Legge di Stabilità: pronti 10 miliardi, possibili nuovi tagli

Redazione 09/10/12
Scarica PDF Stampa
Oggi pomeriggio il Consiglio dei ministri si é riunito per varare la sospirata legge di Stabilità; vari i nodi da sciogliere annunciati tra i contenuti – si va dai tagli ulteriori per il Pubblico impiego e gli enti territoriali, fino alle nuove riduzioni di spesa per la Sanità – che vedono il ministro Balduzzi orientato per una riconsiderazione che non sia troppo penalizzante per la spesa sanitaria. Si tratta di una manovra da almeno 10 miliardi di euro nella sua complessità, fra gli obiettivi dichiarati, il principale è il blocco dell’aumento dell’Iva nel 2013.

La legge di Stabilità 2012, che altro non è se non la vecchia Finanziaria annuale, dopo essere stata presentata dai sindacati approderà in Consiglio dei ministri dove uno dei provvedimenti più attesi è il si alla detassazione del salario di produttività, anche se i margini perché si prenda un provvedimento del genere sono risicati. Sono 835 i milioni stanziati per il 2012 mentre per l’anno prossimo sono stati iscritti a bilancio 263 milioni di euro.

Questa cifra è destinata a crescere; infatti ci si aspetta dalla fase 2 della spending review, portata avanti dall’ Esecutivo dal luglio scorso, che arrivi una dote variabile tra 1 e 1,2 miliardi di euro.  La spending review costituisce, di fatto, lo “zoccolo duro” delle risorse disponibili per la legge di Stabilità; secondo un calcolo si tratta di circa 9 -10 miliardi di euro, di cui 6,5 rivolti ad arginare totalmente l’aumento dei punti dell’Iva. Sono temi ancora in discussione però, fra le parti sociali non c’è ancora un accordo, anche perché si è in attesa di una ulteriore razionalizzazione degli incentivi alle imprese, con l’adozione, seppur parziale, del Piano Giavazzi.

La priorità della legge di Stabilità concerne però la spesa per gli enti territoriali, già oggetto del decreto legge sui costi della politica locale, che ha percepito una stretta che si aggira intorno ai 400 – 500 milioni di euro. Di 1 – 1,2 miliardi, invece, il taglio sui grandi flussi di spesa per le Regioni ed una cifra simile è quella che tocca alle Autonomie speciali, in contemporanea ad una riduzione dei fondi già erogati per l’attuazione del Federalismo. Il recupero di altri 500 milioni, inoltre, è stimato dal governo nei riguardi degli enti locali.

Il Consiglio dei ministri dovrà occuparsi anche della questione sanità; infatti sarà problematica la gestione della palese opposizione del ministro della Salute Balduzzi, in accordo con i sindacati per altro, ad ogni ipotesi di intervento sul Fondo sanitario nazionale, una manovra inevitabile per ottenere tra i 600 milioni di euro ed 1,5 miliardi di euro attraverso l’estensione del cosiddetto “metodo Consip” per le forniture del comparto Sanità (introduzione del criterio del presso di riferimento alle condizioni di miglior efficienza e innalzamento dal 5 al 10% del taglio lineare sui contratti d’appalto).

Fra le priorità del Governo anche il lavoro pubblico, con la legge di Stabilità, infatti, si mira a decretare il blocco dei contratti per il 2014 e ad attuare il “Piano Bondi” su missioni all’ estero e rappresentanze diplomatiche. Oggi si punterà anche a formalizzare una netta razionalizzazione per la spesa degli immobili pubblici;  si prevede un taglio del 20% della spesa sostenuta nel 2011, il blocco di ogni nuova locazione e la riduzione della spesa per gli arredi. Saranno tagliati anche i costi delle consulenze informatiche nella Pa, leasing per l’acquisto di auto, eccezion fatta per le Forze dell’Ordine, e risparmi forzati per il consumo di energia negli uffici pubblici.

Una misura che potrebbe realizzarsi per il rotto della cuffia potrebbe essere il commissario speciale anticorruzione, la cui istituzione è stata proposta nei giorni scorsi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Catricalà. In merito è arrivata la conferma odierna, a mezzo radiofonico, di Paola Severino che ha detto “Conosco Catricalà e lo stimo da tanti anni, c’è bastato molto poco per concordare sul fatto che la misura del commissario anticorruzione che pure è condivisibile avrebbe potuto essere inserita in un provvedimento diverso per non rallentare il ddl anticorruzione”.

Un altro tema importante sarà quello delle spese indifferibili, circa 3,2 miliardi; almeno due di questi finanzieranno la ricostruzione nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna. La parte rimanente potrebbe essere usata per finanziare il fondo sociale dell’occupazione e gli ammortizzatori sociali.

La legge di Stabilità potrebbe fungere da veicolo per una rimodulazione della divisione della quota erariale e comunale dell’ Imu con l’attribuzione ai Comuni di tutta l’imposta, compensata, chiaramente, con un taglio dei trasferimenti. In ultimo, per quanto riguarda le infrastrutture, potrebbe esserci un pronunciamento definitivo sul Ponte sullo Stretto e dovrebbero esserci delle misure per eliminare le condizioni di agevolazione di cui gode Ryanair.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento