Il servizio segue a ruota l’esternazione di Ruby Rubacuori, al secolo Karima El Mahroug, di fronte al Tribunale di Milano, dove ha gridato la sua rabbia per essere stata ritratta come una prostituta dopo il noto scandalo delle cene galanti ad Arcore e la questione della “nipote di Mubarak”.
A questo proposito, Soprani, ex agente di Noemi Letizia e imprenditore del mondo dello spettacolo, ricostruisce i retroscena di un mondo, che parte da Vallettopoli, dai reality show per coprire le dinamiche dello show business all’italiana, ammettendo che “Ruby davanti al tribunale ha detto fesserie per proteggere se stessa e il presidente. Mi disse che era sua prassi da Berlusconi alle cene avere rapporti ed essere pagata”.
A quanto racconta il manager, la prassi degli incontri con l’ex premier Berlusconi era proprio quella di recarsi alla residenza del Cavaliere e avere rapporti con lui. “Ruby la volevo per la mia agenzia per proporla ai casting. Era col direttore Emilio Fede, che io conosco da dieci anni, come si può vedere dai video su YouTube, il quale la fece venire a Milano per gaudio in quanto era minorenne e come tale non avrebbe potuto avere un agente. Però, Lele Mora con Emilio Fede avrebbero gestito il discorso Ruby”. Questo, l’antefatto: e ora, le clamorose dichiarazioni: “Ma quando ho visto Ruby dire delle bugie al Tribunale di Milano, dopo essere stata in messico a divertirsi per non rispondere alle domande dei magistrati, non ce l’ho più fatta”.
Sia i legali di Berlusconi che quelli di Emilio Fede hanno annunciato di voler procedere contro le affermazioni di Soprani.
Guarda il video dell’intervista a Servizio Pubblico al manager tv Francesco Chiesa Soprani
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