Sciopero benzinai 24-26 gennaio: revocato dopo 24 ore

Redazione 26/01/23
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Lo sciopero benzinai del 24-26 gennaio è finito con 24 ore di anticipo. Migliaia di distributori avevano aderito a una protesta con chiusura di 48 ore, per manifestare contro il decreto trasparenza sui prezzi dei carburanti, emanato dal governo, self service compresi. L’iniziativa ha coinvolto circa il 70% dei distributori italiani.

E’ stato fatto “per gli automobilisti, non certo per il governo” hanno spiegato le due sigle sostenendo che “uno degli obiettivi fondamentali, vale a dire ristabilire la verità dopo le accuse false e scomposte verso una categoria di lavoratori, è stato abbondantemente raggiunto. I cittadini italiani hanno capito” che il Governo, “ha incautamente scaricato sui gestori la responsabilità dell’aumento dell’accisa e li ha indicati come i veri speculatori”, ha ribadito in mattinata Roberto Di Vincenzo, presidente della Fegica.

I benzinai avevano chiesto alla premier Giorgia Meloni un ripensamento sul provvedimento trssparenza. Hanno attesa un segnale di apertura fino all’ultimo minuto, ma il dietrofront dell’esecutivo non c’è stato. Così lo sciopero era stato confermato per 48 ore, dalle 19 del 24 gennaio fino alle 19 del 26. Una fetta di gestori, c’è da dire, che non avevano comunque aderito alla protesta e sono rimasti aperti.

Ora con 24 ore di anticipo la protesta si è fermata e tutti i distributori di carburante hanno ripreso a fornire i servizi di rifornimento

Vediamo in breve perchè è stato indetto lo sciopero, chi è comunque rimasto aperto e come è finita.

Sciopero benzinai 24-26 gennaio: giorni e orari di chiusura

Contro le decisioni e le misure del governo, le principali associazioni di categoria avevano confermato lo sciopero benzinai: uno stop di 48 ore delle stazioni di servizio, compresi i self service.

Lo sciopero dei benzinai partito martedì 24 gennaio alle ore 19 sulla rete ordinaria, e dalle ore 22 anche sulla rete autostradale, sarebbe dovuto terminare alle ore 19 di giovedì 26 gennaio. Invece tutto si è fermato in anticipo, dopo una serie di convocazioni e incontri avuto con il ministero.

La mobilitazione è stata indetta da Faib, Fegica e Figisc/Anisa, che raccolgono circa il 70% dei 22mila distributori attivi in tutta Italia. Una buona fetta, ma non tutta la torta. Fare rifornimento è stato comunque possibile scegliendo i gestori che non hanno aderito alla protesta.

Sciopero benzinai: stop con 24 ore di anticipo

Con 24 ore di anticipo lo sciopero dei benzinai si è fermato, resta comunque la mobilitazione degli operatori del settore.
E’ stato fatto “per gli automobilisti, non certo per il governo” hanno spiegato le due sigle sostenendo che “uno degli obiettivi fondamentali, vale a dire ristabilire la verità dopo le accuse false e scomposte verso una categoria di lavoratori, è stato abbondantemente raggiunto. I cittadini italiani hanno capito” che il Governo, “ha incautamente scaricato sui gestori la responsabilità dell’aumento dell’accisa e li ha indicati come i veri speculatori”, ha ribadito in mattinata Roberto Di Vincenzo, presidente della Fegica.

Dopo i tentativi di mediazione falliti, nel pomeriggio del 25 gennaio, dopo essere state convocate al ministero, Fegica e Figisc/Anisa hanno deciso di revocare il secondo giorno di sciopero, dopo che ieri Faib Confesercenti aveva già deciso in questo senso. Le sigle restano comunque sull’attenti, evidenziando che restano molte criticità e che la decisione è stata presa per favorire i cittadini.

Sciopero benzinai 24-26 gennaio: chi è rimasto aperto

Il rifornimento di carburante è considerato per legge un servizio essenziale. ecco perché (sia sulla rete ordinaria sia autostradale) deve esserci un numero di pompe garantite, che dovevano quindi restare aperte anche durante questa 48ore di protesta benzinai.

La percentuale di questa cambia da territorio a territorio, ma comunque in caso di sciopero deve essere mantenuto in servizio un numero di stazioni carburante non inferiore al 50%. Il servizio è stato garantito su turnazioni (a, b,c). Nei prossimi paragrafi stiliamo una lista delle stazioni di servizio che sono rimaste aperte.

Ci sono altre due osservazioni da fare:

  • aderisce allo sciopero benzinai circa il 70 per cento dei gestori (quelli aderenti alle sigle sindacali Faib, Fegica e Figisc/Anisa). Il restante 30 per cento quindi resta aperto;
  • aperti, almeno in self service, anche gli impianti gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere;
  • oltre a ciò, c’è la questione affrontata sopra: la legge impone di tenere aperte alcune stazioni di servizio per garantire una prestazione minima in termini di rifornimento carburante (in quanto servizio essenziale).

Sciopero 24-26 gennaio: benzinai aperti sulle Autostrade

battenti aperti nel corso dello sciopero i 175 distributori su 477 della rete autostrade. Ecco l’elenco completo che ricade nella turnazione A (come pubblicato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome):

  • A1:
  • A1 da Milano a Napoli San Donato Ovest 1
  • A1 da Milano a Napoli Arda Ovest 73
  • A1 da Milano a Napoli Cantagallo Ovest 199
  • A1 da Milano a Napoli Bisenzio Ovest 280
  • A1 da Milano a Napoli Badia al Pino Ovest 362
  • A1 da Milano a Napoli Fabro Ovest 428
  • A1 da Milano a Napoli Flaminia Ovest 509
  • A1 da Milano a Napoli La Macchia Ovest 611
  • A1 da Milano a Napoli San Nicola Ovest 737
  • Frascati Ovest 14
  • A1 da Napoli a Milano San Pietro (Ramo Capodichino) 1,6
  • A1 da Napoli a Milano Teano Est 709
  • A1 da Napoli a Milano Prenestina Est 566
  • A1 da Napoli a Milano Giove Est 481
  • A1 da Napoli a Milano Montepulciano Est 395
  • A1 da Napoli a Milano Arno Est 321
  • A1 da Napoli a Milano Firenze Nord 280
  • A1 da Napoli a Milano Cantagallo Est 199
  • A1 da Napoli a Milano Arda Est 73
  • A1 da Napoli a Milano San Donato Est 1
  • Salaria Est 21
  • Tuscolana EST 19
  • A3:
  • A3 (ASPI) da Napoli a Reggio C. Torre Annuziata Ovest 21
  • A3 (ANAS) da Napoli a Reggio C. Campagna Ovest 43
  • A3 (ANAS) da Napoli a Reggio C. Frascineto Ovest 193
  • A3 (ANAS) da Napoli a Reggio C. Rogliano Ovest 275
  • A3 (ANAS) da Napoli a Reggio C. Villa San Giovanni Ovest 431
  • A3 (ANAS) da Reggio C. a Napoli Villa San Giovanni Est 431
  • A3 (ANAS) da Reggio C. a Napoli San Eufemia Lamezia Est 317
  • A3 (ANAS) da Reggio C. a Napoli Tarsia Est 226
  • A3 (ANAS) da Reggio C. a Napoli Sala Consilina Est 91
  • A3 (ASPI) da Reggio C. a Napoli Salerno Est 7
  • A4:
  • A4 da Torino a Trieste Settimo Torinese sud 3
  • A4 da Torino a Trieste Novara sud 89
  • A4 da Torino a Trieste Brianza sud 148
  • A4 da Torino a Trieste Monte Alto est 245
  • A4 da Torino a Trieste Tesina est 337
  • A4 da Torino a Trieste Calstorta sud 426
  • A4 da Trieste a Torino Duino nord 513
  • A4 da Trieste a Torino Calstorta nord 426
  • A4 da Trieste a Torino Arino ovest 372
  • A4 da Trieste a Torino Villa Morosini ovest 337
  • A4 da Trieste a Torino Monte Alto ovest 245
  • A4 da Trieste a Torino Sebino nord 197
  • A4 da Trieste a Torino Lambro nord 134
  • A4 da Trieste a Torino Novara nord 89
  • A4 da Trieste a Torino Settimo Torinese nord 3

Sciopero benzinai 24-26 gennaio: altri impianti aperti

Nelle scorse ore in molte città e comuni diversi impianti sono aperti e non hanno aderito allo sciopero. Ad esempio:

  • gli impianti direttamente gestiti dai proprietari: in Italia, secondo la Fegica, su 22mila distributori ce ne sono un paio di migliaia di diretta gestione da parte delle compagnie petrolifere e per questo “ragionevolmente rimarranno aperti”.
  •  gli impianti aderenti all’Asnali, l’Associazione nazionale autonoma liberi imprenditori, i cui associati non aderiranno ad alcuna forma di protesta.

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