In particolare la delibera dell’Agcom ha introdotto due misure essenziali:
- il blocco automatico sulle SIM
- una procedura per l’attivazione dei servizi a valore aggiunto.
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Vediamo ora quali sono le tempistiche e le modalità del blocco ai servizi non richiesti ai telefonini, come si devono comportare gli operatori telefonici e come attivare un servizio a pagamento.
Stop servizi Vas: blocco automatico
La stretta ai servizi Vas (acronimo che indica “value added service”, ovvero tutti quei servizi premium, a sovrapprezzo) scatterà, secondo la richiesta della delibera agli operatori, entro 45 giorni dalla sua pubblicazione avvenuta il 5 febbraio 2021. In particolare, Wind3 procederà con la disattivazione, decretando uno stop definitivo ai servizi Vas, il prossimo 21 marzo.
Tale blocco opera sia sulle nuove SIM sia su quelle già attive, per tutti i servizi che prevedono l’erogazione di contenuti digitali forniti:
- attraverso SMS e MMS;
- tramite connessione dati su reti mobili (mobile internet) con addebito su credito telefonico o documento di fatturazione, offerti sia da terzi;
- dall’operatore di accesso.
Lo stop ai servizi non richiesti è automatico per le nuove SIM, attivato di default dall’operatore di accesso, mentre per quanto riguarda quelle già emesse, sarà necessario che l’utente manifesti il proprio consenso o meno al blocco. Per richiederlo basterà non fare niente, ovvero non rispondere ad un sms informativo. Se entro 30 giorni dalla ricezione del messaggio l’operatore non riceverà alcun riscontro, procederà al blocco.
La delibera sottolinea inoltre che questo SMS informativo deve essere inviato nuovamente cinque giorni prima dell’attivazione del blocco ai clienti che, avendo servizi premium attivi, non abbiano manifestato alcuna volontà.
Stop servizi Vas: servizi non bloccati
Rimangono comunque dei servizi erogati attraverso SMS che non subiranno alcun blocco, tra cui:
- televoto;
- donazioni solidali;
- donazioni a partiti politici;
- servizi bancari;
- mobile ticketing per il trasporto pubblico e per i parcheggi;
- servizi postali privati e quelli rientranti nel servizio universale postale, servizi
elettronici di recapito certificato e servizi di posta elettronica certificata.
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Stop servizi Vas: attivare un servizio a pagamento
Il blocco previsto da Agcom elimina definitivamente il rischio di cadere nei tranelli dei servizi Vas, spesso attivati per errore, senza che l’utente se ne renda conto e senza nemmeno richiedere il suo consenso per svuotargli tutto il credito.
Tuttavia gli utenti, sotto la propria volontà, possono comunque scegliere di attivare dei servizi a pagamento attraverso una procedura resa nota dalla delibera di Agcom, che prevede le seguenti azioni:
- inserire del numero di cellulare;
- inserire di una One Time Password (OTP) usa e getta di almeno cinque cifre, che il cliente deve inserire manualmente nell’apposita maschera presente nella landing page.
- accedere alla pagina web di conferma per prendere visione del prezzo e della frequenza di abbonamento, all’interno della stessa pagina di inserimento della OTP;
- inserire della OTP nella pagina di conferma, poi cliccare sul tasto “clicca e abbonati”;
In seguito il cliente riceverà un SMS gratuito di conferma di attivazione del servizio e, laddove previsto, il contenuto del Servizio via SMS/MMS oppure le indicazioni per accedere al sito di fruizione.
Importante ricordare che la richiesta del cliente di rimuovere o di attivare il blocco, indipendentemente dalla tipologia di canale utilizzato, è sempre seguita dall’invio, da parte dell’operatore di accesso, di un SMS contenente una chiara informativa sulla volontà espressa dal cliente.
Stop servizi Vas: esempi
I servizi Vas costituiscono un business estremamente proficuo e possono essere erogati:
- da società esterne (come nel caso di servizi non richiesti di oroscopi, servizi di previsioni del tempo, intrattenimento, che spesso si attivano ad insaputa degli utenti);
- dagli stessi operatori telefonici.
Nel primo caso si possono trovare esempi di applicazioni a pagamento di ogni genere, con prezzi che oscillano attorno i 5 euro al mese:
- Musiklub: un servizio dedicato all’intrattenimento, con una sezione ricca di quiz di cultura generale, di test sulla personalità, sull’amicizia e sul lavoro, accompagnata da una seconda sezione in cui sono contenuti i file mp3 delle grandi hit del passato;
- Meetnfun: un servizio online di messaggistica per parlare in tempo reale con gli altri iscritti.
Riguardo la seconda fonte di servizi Vas, un esempio è l’operatore TIM: una volta sottoscritto ad una delle sue offerte e accedendo con le proprie credenziali all’applicazione MyTim, vi è la possibilità da parte del cliente richiedere dei servizi aggiuntivi per arricchire la propria offerta. Tra i servizi VAS più popolari:
- TIM Games;
- TIM Music.
Due esempi di piattaforme rispettivamente di gaming online e di musica in streaming che comportano il pagamento di un canone mensile.
Stop servizi Vas: il compito degli operatori
Le tempistiche che la delibera di Agcom concede agli operatori telefonici per adeguarsi alle misure stabilite sono:
- 45 giorni per effettuare il blocco automatico per le nuove SIM;
- 120 giorni per conformarsi alla nuova procedura di attivazione dei Servizi premium.
Inoltre gli operatori telefonici sono tenuti a rispettare una serie di procedure affinché lo stop ai servizi Vas decretato dall’Agcom sia efficace entro la data prestabilita, per tutelare al meglio gli utenti di dispositivi telefonici. Riassumendo i punti esposti in precedenza, gli operatori devono effettuare:
- blocco automatico per le nuove SIM;
- conseguente blocco per tutte le altre SIM, in mancanza di una risposta, entro 30 giorni, all’invio del sms informativo ai consumatori;
- predisposizione sui propri siti web di una pagina dedicata, in cui riportano i Servizi Vas soggetti al blocco automatico, quelli esclusi, il funzionamento del blocco totale e parziale, le modalità per continuare ad usufruire dei servizi a valore aggiunto.
Scarica e consulta la delibera 10/21 di Agcom
(Fonte Agcom)
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