Revisione auto, ecco cosa cambia dal 2018

Revisione auto: il nuovo decreto ministeriale introduce dall’anno prossimo importanti novità sui controlli e sul pagamento del bollo.

Redazione 13/06/17
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Novità in arrivo per tutti gli automobilisti: tra pochi giorni sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale 19 maggio 2017, n. 214, che a partire dal 20 maggio 2018 introdurrà norme più severe sulla revisione dell’auto, il pagamento del bollo e il controllo di tutti i requisiti. Le nuove norme sono il risultato della direttiva n. 2014/45/UE dell’Unione Europea. Vediamo cosa cambierà nello specifico.

Per approfondire, visita la nostra sezione dedicata al Bollo auto.

 

Il nuovo certificato di revisione dell’auto

La novità più attesa riguarda l’introduzione del nuovo certificato di revisione, un documento che sarà rilasciato al termine del controllo e che conterrà indicazioni precise riguardo il luogo e la data della revisione, la targa di immatricolazione, il numero di telaio e soprattutto la lettura del contachilometri. Il numero dei chilometri rilevato sarà trasmesso alla Motorizzazione civile e reso pubblico sul Portale dell’automobilista.

Il certificato di revisione, dunque, oltre a rendere più stringenti i controlli delle auto dovrebbe proteggere i compratori e rendere più difficile la vita a chi tenta di manomettere i contachilometri. In realtà, una simile stretta sui rilevatori esiste già dal 2010, ma non si trova un modo efficace per farla rispettare davvero. Tanto più che le multe previste per chi fa il furbo sono di soli 85 euro.

Niente controlli se non si è in regola col bollo?

Salta invece, almeno per ora, la nuova norma che prevedrebbe l’obbligo, per le autofficine che fanno la revisione dell’auto, di controllare sempre che i proprietari siano in regola con i pagamenti di tassa di proprietà e tassa di circolazione. Se tale proposta, bocciata in Legge di Bilancio e nella recente manovrina di primavera, dovesse passare, dal 2018 il veicolo non sarebbe ammesso al controllo se non risultasse in regola con il pagamento del bollo.

Revisione: le tariffe non cambiano

Da segnalare anche come il nuovo decreto non alzerà le tariffe per la revisione dell’auto, che rimarranno di 45 euro nelle sedi provinciali della Motorizzazione civile e di 66,88 euro nei centri privati convenzionati. Per i veicoli che non passeranno la revisione sono previste due opzioni. In caso di difetti minori e non immediatamente pericolosi, la fustella da applicare sulla carta di circolazione permetterà al conducente di utilizzare il mezzo per altri 30 giorni prima di effettuare una nuova revisione. Nel caso invece di anomalie di entità tale da compromettere la sicurezza di marcia, l’auto sarà sospesa dalla circolazione e potrà solo essere condotta in officina entro 24 ore.

Revisione scaduta, no alle multe automatiche

Un po’ di chiarezza, infine, sullo spinoso tema delle multe automatiche per gli automobilisti che passano davanti agli autovelox con il certificato di revisione scaduto.

Le notizie che circolavano negli ultimi giorni davano per sicura l’introduzione di questa nuova tipologia di accertamento. In realtà, non sarà così: i controlli automatici in Italia sono vietati dalla legge. È vera però una cosa: le apparecchiature di rilevazione della velocità hanno un lettore di targhe collegato alla banca dati ministeriale, e quindi possono effettivamente controllare che un’auto sia in regola. Questi dati potranno essere passati agli agenti di polizia, che potranno quindi fermare la macchina in circolazione.

 

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