Dal prossimo 30 gennaio i cittadini stranieri che chiedono il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno dovranno pagare un contributo. A prevederlo è il decreto datato 6 ottobre 2011 del Ministro dell’Economia, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre scorso. L’esborso sarà di
80 euro per i permessi di soggiorno con validità compresa tra 3 mesi e un anno (permessi di lavoro stagionale), di
100 euro per quelli tra uno e due anni (lavoro autonomo e contratti a tempo determinato) e di
200 euro per i permessi di soggiorno senza scadenza. La spesa andrà ad aggiungersi a quelle per la marca da bollo da 14 ,62 euro, le spese postali di 30 euro e il costo del permesso in formato elettronico di 27,50 euro. Saranno esenti dal contributo i minorenni e gli stranieri che entrano nel nostro paese per sottoporsi a cure mediche o chiedono asilo politico o per motivi umanitari, ma anche coloro che chiedono l’aggiornamento o la conversione del proprio permesso valido. Saranno invece obbligati a pagare il contributo gli stranieri che chiedono il duplicato del documento causa smarrimento.
Il contributo servirà a finanziare il Fondo rimpatri e gli sportelli unici per l’immigrazione.
Pubblicato sulla stessa Gazzetta ufficiale anche il decreto ministeriale del 27 ottobre scorso sulle linee guida per attuare i programmi di rimpatrio volontario e assistito.
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