Nei primi otto mesi del 2015, i veicoli immatricolati il 15% in più rispetto al 2014
Il mercato italiano dell’auto registra ancora dei successi: nel mese di agosto c’è stata una crescita delle vendite del 10,6% rispetto allo stesso mese del 2014. In pratica sono state vendute 59.203 auto. Merito dei siti per vendere auto? Non si sa se la facilità di rivendere velocemente la propria vecchia automobile per acquistarne una nuova sia strettamente legata al fenomeno, oppure le persone si stiano realmente sensibilizzando rispetto a tipologie di autovetture meno inquinanti. Quello che si sa come dato certo è che è stato raggiunto un risultato veramente eccezionale, in un agosto con un solo giorno lavorativo in più rispetto al 2014. Nei primi otto mesi del 2015 si attesta che i veicoli immatricolati arrivano a 1.065.556 unità, il 15% in più rispetto a gennaio/agosto 2014, e il trend positivo non si dovrebbe arrestare. Secondo i dati di ANTIFA e UNRAE gli ordini relativi ad agosto 2015 sono circa 65.000, il 16,5% in più rispetto all’anno precedente. Inoltre, da gennaio ad agosto (nei primi otto mesi) del 2015 gli ordini effettuati sono stati 1.058.000, un dato che sottolinea la crescita del settore del 16% rispetto al 2014.
Anche se il tasso di crescita di agosto è più basso rispetto a quello di agosto 2014, non possiamo parlare di dato negativo, in quanto le vendite sono continuate a salire.
Questi risultati sono possibili in quanto il mercato dell’auto sta cambiando: ad agosto si è registrato una diminuzione di immatricolazioni delle auto a benzina, che raggiungono una quota del 30,4% (32,6% il mese prima), mentre si alza la quota di mercato delle vetture a diesel, che arriva al 55,8%, un dato più basso rispetto a un anno fa (56,6%), ma in crescita rispetto a luglio 2015 (53,7%). In calo la quota di mercato delle vetture GPL, pari al 7,6% ad agosto, rispetto al 10% di un anno fa e all’8,2% di luglio 2015. In rialzo le auto a metano, 4,6% ad agosto 2015 rispetto a luglio 2015 (4,2%). In rialzo anche le auto ibride ed elettriche, che sono passate dal 1,3% di un anno fa al 1,5% della quota di mercato attuale.
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