Quota 96, sì alla pensione coi requisiti pre Fornero. Ma solo per pochi

Redazione 28/01/14
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La notizia tanto attesa da professori e personale amministrativo è infine arrivata, ma riguarderà soltanto una piccola parte dei potenziali pensionati dentro quella categoria ormai comunemente nota come “quota 96”.

Si tratta, nella fattispecie, di quei lavoratori che, sommando gli anni anagrafici e quelli di contributi abbiano raggiunto, appunto, quella quota 96 in precedenza sufficiente per accedere al trattamento pensionistico, ma, oggi, compromessa a seguito della riforma Fornero del 2011. Più esattamente, i lavoratori compreso in questa categoria sono conteggiati anche coloro che abbiano maturato 40 anni di contributi, oppure 65 di età nel caso degli uomini, 61 in caso delle donne, purché con almeno 20 anni di contributi.

Alcune statistiche parlando i 4mila dipendenti che presentino queste caratteristiche, anche se la novità annunciata in termini di pensione, riguarderà solo una minima parte di essi. Sono infatti solo 2500 i posti resi disponibili e le prime stime parlano di un 15-20% di posizioni che verranno riconosciuti all’ambito scolastico.

Ora, finalmente, è arrivata la conferma che quanto previsto dall’articolo 11-bis del decreto 102/2013, per intenderci, quello su Imu, esodati e cassa integrazione, che il Senato ha convertito in legge lo scorso 24 ottobre.

Ebbene, tale articolo del provvedimento prevede che possano vedersi riconosciuto il diritto alla pensione a un numero per la verità non così elevato di lavoratori, con i requisiti antecedenti l’avvento della criticatissima legge Fornero, che ha allungato sensibilmente i tempi di attesa per la pensione a coloro che si sentivano ormai a un passo dall’addio al lavoro.

L’ultima inclusione confermata dal Miur all’interno di questa cerchia di agevolazioni, riguarda quei lavoratori, anche privati, i quali nel 2011 si trovassero in stato di congedo straordinario, ossia di chi stava assistendo un famigliare disabile o in stato di salute precaria, oppure che avessero usufruito del permesso di 3 giorni al mese in base alla legge 104.

Secondo tale disposizione, dunque, professori e personale amministrativo scolastico potranno accedere alla pensione a partire dal prossimo primo settembre 2014, solo se, con decorrenza 27 dicembre, riuscirà a rientrare nelle suddette fasce anagrafiche o di contribuzione.

Così, per chiedere la pensione, si dovrà inviare domanda alle direzioni territoriali del ministero del Lavoro entro il 26 febbraio 2014, mentre la domanda di ritiro dal servizio di insegnamento andrà inviata in forma cartacea entro e non oltre il 7 febbraio prossimo.

 

 

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