Riforma Pensioni: quando andare in pensione? Ecco come fare il calcolo

Redazione 15/02/16
Ai fini pensionistici, a partire dal 2012 con la Legge Fornero, si sono notevolmente inaspriti i requisiti, mutando contestualmente anche le tipologie di pensionamento accessibili.

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La nostra Redazione continua l’approfondimento in materia di e si riporta di seguito la guida completa al calcolo dei requisiti per andare in pensione, precisando anche la tipologia di trattamento accessibile con i tempi più brevi.

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PENSIONE: COME SI CALCOLANO I REQUISITI?

Sulla base della tipologia di pensione, anticipata, di vecchiaia, eccetera, vengono pattuiti diversi requisiti, riguardanti sia l’età, che gli anni di contributi.

Calcolo età

Per quanto attiene il calcolo dell’età, bisogna considerare le tabelle di seguito riportate che segnano l’età pensionabile stabilita per ciscun anno, in base agli incrementi periodici connessi all’aumento della speranza di vita.

Calcolo contributi

Per il calcolo dei contributi, invece, dal momenti che, di norma,  generalmente, nell’estratto conto dell’INPS, la contribuzione è segnata in settimane, talvolta in mesi o anche  in giorni, è necessario considerare i seguenti coefficienti di trasformazione, per capire quanti anni di contributi si possiedono:

– 1 anno= 52 settimane;

– 1 mese= 4,333 settimane;

– 1 giornata= 0,19259 settimane.

I periodi di contribuzione che appartengono a diverse gestioni possono essere sommati:

a) gratuitamente, qualora si richieda la totalizzazione dei contributi, il cumulo, il computo, o la totalizzazione retributiva;

b) a titolo oneroso, qualora si richieda la ricongiunzione dei contributi presso un’unica gestione.

Contrariamente, i contributi di ciascuna gestione vanno computati in maniera separata.

PENSIONE: QUALE SISTEMA DI CALCOLO VALE?

Per quanto riguarda il calcolo della pensione, quest’ultimo risulta:

– retributivo sino al 31 dicembre 2011, poi contributivo, per chi possiede più di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995;

retributivo sino al 31 dicembre 1995, poi contributivo (ossia il cosiddetto misto), per chi possiede meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995;

 interamente contributivo, per chi non ha contributi precedenti all’anno 1996.

Coloro a cui spetta il calcolo interamente contributivo, oppure che decidono di optare per il computo nella Gestione Separata, a certe condizioni, possono beneficiare di requisiti più leggeri per accedere alla pensione anticipata (ossia 63 anni e 7 mesi di età con 20 anni di contributi) ed a quella di vecchiaia (ossia 70 anni e 7 mesi, ma con soli 5 anni di contributi).

COME OTTENERE LA PENSIONE DI VECCHIAIA?

Al fine di ottenere la pensione di vecchiaia, bisogna essere in possesso di un determinato requisito anagrafico, congiuntamente ad almeno 20 anni di contributi (che sono 15 anni per chi rientra nella Deroga Amato o nell’Opzione Contributiva Dini).

In aggiunta ciò, l’assegno di pensione non deve risultare inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale, vale a dire a circa 673 euro.

Di seguito si riportano i requisiti di età necessari, anno per anno:

– 2016: 66 anni e 7 mesi per gli uomini e le dipendenti pubbliche, 66 anni e 1 mese per le lavoratrici autonome, 65 anni e 7 mesi per le dipendenti;

– 2017: 66 anni e 7 mesi per gli uomini e le dipendenti pubbliche, 66 anni e 1 mese per le lavoratrici autonome, 65 anni e 7 mesi per le dipendenti;

– 2018: 66 anni e 7 mesi per tutti

– 2019: 66 e 11 mesi;

– 2020: 66 e 11 mesi ;

– 2021: 67 e 2 mesi;

– 2022: 67 e 2 mesi;

– 2023: 67 e 5 mesi;

– 2024: 67 e 5 mesi;

– 2025: 67 e 8 mesi;

– 2026: 67 e 8 mesi;

– 2027: 67 e 11 mesi;

– 2028: 67 e 11 mesi;

– 2029: 68 e 1 mese;

– 2030: 68 e 1 mese;

– 2031: 68 e 3 mesi;

– 2032: 68 e 3 mesi;

– 2033: 68 e 5 mesi;

– 2034: 68 e 5 mesi;

– 2035: 68 e 7 mesi;

– 2036: 68 e 7 mesi;

– 2037: 68 e 9 mesi;

– 2038: 68 e 9 mesi;

– 2039: 68 e 11 mesi ;

– 2040: 68 e 11 mesi;

– 2041: 69 e 1 mese;

– 2042: 69 e 1 mese;

– 2043: 69 e 3 mesi;

–2044: 69 e 3 mesi;

– 2045: 69 e 5 mesi.

Dopo questa data, i requisiti aumentano sempre di 2 mesi ciascun biennio.

Si ricorda che chi ha diritto al calcolo interamente contributivo del trattamento, può ottenere la pensione di vecchiaia con soli 5 anni di contributi, ma con i seguenti requisiti di età:

–70 anni e 7 mesi nel triennio 2016-2018;

–70 anni e 11 mesi nel 2019-2020;

–71 anni e 2 mesi nel 2021-2022.

I requisiti aumentano ancora di 3 mesi ogni biennio, e poi di 2 mesi ogni biennio a partire dal 2029.

COME OTTENERE LA PENSIONE ANTICIPATA?

Contrariamente alla pensione di vecchiaia, quella anticipata è basata soltanto sui contributi accantonati, e pertanto non richiede un requisito minimo di età. L’età pensionabile , tuttavia risulta rilevante dal momento che, per chi si pensiona con meno di 62 anni, viene applicata una penalizzazione pari all’1% annuo, per ogni anno dal 60° al 62°, e pari al 2%, per ogni anno sotto il 60°.

Per via della legge di Stabilità 2015, non può essere applicata alcuna decurtazione nei confronti di chi matura i requisiti entro la data del 31 dicembre 2017, anche qualora si collochi a riposo in un secondo momento.

Uomini

Con riferimento agli uomini, di seguito si riportano gli anni di contributi necessari a maturare il trattamento, a seconda della data di uscita dal lavoro:

– 2012: 42 anni 1 mese;

– 2013: 42 anni e 5 mesi;

– 2014: 42 anni e 6 mesi;

– 2015: 42 anni e 6 mesi ;

– 2016: 42 anni e 10 mesi;

– 2017: 42 anni e 10 mesi;

– 2018: 42 anni e 10 mesi;

– 2019: 43 anni e 2 mesi;

– 2020: 43 anni e 2 mesi;

– 2021: 43 anni e 5 mesi;

– 2022: 43 anni e 5 mesi;

– 2023: 43 anni e 8 mesi;

– 2024: 43 anni e 8 mesi;

– 2025: 43 anni e 11 mesi;

– 2026: 43 anni e 11 mesi;

– 2027: 44 anni e 2 mesi;

– 2028: 44 anni e 2 mesi;

– 2029: 44 anni e 4 mesi;

– 2030: 44 anni e 4 mesi;

– 2031: 44 anni e 6 mesi;

– 2032: 44 anni e 6 mesi;

– 2033: 44 anni e 8 mesi;

– 2034: 44 anni e 8 mesi;

– 2035: 44 anni e 10 mesi;

– 2036: 44 anni e 10 mesi;

– 2037: 45 anni;

– 2038: 45 anni;

– 2039: 45 anni e 2 mesi;

– 2040: 45 anni e 2 mesi;

– 2041: 45 anni e 4 mesi;

– 2042: 45 anni e 4 mesi;

– 2043: 45 anni e 6 mesi;

– 2044: 45 anni e 6 mesi;

– 2045: 45 anni e 8 mesi;

– 2046: 45 anni e 8 mesi;

– 2047: 45 anni e 10 mesi;

– 2048: 45 anni e 10 mesi;

– 2049: 46 anni 45 anni;

Donne

Con riferimento, invece alle donne (lavoratrici sia pubbliche che private) i requisiti per la pensione anticipata prevedono, rispetto agli uomini, lo sconto di un anno:

– 2012: 41 anni 1 mese;

– 2013: 41 anni e 5 mesi;

– 2014: 41 anni e 6 mesi;

– 2015: 41 anni e 6 mesi ;

– 2016: 41 anni e 10 mesi;

– 2017: 41 anni e 10 mesi;

– 2018: 41 anni e 10 mesi;

– 2019: 42 anni e 2 mesi;

– 2020: 42 anni e 2 mesi;

– 2021: 42 anni e 5 mesi;

– 2022: 42 anni e 5 mesi;

– 2023: 42 anni e 8 mesi;

– 2024: 42 anni e 8 mesi;

– 2025: 42 anni e 11 mesi;

– 2026: 42 anni e 11 mesi;

– 2027: 43 anni e 2 mesi;

– 2028: 43 anni e 2 mesi;

– 2029: 43 anni e 4 mesi;

– 2030: 43 anni e 4 mesi;

– 2031: 43 anni e 6 mesi;

– 2032: 43 anni e 6 mesi;

– 2033: 43 anni e 8 mesi;

– 2034: 43 anni e 8 mesi;

– 2035: 43 anni e 10 mesi;

– 2036: 43 anni e 10 mesi;

– 2037: 44 anni;

– 2038: 44 anni;

– 2039: 44 anni e 2 mesi;

– 2040: 44 anni e 2 mesi;

– 2041: 44 anni e 4 mesi;

– 2042: 44 anni e 4 mesi;

– 2043: 44 anni e 6 mesi;

– 2044: 44 anni e 6 mesi;

– 2045: 44 anni e 8 mesi;

– 2046: 44 anni e 8 mesi;

– 2047: 44 anni e 10 mesi;

– 2048: 44 anni e 10 mesi;

– 2049: 45 anni;

– 2050: 45 anni.

COME OTTENERE LA PENSIONE ANTICIPATA CONTRIBUTIVA?

Con riferimento a chi non possiede contributi al 31 dicembre 1995 si delinea la possibilità di optare per la pensione anticipata contributiva.

In tal caso, per ottenere il trattamento nel 2016 bastano 63 anni e 7 mesi di età, assieme al possesso di 20 anni di contributi, e di un assegno che deve essere superiore a 2,8 volte quello sociale.

Di seguito si riportano i requisiti anagrafici necessari al trattamento, sulla base dell’anno di nascita:

Anno di pensionamento Requisito di età Raggiungimento del requisito alla data del 31 dicembre se il soggetto è nato entro il
2012 63 anni
2013 63 anni e 3 mesi
2014 63 anni e 3 mesi
2015 63 anni e 3 mesi 01-ott-52
2016 63 anni e 7 mesi 01-giu-53
2017 63 anni e 7 mesi 01-giu-54
2018 63 anni e 7 mesi 01-giu-55
2019 63 anni e 11 mesi 01-feb-56
2020 63 anni e 11 mesi 01-feb-57
2021 64 anni e 2 mesi 01-nov-57
2022 64 anni e 2 mesi 01-nov-58
2023 64 anni e 5 mesi 01-ago-59
2024 64 anni e 5 mesi 01-ago-60
2025 64 anni e 8 mesi 01-mag-61
2026 64 anni e 8 mesi 01-mag-62
2027 64 anni e 11 mesi 01-feb-63
2028 64 anni e 11 mesi 01-feb-64
2029 65 anni e 1 mese 01-dic-64
2030 65 anni e 1 mese 01-dic-65
2031 65 anni e 3 mesi 01-ott-66
2032 65 anni e 3 mesi 01-ott-67
2033 65 anni e 5 mesi 01-ago-68
2034 65 anni e 5 mesi 01-ago-69
2035 65 anni e 7 mesi 01-giu-70
2036 65 anni e 7 mesi 01-giu-71
2037 65 anni e 9 mesi 01-apr-72
2038 65 anni e 9 mesi 01-apr-73
2039 65 anni e 11 mesi 01-feb-74
2040 65 anni e 11 mesi 01-feb-75
2041 66 anni e 1 mese 01-dic-75
2042 66 anni e 1 mese 01-dic-76
2043 66 anni e 3 mesi 01-ott-77
2044 66 anni e 3 mesi 01-ott-78
2045 66 anni e 5 mesi 01-ago-79
2046 66 anni e 5 mesi 01-ago-80
2047 66 anni e 7 mesi 01-giu-81
2048 66 anni e 7 mesi 01-giu-82
2049 66 anni e 9 mesi 01-apr-83
2050 66 anni e 9 mesi 01-apr-84

 

QUALI DEROGHE AI REQUISITI?

Infine, requisiti più leggeri per la pensione sono previsti  nelle seguenti ipotesi:

1) Totalizzazione: sono sufficienti 65 anni e 7 mesi di età (per tutti), con 20 anni di contributi, o 40 anni e 7 mesi di contributi.

2) Salvacondotto per i nati nel 1951 e 1952: si può accedere alla pensione se sono stati compiuti 60 anni entro il 31 dicembre 2012, e sono stati maturati almeno 35 anni di contributi, entro la medesima data, per gli uomini, o 20 anni di contributi, per le donne. Attenzione, però, in quanto l’agevolazione non è fruibile dai dipendenti pubblici, dai lavoratori agricoli, e dai non occupati al 31 dicembre 2011.

3) Opzione donna: fruibile da chi matura almeno 35 anni di contributi e 57 anni e 3 mesi di età (58 e 3 mesi se lavoratrice autonoma), entro il 31 dicembre 2015.

4) Settima salvaguardia: consente ai lavoratori in mobilità, ai contributori volontari, ai cessati dal servizio, ai lavoratori a termine, ai fruitori di congedi per l’assistenza di figli disabili, di poter andare in pensione con le regole pre-Legge Fornero.

5) Lavori usuranti e notturni: per i lavoratori che hanno effettuato turni notturni, o attività considerate faticose e pesanti, sono previsti dei requisiti ridotti per la pensione, computati in base alle quote.

Redazione

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