Riscatto di Laurea, come si calcola e come fare domanda

Guida utile su come funziona, come si calcola e come richiederlo

Redazione 03/10/17
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Il Riscatto di Laurea è una misura che permette di valorizzare il proprio periodo di studi universitari ai fini pensionistici. Negli ultimi mesi per aiutare le giovani generazioni, che hanno per la maggior parte carriere lavorative discontinue e andranno in pensione con il sistema contributivo, è nata l’iniziativa che propone il riscatto di laurea gratuito. Attualmente l’operazione di riscatto può avvenire solo a pagamento.

Vediamo più nel dettaglio cos’è e come è possibile richiederlo con una piccola Guida utile.

Chi può richiedere il riscatto di laurea

Il riscatto può essere richiesto da tutti i lavoratori iscritti alle gestioni Inps che abbiano conseguito il titolo di studio e non abbiano versato contributi durante gli studi universitari. Nel caso in cui durante gli anni di studio siano stati versati dei contributi, si può riscattare solo i periodi non coperti da contribuzione.

Il riscatto della laurea può essere chiesto anche da chi è già in pensione e da chi è disoccupato. Se il riscatto viene fatto per anticipare la pensione di vecchiaia è necessario farlo prima dell’età pensionabile per conteggiare gli anni riscattati.

I riferimento normativi per il riscatto della laurea sono il d.lgs. n. 184/1997 e la legge n. 247/2007.

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Cosa si può riscattare

È possibile riscattare solo gli anni della durata legale del corso di studi, non gli anni fuori corso, tutti i titoli di laurea (vecchio ordinamento, laurea triennale, laurea magistrale, diplomi di specializzazione post-laurea, Accademia delle Arti e Conservatorio, dottorati di ricerca) Sono esclusi i master.

È possibile richiedere anche il riscatto solo parziale ( per esempio 2 anni su 4).

L’operazione è piuttosto costosa ed è consigliabile fare una valutazione economica prima di procedere. Il pagamento è deducibile fiscalmente.

Come si calcola l’importo da riscattare

Il calcolo dell’importo da riscattare si calcola tenendo conto i seguenti fattori:

  • la retribuzione media pensionabile alla data della domanda,
  • il periodo da riscattare,
  • l’età e il sesso del richiedente.

Il calcolo è diverso se il periodo da riscattare è prima o dopo il 1° Gennaio 1996:

  • se prima del 1996 l’importo è determinato dalla combinazione di età, sesso, posizioen retributiva e durata del periodo da riscattare,
  • se dopo il 1° Gennaio 1996, l’importo è calcolato sulla base dell’aliquota contributiva applicata alla retribuzione lorda del richiedente, moltiplicata per il numero degli anni da riscattare.
  • se il periodo è a cavallo del 1996 vanno applicati entrambi i sistemi di calcolo.

Come presentare domanda

Il cittadino laureato deve presentare la domanda di riscatto online all’INPS attraverso il servizio dedicato,  accedendo con il PIN e compilando l’apposita domanda con tutti i propri dati anagrafici, di residenza e allegando il certificato di laurea. Maggiori informazioni sono contenute nella Circolare n. 77/2011.

Pagamento del riscatto

Il pagamento può avvenire in un’unica soluzione oppure in 120 rate spalmate in 10 anni, senza interessi. Su richiesta il numero di rate può essere diminuito per estinguere in minor tempo il debito. È possibile pagare tramite bollettini Mav, online sul sito Inps, presso il Circuito Reti Amiche, con addebito su conto bancario.

Sul portale dei Pagamenti è possibile scaricare l’attestazione degli avvenuti pagamenti ai fini fiscali.

Il mancato pagamento della prima rata o della rata in un’unica soluzione viene considerato come rinuncia alla domanda. A seguito della rinuncia è possibile comunque presentare una nuova domanda di riscatto per lo stesso titolo di studio e lo stesso periodo.
Il pagamento in ritardo delle rate, non oltre i 30 giorni successivi, è consentito solo per 5 volte, pena il decadimento della domanda.

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