Il decreto antiterrorismo è legge. Testo definitivo approvato in Senato

Redazione 15/04/15
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Il decreto anti terrorismo è legge dello Stato. E’ stato approvato oggi al Senato il provvedimento varato dal governo dopo gli attentati alla redazione parigina del magazine Charlie Hebdo.

A esprimersi a favore, 161 deputati, che hanno avuto la meglio di 108 contrari e un astenuto. Ampia maggioranza, dunque, per il governo, che è riuscito a portare al traguardo un testo ormai prossimo alla scadenza, ma richiedendo a palazzo Madama il voto di fiducia. Il 20 aprile il decreto sarebbe decaduto.

Il primo ok al decreto antiterrorismo era arrivato lo scorso 31 marzo alla Camera dopo alcune revisioni dal testo iniziale e, senza ulteriori modifiche, il testo è stato rivotato oggi, con tanto di blindatura del voto di fiducia, complice il ritardo con cui l’aula ha avviato l’esame del dl.

Cosa introduce il decreto

Tra le novità del decreto oggi convertito in legge, spiccano i maggiori poteri che vengono affidati alle forze dell’ordine e investigative per porre in luce elementi su ipotesi di reati correlati ad attività terroristica. Entro trenta giorni, in particolare, dovrà essere emanato un nuovo decreto – previo parere del Garante Privacy – per assicurare  al Ministero dell’interno l’immediata raccolta delle informazioni ritenute necessarie in ottica di prevenzione di atti terroristici.

Viene introdotta, poi, la pena da cinque a otto anni di reclusione per chi compia arruolamento a finalità di terrorismo, oltre alla nuovissima fattispecie di reato contro il fenomeno dei foreign fighters, introdotta nel Codice penale col nome di “organizzazione di trasferimenti per finalità di terrorismo”.

Web. C’è poi un pacchetto di misure destinate esplicitamente al controllo dell’attività di fiancheggiatori o esponenti di cellule terroristiche su internet e i social network. Si prevede, così, un aggravio di pena sempre in relazione ai foreign fighters per chi commetta reati ascrivibili a terrorismo, istigazione e apologia.

Oltretutto, il decreto antiterrorismo inserisce delle modifiche al Codice antimafia: d’ora in avanti, il questore potrà bloccare direttamente il passaporto e la validità ai fini di espatrio di ogni altro documento di identità. Le misure preventive del Codice vengono estese anche a coloro che si facciano esecutori di atti preparatori a conflitti esteri o azioni terroristiche oltre confine.

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