Dovrebbe arrivare in giornata, o nella peggiore delle ipotesi lunedì, il decreto d’urgenza che rinvierà il pagamento della Tasi 2014 al mese di ottobre – o, in alternativa, a quello di settembre.
A confermarlo, ieri, il viceministro dell’Economia Enrico Morando, intervenuto in Senato in commissione Bilancio nell’esame della legge di conversione del decreto 66, altrimenti noto come il decreto Irpef: quello, per intenderci, che stabilisce le modalità di concessione dei famosi 80 euro in busta paga promessi dal premier Matteo Renzi.
Nei giorni scorsi, era circolata voce che il governo avesse individuato proprio il provvedimento sul taglio del cuneo fiscale, come quello adatto a contenere la misura d’urgenza in ottica Tasi. Non a caso, dunque, il vice di Pier Carlo Padoan non ha mancato di sottolineare come il governo intenda risolvere prima possibile la questione, oggetto, nei giorni scorsi, di un vero e proprio braccio di ferro coi sindaci.
In un primo momento, infatti, sembrava che l’Anci fosse riuscita a ottenere sia il rinvio a settembre che il temporaneo rimborso da parte del governo, limitatamente, s’intende, a quei Comuni in cui l’aliquota Tasi 2014 non fosse stata deliberata nei termini di legge indicati.
Sono 2173 i Comuni che hanno definito l’ammontare delle aliquote per il primo acconto della Tasi 2014: un numero molto basso, che lascia fuori circa 6mila enti dal computo delle nuove imposizioni fiscali collegate al possesso di abitazioni, edifici e terreni. QUI L’ELENCO COMPLETO DOVE SI PAGA A GIUGNO
A chiarire tutto, dovrebbe così arrivare il nuovo testo del governo, che potrebbe essere sotto forma di emendamento al decreto 80 euro, oppure come provvedimento ad hoc con tutte le istruzioni del caso.
Si attendono novità anche sul fronte dei bolletini. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del modulo che dovrebbe sostituire il pagamento con F24, infatti, si è innescata la polemica poiché i bollettini non sono precompilati e finirebbero per rendere ancora più ostico il saldo dell’acconto Tasi. Ferma restando la possibilità di versare l’importo anche via telematica, il viceministro Morando ha ribattuto che il fine del governo è proprio quello di arrivare al modulo precompilato per tutti, esigenza che, però, si scontrerebbe con l‘impossibilità di molti Comuni di metterlo a punto. Anche in questo caso, il chiarimento del governo è quantomai urgente e dovrebbe arrivare a breve.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento