Reddito di cittadinanza febbraio 2022: calendario pagamenti, Green Pass, ISEE

Paolo Ballanti 09/02/22
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Il mese di febbraio porta con sé due importanti novità per i beneficiari di Reddito e Pensione di Cittadinanza, prestazioni introdotte nel 2019 al fine di contrastare la povertà e favorire l’inserimento/reinserimento professionale.

Da un lato le misure di contenimento alla diffusione del virus COVID-19 impongono l’obbligo di presentare la certificazione verde per accedere agli uffici postali. Dall’altro la scadenza del modello ISEE al 31 dicembre 2021 comporta per i beneficiari del Reddito l’obbligo di presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ed ottenere così un ISEE aggiornato valido sino alla fine dell’anno.

Analizziamo in dettaglio quando sarà pagato il Reddito di Cittadinanza a febbraio e cosa su obbligo del Green Pass e rinnovo ISEE.

Reddito di Cittadinanza 2022, cosa cambia: le novità della Legge di bilancio

Reddito di Cittadinanza febbraio 2022: date di pagamento

Arriveranno a partire dal prossimo 25 febbraio gli importi di Reddito e Pensione di Cittadinanza, di competenza del mese corrente, a beneficio di coloro che già percepiscono i sussidi.

Discorso diverso per chi ha inoltrato la domanda di RdC entro lo scorso 31 gennaio. In tal caso la prima quota mensile sarà corrisposta a partire dal prossimo 15 febbraio.

Nulla cambia in merito alle modalità di pagamento. L’erogazione delle somme avverrà da parte dell’INPS a mezzo ricarica della “Carta RdC”.

Reddito di Cittadinanza febbraio 2022: Green Pass negli uffici postali

Il Decreto Legge 7 gennaio 2022 numero 1, in vigore dal giorno successivo, con l’obiettivo di “integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento” alla diffusione del virus SARS-CoV-2 “adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all’aggravamento dell’emergenza epidemiologica” estende, tra le altre cose, l’impiego delle certificazioni verdi COVID-19 o “Green Pass” (articolo 3).

Al Decreto Legge 22 aprile 2021 numero 52 (convertito con modificazioni in Legge 17 giugno 2021 numero 87) è introdotto all’articolo 9-bis il comma 1-bis il quale prevede (lettera b) a decorrere dal 1° febbraio 2022 e sino al prossimo 31 marzo, l’utilizzo del Green Pass per accedere a “pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali, fatti salvi quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona”.

Come anticipato, dallo scorso 1° febbraio per accedere agli uffici postali (articolo 9-bis comma 1-bis del D.L. n. 52/2021) è necessario il possesso di “una delle certificazioni verdi COVID-19, di cui all’articolo 9, comma 2”, in poche parole il cosiddetto “Green Pass base” rilasciato a seguito di:

  • Avvenuta vaccinazione al termine del ciclo vaccinale primario ovvero a seguito della somministrazione della dose di richiamo;
  • Avvenuta guarigione da COVID-19 con contestuale cessazione dell’isolamento prescritto a seguito di infezione;
  • Test antigenico rapido o molecolare con esito negativo;
  • Guarigione da COVID-19 dopo la prima dose di vaccino “o al termine del ciclo vaccinale primario o a seguito della somministrazione della relativa dose di richiamo”.

Le indicazioni di Poste Italiane

Al fine di gestire i controlli delle certificazioni verdi in virtù dell’obbligo introdotto dal D.L. n. 1/2022, Poste Italiane ha diffuso lo scorso 31 gennaio un comunicato con cui sono state rese note le modalità accesso con Green Pass:

  • Negli uffici postali dotati di gestore delle attese sarà necessario mostrare il “QR Code” del Green Pass e, una volta controllatane la validità, l’utente potrà scegliere l’operazione, prendere il ticket e presentarsi allo sportello;
  • Nelle strutture prive del gestore attese il “QR Code” sarà mostrato direttamente allo sportello per la verifica da parte dell’operatore, attraverso l’apposito lettore scanner.

Per coloro che invece prenotano gli appuntamenti online:

  • Utilizzando la App di Poste Italiane la verifica del Green Pass sarà effettuata direttamente dall’applicazione stessa;
  • Sul sito di Poste Italiane, il controllo sulla certificazione verde avverrà direttamente in ufficio postale.

Dovranno esibire la certificazione verde coloro che intendono presentare domanda di RdC, senza avvalersi delle seguenti alternative:

  • Portale “redditodicittadinanza.gov.it”;
  • CAF e patronati;
  • Portale “inps.it”.

Una volta accolta la domanda di sussidio e ricevuta l’apposita comunicazione (via mail o SMS) l’interessato dovrà recarsi, sempre munito di Green Pass, presso gli uffici postali al fine di ritirare la “Carta RdC”, strumento di pagamento elettronico prepagato su cui viene accreditato il Reddito di Cittadinanza.

Il ritiro della “Carta RdC” presso Poste Italiane è previsto anche in caso di richiesta di sussidio inoltrata online o tramite CAF / patronati.

Green Pass dal 1° febbraio: come si accede negli uffici pubblici e Poste Italiane

Reddito di Cittadinanza febbraio 2022: rinnovo ISEE 

In base alle indicazioni fornite dall’INPS con il comunicato stampa diffuso il 4 gennaio 2021 (con riferimento alle comunicazioni ISEE in scadenza il 31 dicembre 2020), per coloro che intendono percepire il Reddito di Cittadinanza, senza “perdere la continuità nel pagamento della prestazione”, c’era tempo fino al 31 gennaio scorso per presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica ed ottenere l’ISEE per l’anno corrente (validità 1° gennaio 2022 – 31 dicembre 2022).

Sempre l’Istituto ha chiarito che mentre le prestazioni di gennaio sono riferite alla situazione economica registrata a dicembre 2021 (ISEE 2021), a partire dal successivo mese di febbraio “il calcolo dei redditi e pensioni di cittadinanza” è riferito a “DSU validecon conseguente necessità di avere un ISEE aggiornato. In mancanza di quest’ultimo, l’INPS sospende il pagamento del Reddito mancando tutti gli elementi per un calcolo corretto degli importi.

Reddito di Cittadinanza febbraio 2022: l’importanza di avere l’ISEE aggiornato

Perché è così importante avere un ISEE aggiornato? La spiegazione risiede nel fatto che il Reddito e la Pensione di Cittadinanza, essendo strumenti finalizzati a contrastare fenomeni di povertà ed esclusione sociale, spettano esclusivamente ai nuclei familiari che versano in condizioni di difficoltà economica, sulla base di una serie di indicatori, tra cui appunto l’ISEE.

Per avere diritto al sussidio è infatti necessario che il nucleo familiare possieda, congiuntamente:

  • ISEE ordinario o minorenni in corso di validità inferiore a 9.360 euro;
  • Patrimonio immobiliare in Italia e all’estero (definito ai fini ISEE) inferiore a 30 mila euro, senza considerare la casa di abitazione;
  • Patrimonio mobiliare (anch’esso definito ai fini ISEE) inferiore a 6 mila euro (per i nuclei con un solo componente), 8 mila euro (due componenti), 10 mila (tre o più componenti), con un aumento di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo (i massimali sono peraltro incrementati di 5 mila euro per ogni componente con disabilità, valore che passa a 7.500 euro per ogni componente in condizioni di disabilità grave o non autosufficiente);
  • Reddito familiare non superiore ad una determinata soglia annua calcolata moltiplicando il valore di 6 mila euro (7.500 euro per la Pensione di Cittadinanza) in base all’apposita scala di equivalenza.

Inoltre, nessun componente il nucleo dev’essere intestatario o avere la piena disponibilità di:

  • Autoveicoli immatricolati per la prima volta nei sei mesi precedenti la domanda di Reddito ovvero autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, in entrambi i casi immatricolati per la prima volta nei due anni precedenti la richiesta di sussidio;
  • Navi e imbarcazioni da diporto.

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Paolo Ballanti

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