Quanto dura la segnalazione al CRIF (e perché spesso è solo il sintomo di un problema più serio)

Può bastare un “no” della banca per scoprire che si è stati segnalati al CRIF…e poi?

Redazione 29/10/25

Può accadere quando si chiede un prestito per cambiare auto, un piccolo finanziamento per ristrutturare casa o anche solo una carta di credito. E dietro quel “no” spesso si nasconde un nome finito nella lista dei “cattivi pagatori” del CRIF.

Ma quanto dura la segnalazione al CRIF? E, soprattutto, perché può essere il segnale di un problema più serio?

Ne parliamo qui, con l’aiuto di Gianmario Bertollo, esperto in sovraindebitamento e fondatore di Legge3.it, che negli ultimi 10 anni ha aiutato oltre 440  famiglie italiane a ritrovare stabilità e libertà economica.

Indice

Cosa significa essere segnalati al CRIF?

A volte lo si scopre nel momento meno opportuno: durante l’acquisto di un’auto, nella richiesta di un mutuo o nel tentativo di ottenere un piccolo prestito. Quando la risposta è subito negativa e inizia a farsi largo un dubbio: “sono forse stato segnalato al CRIF?”

Tecnicamente, una segnalazione ai Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) avviene quando si verificano ritardi nei pagamenti di finanziamenti o prestiti.

Insomma, non succede all’improvviso e all’insaputa del diretto interessato: dopo il ritardo nel pagamento, almeno 15 giorni prima dell’iscrizione, l’ente che ha erogato il credito è obbligato a inviare una comunicazione scritta per avvisare del ritardo e della conseguente segnalazione imminente.

Se il debito viene saldato tempestivamente, la segnalazione si può allora evitare.

Inoltre, è possibile controllare se si è stati segnalati direttamente presso la CRIF: per le persone fisiche questo servizio è gratuito, mentre per le aziende è previsto un costo.

Il problema nasce quando questi avvisi vengono ignorati o non si è più in grado di rientrare nei pagamenti. In quel caso, si viene effettivamente inseriti nella lista dei “cattivi pagatori e, da quel momento in poi, operazioni apparentemente semplici come rateizzare un acquisto possono diventare molto difficili, se non impossibili.

Quanto dura una segnalazione al CRIF e cosa sapere prima di preoccuparsi

Sapere quanto dura una segnalazione al CRIF è spesso il primo pensiero di chi scopre di essere stato inserito nei registri dei cattivi pagatori.

Ma prima di concentrarsi solo sulla “lista” del cattivi pagatori, vale la pena capire cosa rappresenta davvero.
Il CRIF raccoglie dati. Registra informazioni fornite da banche e finanziarie, come l’apertura di un prestito, i pagamenti regolari o i ritardi accumulati, e le rende consultabili agli istituti di credito.

Sono poi questi ultimi a valutare, caso per caso, se concedere o meno un nuovo finanziamento.
Sul sito ufficiale del CRIF è possibile consultare tabelle aggiornate che indicano quanto tempo dura una segnalazione al CRIF, in base al tipo di informazione registrata.

Questo è sicuramente un primo passo utile per orientarsi.

Dopodiché, è senza dubbio importante capire cosa l’ha generata e agire per risolvere il problema alla radice.

Ecco cosa può nascondersi davvero dietro una segnalazione al CRIF

Quindi non sempre una segnalazione al CRIF è un semplice incidente di percorso. In molti casi, è il primo campanello d’allarme di qualcosa di più profondo: una condizione di sovraindebitamento che si è insinuata lentamente, fino a diventare insostenibile.

La tentazione di tante persone, quando vengono segnalate al CRIF, è probabilmente quella di concentrarsi sull’effetto più visibile: “ripulire” il proprio nome dalla lista. Ma agire solo su questo fronte rischia di essere una toppa temporanea. Perché il vero problema non è la segnalazione, ma ciò che l’ha causata.

Quando i debiti iniziano a sommarsi, tra rate di finanziamenti, mutui o spese impreviste, può bastare un piccolo imprevisto per far saltare l’equilibrio. Da lì, il passo verso ritardi nei pagamenti e segnalazioni è breve.

Attenzione dunque agli errori più comuni in queste situazioni. Ad esempio, online si trovano facilmente promesse di cancellazioni rapide, moduli “miracolosi” da compilare, strategie fai-da-te apparentemente semplici.

Ma affidarsi a queste scorciatoie o a chi promette risultati facili senza spiegare come intende ottenerli, non solo non risolve il problema, ma spesso lo aggrava. Si rischia di perdere tempo e peggiorare la propria condizione di indebitamento.

Ecco perché è fondamentale guardare oltre il sintomo e affrontare la radice del problema con gli strumenti giusti per voltare pagina, senza rischiare di ritrovarsi punto e a capo dopo pochi mesi.

Quanto dura una segnalazione al CRIF e come affrontarla: perché affidarsi a Gianmario Bertollo

Quando si entra in un circolo di segnalazioni, rifiuti e debiti che sembrano fuori controllo, l’unica vera bussola per ritrovare la strada è quella dell’esperienza.

Come abbiamo visto, dietro una segnalazione al CRIF si nasconde spesso qualcosa di più serio, ad esempio, una condizione di sovraindebitamento che, se non affrontata nel modo giusto, rischia di peggiorare nel tempo, rendendo sempre più difficile ripartire.

Di quale esperienza parliamo, allora? In Italia, Gianmario Bertollo è uno dei principali esperti in materia di sovraindebitamento, con alle spalle dieci anni di attività sul campo e più di 440 cittadini e famiglie aiutati.

Fondatore di Legge3.it, Bertollo guida oggi un team composto da più di 60 professionisti del sovraindebitamento, attivi su tutto il territorio nazionale. Il punto di partenza è sempre lo stesso: un’analisi rigorosa e trasparente del caso, per evitare soluzioni standardizzare e affrontare ogni caso con la personalizzazione necessaria.

Nessuna promessa facile, ma solo strategie legali costruite su basi concrete, grazie agli strumenti previsti dalla Legge 3/2012, le cui procedure oggi sono integrate nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

Il metodo è strutturato e collaudato e a differenza di tanti operatori improvvisati, Legge3.it è l’unica realtà del settore a offrire una garanzia “100% soddisfatti o rimborsati”.

Questo elemento, da solo, basterebbe a comprendere la serietà e la professionalità  del team di Gianmario Bertollo. Se non ci sono i presupposti per agire, il percorso non viene nemmeno iniziato. Se invece si parte, è perché ci sono solide possibilità che il giudice approvi la proposta.
Se vuoi affidarti a veri professionisti specializzati in procedure di sovraindebitamento, leggi direttamente l’approfondimento di Gianmario Bertollo su quanto dura la segnalazione al CRIF.

Foto copertina: istock/DjelicS

Redazione

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