Alla fine la diatriba sullo smart working per lavoratori fragili è stata risolta con la conferma della proroga del lavoro agile fino al 31 dicembre 2023. La decisione è messa nera su bianco con la conversione in legge del Decreto proroghe 2023, avvenuta il 23 novembre sugli scranni della Camera, che ha approvato il provvedimento con 155 sì, 97 no e 12 deputati astenuti.
Il decreto diventa così definitivo. All’interno del provvedimento, tra le varie misure, la proroga al 31 dicembre 2023 della garanzia massima dell’80% per l’acquisto della prima casa a quella e ancora la proroga al 31 dicembre 2023, della norma transitoria sul diritto al ricorso al lavoro agile da parte dei dipendenti, pubblici e privati in situazioni di fragilità.
Per gli altri invece era già stata stabilita la possibilità del lavoro agile fino a fine anno.
Ecco la novità in sintesi
Indice
Smart working fragili: la proroga al 31 dicembre
La norma transitoria che permette ai dipendenti pubblici e privati fragili di lavorare in smart working è scaduta il 30 settembre. Con la conversione in legge del Decreto proroghe 2023, la norma sarà di nuovo in vigore, prorogando di fatto il diritto al lavoro agile per questa tipologia di lavoratori fino al 31 dicembre 2023.
Come funziona lo smart working dipendenti fragili
La norma, contenuta nella Legge numero 197/2022 prevede che, in favore dei lavoratori dipendenti pubblici e privati cosiddetti fragili, il datore di lavoro assicura lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile.
Il ricorso allo smart working può avvenire anche attraverso l’adibizione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi di lavoro vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento.
Per approfondire il tema del sostegno alle persone invalide e disabili in difficoltà e del lavoro agile consigliamo due libri:
– La tutela dei soggetti disabili;
– Smart Working.
Chi è considerato lavoratore fragile
Interessati dal diritto allo smart working fino a dicembre 2023 sono tutti i dipendenti pubblici e privati, che si trovano in condizione di fragilità.
Un apposito decreto stabilisce in concreto cosa l’essere fragile o meno. Si tratta del D.M. 4 febbraio 2022 “Individuazione delle patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravita’, in presenza delle quali, fino al 28 febbraio 2022, la prestazione lavorativa e’ normalmente svolta in modalita’ agile”
Tra questi rientrano, ad esempio:
- pazienti immunosoppressi;
- pazienti che presentano 3 o più delle seguenti condizioni
- malattie circolatorie,
- malattie neurologiche
- malattie cardiologiche
- lavoratori diabetici
- lavoratori disabili mentali, fisici e psichici
- lavoratori pazienti oncologici
- lavoratori con malattie epatiche
Leggi qui l’elenco completo delle patologie croniche dei lavoratori fragili
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