Legge di stabilità, Province: emendamento su esuberi e pensioni

Redazione 27/11/14
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Province, conto alla rovescia per gli esuberi, i trasferimenti e tutto quanto dovrà accadere entro la fine dell’anno. Il 31 dicembre 2014 segnerà un altro passaggio nel percorso di ridefinizione delle amministrazioni provinciali: entro quella data, infatti, andranno redistribuite le funzioni secondo i dettami della legge Delrio.

Uffici e personale provinciali sono in fibrillazione ormai da mesi: dopo l’entrata in vigore della riforma, che ha cancellato le elezioni provinciali, aprendo alla nuova era delle province, ora si attendono gli sviluppi su esuberi e trasferimenti del personale. E i presagi sono terribili: si parla, infatti, di un rischio fino a 20mila possibili esuberi.

Le giunte provinciali, infatti, sono state rinnovate da consiglieri comunali o sindaci – lo stesso accade per le Città metropolitane – e ora è il turno dei dipendenti. E proprio in questi giorni, si è tenuto un negoziato tra governo e autonomie per definire la distribuzione dei funzionari, che dovrà seguire la diramazione delle competenze istituzionali pronte a lasciare le Province per passare a Regioni o Comuni.

Dovrebbe così rientrare un emendamento nella legge di stabilità 2015 – in arrivo alla Camera dei deputati, ora che questa si è liberata del Jobs Act, rimandandolo al Senato – che chiarirà almeno in parte il destino dei lavoratori nelle province.

Secondo quanto definito negli incontri tra il governo e gli enti sussidiari, sembra che i dipendenti delle province ritenuti in eccesso in base alle piante organiche saranno dirottati nelle amministrazioni periferiche dello Stato, dunque di derivazione prettamente centrale e non locale.

Si tratta, nello specifico, di istituzioni quali tribunali, uffici della motorizzazione civile, scuole, o, ancora, agenzie fiscali in forte sviluppo. Tutti gli enti coinvolti, dovranno chiamare in servizio prima i dipendenti provinciali rispetto ai nominativi indicati dalle proprie graduatorie interne, con il rischio che una simile procedura straordinaria può comportare in termini di ricorsi in sede amministrativa degli esclusi.

E non è tutto: per alleggerire in maniera ancor più significativa gli organici, si valuta il ricorso ai requisiti pre legge Fornero per assicurare il maggior numero possibile di pensionamenti anticipat. Come si vede, il cantiere è apertissimo e le prossime settimane, in vista dell’approvazione conclusiva alla legge di stabilità, saranno decisive.

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