosto 2016, n. 160, di conversione del D.L. 113/2016 in materia di misure finanziarie per gli enti territoriali e il territorio; la legge di stabilità 2016 (L. 208/2015), il D.Lgs. 159/2015 in materia di riscossione e il D.Lgs. 156/2015 relativo al contenzioso esattoriale.  Il volume risulta essere un’analisi puntuale quanto operativa dei seguenti argomenti: iter di formazione dei ruoli, riscossione mediante cartella di pagamento, uffici deputati a fornire chiarimenti, sospensioni e annullamenti, proposizione dei ricorsi, transazione dei tributi iscritti a ruolo. Particolare attenzione è stata riservata alle problematiche relative alla cartella di pagamento e agli strumenti per “difendersi” dalla stessa al fine di ottenere la sospensione e/o l’annullamento dell’atto impositivo.  Il testo descrive tutti gli atti e le azioni tipiche della riscossione mediante cartella di pagamento e cioè le modalità con cui lo Stato esegue un’obbligazione tributaria non volontariamente adempiuta e come a sua volta il contribuente può opporsi all’illegittima attività di riscossione.  Altresì, vengono prese in considerazione le misure alternative al ricorso quali il pagamento, l’autotutela, la rateazione e il rimborso, i procedimenti relativi alle misure cautelari e conservative nonché l’istituto del reclamo e della mediazione tributaria di recente introduzione che si sta dimostrando efficace in un’ottica deflattiva del contenzioso tributario.  Nella trattazione di ciascun punto sono riportate le interpretazioni adottate dall’Amministrazione finanziaria (circolari, risoluzioni e note ministeriali), dalla giurisprudenza (sentenze della Corte di Cassazione, della Corte Costituzionale e delle Commissioni tributarie provinciali e regionali), nonché dalla dottrina più accreditata, così da permettere un’illustrazione esauriente dei vari concetti e di fornire un taglio pratico al lettore.  

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