Ristoranti al chiuso, tavoli da 6 in zona bianca: regole e novità

Cadono i limiti all’aperto, ma sempre in Zona bianca. Si attendono le novità per la zona gialla

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Dal 1° giugno è possibile mangiare nei ristoranti anche al chiuso in Zona gialla, seguendo le regole dettate dalla Conferenza delle Regioni. Era tuttavia rimasto il limite di 4 commensali al tavolo, sia all’aperto che al chiuso, limite su cui si sono sollevate molte proteste nei giorni scorsi. Le Regioni chiedevano, almeno per le zone bianche, la possibilità di superare questo limite. Dopo il confronto con il Governo è stata trovata una soluzione: il passaggio da 4 a un massimo di 6 posti a tavola nei ristoranti al chiuso in zona bianca, limite che può decadere del tutto dopo due settimane. Nei tavoli all’aperto nessun limite ai posti a tavola. Per la Zona gialla la proposta è di abolire il limite di 4 posti nei soli tavoli all’aperto, ma questo dovrà essere discusso nel Tavolo tecnico nazionale.

La ripartenza delle attività e servizi di ristorazione al chiuso dovrà seguire degli specifici protocolli e delle linee guida, emanate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che prevedono ad esempio la rilevazione della temperatura corporea e l’adozione di misure volte a evitare gli assembramenti fuori dai locali.

Vediamo nei prossimi paragrafi quali sono le altre linee guida per la riapertura in sicurezza dei ristoranti al chiuso, ferma restando la possibilità che queste vengano modificate in base all’andamento della curva epidemica.

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Non solo ristoranti al chiuso: gli esercizi interessati

Si legge all’articolo 2 del Decreto-legge 18 maggio 2021, n. 65 che “Dal 1° giugno 2021, in zona gialla, le attività dei servizi di ristorazione, svolte da qualsiasi esercizio, sono consentite, anche al chiuso, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti […] nonché di protocolli e linee guida […]“.

Le linee guida si rivolgono quindi non solo ai ristoranti ma a tutti gli esercizi che effettuano servizi di ristorazione, come:

  • bar;
  • pub;
  • trattorie;
  • pizzerie;
  • self-service;
  • pasticcerie;
  • gelaterie;
  • rosticcerie;
  • catering.

Le disposizioni si applicano inoltre a tutti quegli esercizi collocati nell’ambito di attività ricettive, dentro agli stabilimenti balneari e nei centri commerciali.

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Ristoranti e bar al chiuso: le regole

Secondo quanto previsto dalle Linee guida stilate dalla Conferenza delle Regioni, gli esercizi che effettuano attività di ristorazione al chiuso devono sottostare alle seguenti regole, valide sia a pranzo che a cena:

  • possibilità di rilevare la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura >37,5 °C;
  • disponibilità di prodotti per l’igienizzazione delle mani, per clienti e personale, in più punti del locale;
  • adozione di misure anti-assembramento al di fuori del locale e delle sue pertinenze;
  • privilegiare l’accesso tramite prenotazione e mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato per un periodo di 14 giorni;
  • disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale (es. conviventi);
  • favorire la consultazione online del menu tramite soluzioni digitali, oppure predisporre menu in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere;
  • al termine di ogni servizio al tavolo, assicurare pulizia e disinfezione delle superfici;
  • negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione;
  • per la consumazione al banco assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale;
  • obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate;
  • la postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani.
  • favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.

Ristoranti e bar al chiuso: buffet e carte da gioco

Presenti nelle linee guida anche le indicazioni riguardo ai buffet. Questi si potranno svolgere solo se la somministrazione verrà effettuata da personale incaricato, senza possibilità per i clienti di toccare quanto esposto. In alternativa, la modalità self service dei buffet si potrà svolgere solo se il cibo verrà preparato in confezioni monodose e verranno adottate delle modalità organizzative tali da garantire la distanza di un metro tra i clienti in fila ed evitare gli assembramenti. In ogni caso i clienti dovranno indossare sempre la mascherina fino all’arrivo al tavolo.

Sarà possibile giocare a carte nei locali, seguendo le seguenti indicazioni:

  • obbligo di utilizzo di mascherina;
  • igienizzazione frequente delle mani e della superficie di gioco;
  • rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra giocatori dello stesso tavolo e di almeno 1 metro tra tavoli adiacenti;
  • ricambio frequente dei mazzi usati con mazzi nuovi.

Zona gialla: tutte le regole e le restrizioni

Alessandro Sodano

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